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Guerra Ucraina

Qual è l’importanza dell’Ucraina per l’Europa?

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Qual è l’importanza dell’Ucraina per l’Europa

Per coloro che chiedono: “Perché l’Ucraina è importante?” “
Ecco perché l’Ucraina è importante: è il secondo paese europeo per superficie e ha una popolazione di oltre 40 milioni di persone.

L’Ucraina può soddisfare il fabbisogno alimentare di 600 milioni di persone.

L’Ucraina è un importante paese industriale

🌐 1° in Europa nella produzione di ammoniaca;
🌐 2° e 4° sistema di gasdotti più grande d’Europa;
🌐 3° posto in Europa e 8° posto nel mondo per capacità installata delle centrali nucleari;
🌐 3° posto in Europa e 11° nel mondo per lunghezza della rete ferroviaria (21.700 km);
🌐 3° posto nel mondo (dopo USA e Francia) nella produzione di localizzatori e apparecchiature di localizzazione;
🌐 3° più grande esportatore di ferro al mondo;
🌐 4° esportatore di turbine per centrali nucleari al mondo;
🌐 Il quarto produttore mondiale di dispositivi missilistici;
🌐 4° posto al mondo nell’export di argilla;
🌐 4° posto al mondo nell’export di titanio;
🌐 8° posto nel mondo nell’export di minerali e concentrati;
🌐 9° posto nel mondo nelle esportazioni di prodotti dell’industria della difesa;
🌐 10° produttore di acciaio al mondo (32,4 milioni di tonnellate).

L’Ucraina è un importante paese agricolo

🌐 1° in Europa per estensione di superficie;
🌐 3° posto nel mondo per superficie di suolo nero (25% del volume mondiale);
🌐 1° posto al mondo nell’export di olio di girasole;
🌐 2° posto al mondo nella produzione di orzo e 4° posto nell’esportazione di orzo;
🌐3° produttore e 4° esportatore di mais al mondo
🌐 4° produttore di patate al mondo;
🌐 5° produttore di segale al mondo;
🌐 5° posto al mondo per produzione di miele (75.000 tonnellate);
🌐 8° posto al mondo nelle esportazioni di grano;
🌐 9° posto al mondo nella produzione di uova di gallina;
🌐 16° posto nel mondo nell’export di formaggi.

L’Ucraina possiede

🌐 1° in Europa nelle riserve rinnovabili accertate di minerale di uranio;
🌐 2° posto in Europa e 10° posto nel mondo per le riserve di minerale di titanio;
🌐 2° posto al mondo in termini di riserve esplorate di minerali di manganese (2,3 miliardi di tonnellate, ovvero il 12% delle riserve mondiali);
🌐 2° riserva di minerale di ferro al mondo (30 miliardi di tonnellate);
🌐 2° posto in Europa in termini di riserve di minerale di mercurio;
🌐3° posto in Europa (13° posto nel mondo) per riserve di shale gas (22mila miliardi di metri cubi)
🌐 4° posto nel mondo per valore totale delle risorse naturali;
🌐 7° posto al mondo in termini di riserve di carbone (33,9 miliardi di tonnellate)
L’Ucraina conta! Ecco perché la sua indipendenza è importante per il resto del mondo!

Quindi, l’Ucraina è molto importante per l’Europa e per l’Italia, quindi è molto importante aiutare l’Ucraina in termini umanitari e militari per l’ulteriore sviluppo economico e la stabilità politica di tutti i paesi europei. Inoltre, l’Ucraina costituisce un potente scudo militare contro l’aggressiva Russia. Non importa come si chiami il sistema in Russia: impero, socialismo o democrazia, sarà sempre una minaccia per l’Europa e l’Italia.

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Guerra Ucraina

Baluardo Chasiv Yar

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La caduta di Chasiv Yar, data per scontata dalla maggior parte dei colleghi italiani oltre un mese fa. Non è andata come previsto da molti

KyivSe il proposito era quello di presentarsi ai due eventi più attesi dell’anno con trofei all’altezza dei feroci appetiti del despota russo posati su piatti d’argento, è il caso di dire che l’Ucraina ha rovinato la festa a Putin. Non mi dilungherò nel ribadire ciò che ormai è notizia, vale a dire che l’ennesimo attentato alla vita del presidente Zelenskyj e dei due capi dei servizi speciali ucraini Kyrylo Budanov (Hur) e Vasyl Malyuk (Sbu) s’è concluso con l’arresto in flagrante delle spie russe Dmytro Perlin, Oleksyj Kornev e Maksym Mishutin, che gli 007 ucraini tenevano sotto controllo ancor prima dell’invasione su vasta scala del 2022. In contatto con la Fsb russa – che per il servizietto gli ha corrisposto fra i 46 e i 74mila euro – i tre Giuda dell’Udo (il reparto addetto alla sicurezza presidenziale) avevano concordato di prendere in ostaggio e uccidere Zelenskyj mentre s’apprestava a registrare il consueto messaggio serale e far bombardare le abitazioni di Budanov e Malyuk con un mortale double tap inframmezzato dal passaggio di due droni Fpv. Finiranno in carcere il resto della loro vita.

