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Francia, Ungheria e Slovacchia ‘all’incoronazione dello zar’, è polemica

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Vladimir Putin ha prestato giuramento per il suo quinto mandato da presidente della Russia, che lo vedrà restare al potere per altri sei anni. Lo ‘zar’ russo, al potere come presidente o primo ministro dal 1999, inizia il suo nuovo mandato più di due anni dopo aver iniziato l’invasione…

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‘Troppo rumore’: bidello spegne il frigo dell’università: un milione di danni e decenni di ricerche distrutti

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Senza saperlo, il suo gesto avrebbe scatenato una catastrofe. Non è una scena di un film comico, ma la cruda realtà: un addetto alle pulizie al Rensselaer Polytechnic Institute (RPI) di Troy, nello stato di New York, ha spento per errore il freezer di un laboratorio, dove riposavano campioni di cellule e altri tesori della ricerca. Conseguenza? Anni e anni di studio scientifico andati in cenere e una richiesta di risarcimento milionaria, come emerge dalla denuncia legale presentata dall’istituto contro la ditta di pulizie “Daigle Cleaning Services”.

L’episodio si è verificato il 14 settembre 2020. Secondo il Times Union, il bidello aveva schiacciato un pulsante, ignaro delle sue implicazioni, per far tacere un «insopportabile allarme sonoro». In questo modo, una gran parte del materiale biologico custodito nel frigo, era passato da – 44,5 a – 3,5 gradi Celsius, rovinandosi irrimediabilmente. Tutto ciò sarebbe accaduto, secondo l’accusa, malgrado ci fosse un cartello ben visibile, appeso alla porta del laboratorio, che spiegava come silenziare l’allarme del freezer senza provocare danni.

Una perdita irreparabile

Nel freezer erano racchiusi oltre 20 anni di ricerca, tra cui colture cellulari e campioni, legati al Centro Baruch ’60 per la ricerca biochimica sull’energia solare, guidato dalla professoressa K.V. Lakshmi. Si trattava di uno dei laboratori più all’avanguardia al mondo nel settore della fotosintesi artificiale, ovvero la creazione di energia rinnovabile dalla luce solare e dall’acqua. La ricerca mirava a scoprire nuovi materiali e processi per trasformare l’energia solare in combustibili ecologici e per abbattere le emissioni di gas serra. La professoressa Lakshmi era stata premiata con numerosi fondi e onorificenze per il suo lavoro innovativo, tra cui una borsa di studio da 2 milioni di dollari dalla National Science Foundation nel 2019. La distruzione dei campioni cellulari ha vanificato anni di fatica e investimenti e ha frenato enormemente il progresso della ricerca.

Una causa milionaria

L’istituto RPI ha deciso di citare in giudizio l’impresa di pulizie Daigle Cleaning Services, accusandola di negligenza, imprudenza e mancanza di supervisione adeguata del proprio dipendente. L’istituto chiede un risarcimento superiore a un milione di dollari per i danni materiali e morali subiti. L’impresa di pulizie si sarebbe difesa sostenendo che il bidello non era a conoscenza delle conseguenze del suo gesto e che non aveva ricevuto istruzioni specifiche sul funzionamento del congelatore. Inoltre, ha contestato l’entità dei danni richiesti dall’istituto, affermando che non sono stati forniti elementi sufficienti a dimostrare il valore dei campioni distrutti.

Una lezione da imparare

Il caso del bidello che spegne il frigo dell’università è un esempio emblematico di come un piccolo errore possa avere conseguenze devastanti per la scienza e per la società. Si tratta anche di una lezione da imparare per tutti coloro che lavorano in ambito accademico e scientifico: è fondamentale proteggere adeguatamente i propri dati e materiali di ricerca, sia da eventuali guasti tecnici che da possibili azioni umane involontarie o intenzionali. Infine, è importante sensibilizzare e coinvolgere tutti gli attori coinvolti nella gestione e nella manutenzione degli spazi e delle attrezzature di ricerca, affinché siano consapevoli dell’importanza e della delicatezza del loro ruolo.

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Se la Russia avanza “la Nato considera di inviare soldati in Ucraina”

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Finora, l’addestramento è avvenuto lontano dal campo di battaglia, dall’Italia al Regno Unito, passando per la Polonia. Adesso, però, la Nato potrebbe inviare i suoi uomini direttamente in Ucraina per rafforzare la preparazione delle truppe di Kiev, tanto più dinanzi alla preoccupante offensiva…

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Invito a cena con… il conto: ‘Dovete 23 euro a persona’

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Trascorre la serata a cena a casa di alcuni amici, poi le arriva il conto. Si, avete capito bene. È questo quanto accaduto ad una donna che, alquanto stupita del messaggio ricevuto, ha poi chiesto sui social indicazioni di comportamento. Disparati i consigli giunti dagli  utenti della rete. Il conto che ogni amico avrebbe dovuto pagare per il pasto consumato ammontava a 23 euro. 

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Cena con sorpresa, invitati costretti a pagare il pasto

Lo sfogo della donna in merito all’insolita vicenda che l’ha vista protagonista ha poi fatto capolino sulla piattaforma britannica Mumset. Qui, la malcapitata ha spiegato di aver ricevuto un messaggio inaspettato dopo aver trascorso la serata in compagnia dei propri amici. Serata che, come spesso succede in questi casi, è caratterizzata da una cena che solitamente viene offerta dal proprietario di casa, colui che estende l’invito. Tuttavia, di rientro a casa, la donna sente suonare il telefonino e quando legge il messaggio dell’amica vista poco prima non può che restare a bocca asciutta. Infatti, come anticipato, le era stato chiesto di saldare il pasto consumato, per una somma di 23 euro a persona. 

Il post

“Siamo stati invitati a cena a casa di amici. Abbiamo portato con noi una bottiglia di buon vino, non saremmo mai andati a mani vuote. Ho mangiato bene, ma dopo ci hanno mandato un messaggio in cui chiedevano soldi per ogni persona! Ho pensato che fosse una follia e non avrei mai chiesto a nessuno di pagare per il cibo dopo averlo invitato. Sono irragionevole per essere un po’ infastidita? Avevamo anche già provveduto ad invitarli da noi tra qualche settimana per ricambiare la cortesia, e non avremmo chiesto loro nulla in cambio”, ha spiegato la donna. Poi, in un post di aggiornamento sulla vicenda ha spiegato come la cena fosse a base di carne pregiata ma che comunque non si sarebbe mai sognata, né tantomeno aspettata, che le si sarebbe stato presentato il conto. L’amarezza è ancora più forte tenendo in considerazione un ulteriore aspetto sottolineato dalla stessa protagonista, ovvero che si trattata di una coppia di amici che si era appena trasferita ed aveva piacere nel condividere questo momento: “Ci piace molto la loro compagnia, sono grandi amici, ma questa cosa non riesco a superarla”. 

I commenti 

Com’è facile immaginare, una pioggia di commenti ha fatto seguito sotto il post. Commenti che in maggior parte concordavano nel ritenere l’amica oggetto della questione “incredibilmente maleducata” ed il suo comportamento “inaccettabile”. Non è mancato poi chi ha consigliato alla protagonista della storia di interrompere l’amicizia. Insomma, un episodio certamente non piacevole e che non sarà sicuramente una passeggiata da digerire, volendo restare nella metafora culinaria. 

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