È invece doveroso spiegare dal campo come mai pure il secondo tributo al dittatore russo sia miseramente fallito. Mi riferisco alla caduta di Chasiv Yar, data per scontata dalla maggior parte dei colleghi italiani oltre un mese fa (Lorenzo Cremonesi scriveva il 6 aprile sul “Corriere della Sera” che lì si stesse oramai combattendo «casa per casa», contraddicendo Zelenskyj che sosteneva – correttamente – come il fronte stesse invece tenendo). Quel che accadde piuttosto in quel periodo fu che i russi occuparono un piccolo villaggio chiamato Ivanivske, situato nei sobborghi di Bakhmut sulla statale che congiunge quest’ultima a Kostiantynivka (sul sito e sul canale YouTube de “La Ragione” potete vedere un video reportage che girai in quelle circostanze di luogo e tempo con Alla Perdei): il loro obiettivo era avanzare da lì verso Chasiv Yar, stringendola da Sud in una morsa a tenaglia col contingente che nel frattempo li avrebbe raggiunti più a Nord da Bohdanivka.

Giocando d’astuzia, il comandante in capo Syrskyj ha anticipato quella mossa ordinando di contrattaccare proprio Ivanivske: non frontalmente (dove sarebbe stato più semplice farlo sfruttando quella grande arteria asfaltata che da Kostiantynivka porta dritti lì) ma dai territori di Klishchiivka liberati l’anno scorso più a Sud. Quanto descritto sta tenendo ancora impegnati i russi a Ivanivske, impedendogli di proseguire verso Chasiv Yar. La mossa di Sirskyj è geniale e in linea con la strategia anticipata l’altro ieri su queste pagine, mirata a interrompere i piani del nemico stremandolo ed esaurendone il potenziale, mantenendo a ogni costo le posizioni in modo da guadagnare tempo prezioso per la formazione e la preparazione delle riserve e in attesa degli agognati rinforzi.

Mandata all’aria la festa a Putin, presto o tardi Chasiv Yar cadrà? Se prima era solo una questione di tempo, ora non è detto. La piccola roccaforte si trova infatti in una posizione sopraelevata da cui è relativamente semplice mantenere i russi a distanza, a patto però d’avere i cieli coperti. Da quando sono terminate le munizioni dei sistemi di contraerea più efficienti (che Syrskyj ordinò saggiamente di schierare in quei luoghi, col risultato d’aver distrutto per oltre un mese praticamente un caccia nemico al giorno), gli attaccanti russi sono liberi di sganciare tonnellate d’esplosivo sulla città ogni volta che un loro drone da ricognizione rileva il movimento delle truppe ucraine a terra.

Se dunque rifornimenti, F-16 e sistemi di contraerea non tarderanno ad arrivare, Chasiv Yar resterà ucraina ancora a lungo e potrà addirittura essere il baluardo da cui avanzare alla riconquista della vicina Bakhmut. Qualora invece le promesse degli Alleati si rivelassero nuovamente soltanto tali, allora il suo destino sarà segnato. Per impedire che ciò accada, ma anche e soprattutto per evitare impasse analoghe in futuro, l’Ucraina ha creato una rete di fabbriche top secret sotterranee in cui migliaia d’ingegneri e operai (la cui lealtà e integrità è comprovata da numerosi test, onde evitare situazioni come quella descritta all’inizio di questo articolo) lavorano giorno e notte per dotarla d’armi proprie ancora più all’avanguardia di quelle dei propri alleati. Ne ha scritto ieri da qui Alberto Rojas per “El Mundo”, rivelando che presto Kyiv diventerà uno dei più grandi centri di produzione d’armi dell’intero Occidente.

di Giorgio Provinciali

L’articolo Baluardo Chasiv Yar proviene da La Ragione.

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Guerra Ucraina

Blinken a Kiev: “Armi in arrivo, siamo con voi”. Ma Kharkiv resta sotto assedio

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Apprensione e speranza. Così l’Ucraina sta vivendo questa fase di una guerra che sembra non avere fine

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Guerra Ucraina

Blinken apre ai raid con armi occidentali in Russia: “Decisione che spetta a Kiev”

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Il segretario di Stato Usa non ha esplicitamente dato il suo sostegno a questa eventualità, ma le sue parole segnano comunque il superamento di una delle ultime linee rosse rimaste in questo conflitto

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Tendenza