Italia
Morra replica a Orlando: “Lo critichiamo perché inadatto non perché di destra”
Dopo l’intervento di ieri sera di Andrea a Terrazza Incontra in onda su Primocanale (CLICCA QUI), arriva la replica del candidato alla presidenza di Regione Liguria di Uniti per La Costituzione Nicola Morra.
“Mi ha accusato di essere eterodiretto, come se “Uniti per la Costituzione” fosse una lista artificiosamente prodotta dal centrodestra per sottrargli voti. Orlando ha detto che attacco soltanto lui e che nell’arco di queste settimane sono successe cose che potevano attirare la mia attenzione: è stato candidato come capolista delle liste a sostegno di Bucci una persona accusata di voto di scambio….Eppure, non appena è stata ufficializzata la candidatura di Anzalone ho puntualmente diffuso un comunicato stampa evidenziando che mentre altri candidano indagati noi di “Uniti per la Costituzione” proponiamo non solo un ex Presidente della Commissione Antimafia, ma anche un Tenente Colonnello dei Carabinieri impegnato da sempre a combattere la criminalità organizzata.
In aggiunta scrivevo, sempre prima delle accuse di Orlando, un post dissacrante sul candidato Stefano Anzalone, in cui ironizzavo sul fatto che Anzalone sia passato da dx a sn e viceversa con grande nonchalance, venendo però lui stesso accettato da ambedue gli schieramenti con altrettanta indifferenza. Per noi di “Uniti per la Costituzione” vale il detto “Amicus Plato, sed magis amica Veritas”, a significare che le cantiamo a tutti, quando a nostro avviso sbagliano, così come riconosciamo a tutti i loro meriti, quando ci sono. Se critichiamo Orlando, lo facciamo per le ipocrisie politiche del suo partito e per le imprecisioni ed omissioni che sostanziano il suo dire e fare, e non perché aderiamo a ideologie che sono distanti anni luce dai nostri valori”.
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Auto Europa 2025, trionfa nuovo Dacia Duster
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Regionali, venerdì la sfida delle “piazze” a distanza di un’ora
GENOVA – Si intravede la bandiera a scacchi sulla corsa alle Regionali, in vista del voto del 27 e 28 ottobre. E lo sanno bene i candidati alla presidenza, a partire dai big Marco Bucci e Andrea Orlando. La partita ligure, tra centrodestra e centrosinistra, non avrà solo rilevanza regionale ma anche – e soprattutto pensano da Roma – nazionale. A dimostrazione di questo la parata dei leader di partito che dalla capitale hanno fatto un mini abbonamento per la Liguria, che scadrà venerdì 25 ottobre, quando alle 23.59 cesserà il tempo a disposizione per convincere i liguri, e scatterà il silenzio elettorale. Ad attraversare la regione, da ponente a levante, ci hanno pensato soprattutto i segretari di Lega e Partito Democratico, Matteo Salvini ed Elly Schlein, che sono stati tra i più attivi in queste settimane. Ultima, solo in ordine di tempo, la deputata dem, che ha passato gli ultimi tre giorni in Liguria, al fianco di Andrea Orlando. Un lungo tour tra i comuni della costa e dell’entroterra che si è chiuso, nella giornata di ieri, a Sestri Ponente, in uno dei quartieri da sempre “rossi” di Genova, che negli anni si è scollato dalla sinistra e dal Pd.
Il monito, da piazza Baracca, è stato chiaro: “Andiamo a vincere, adesso tocca a voi (rivolgendosi ai sostenitori del Pd ndr), convincete gli astenuti a votare per Andrea Orlando, l’uomo giusto e perbene”. Dall’altra parte della barricata il vicepremier del Carroccio, che non ha mai negato il suo legame con la Liguria e che sta trainando il suo partito, con diverse giornate trascorse sia in riviera che nel capoluogo ligure. E per farlo, ha organizzato proprio a Genova un incontro con tutti i ministri della Lega (Locatelli, Giorgetti, Calderoli, Valditara ndr), per festeggiare i due anni di governo di centrodestra. Entrambi gli schieramenti hanno dato appuntamento alla propria coalizione venerdì prossimo, 25 ottobre, in due location scelte e stabilite a Genova. Il centrodestra, che sarà capitanato dalla premier, ha deciso di prenotarsi l’Auditorium dei Magazzini del Cotone, al porto antico, a partire dalle 16.30. Saliranno sul palco Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Maurizio Lupi e Stefano Bandecchi, che traineranno la chiusura della campagna al fianco del candidato Marco Bucci.
Il centrosinistra invece ha scelto di giocarsi la carta di piazza Matteotti, dove l’appuntamento è stato fissato alle 17.30, sfidando il “riempimento” della location, che da sempre è stata luogo di manifestazioni ed eventi importanti come la commemorazione del 25 aprile. Sul palco, in una delle piazze simbolo di Genova, si ritroveranno tutti i leader nazionali del campo progressista (e riformista): Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e in collegamento Carlo Calenda (o in presenza la presidente di Azione Elena Bonetti ndr). L’ex ministro ha spiegato che non potrà essere a Genova per un impegno precedente di partito in Veneto. Ad annunciare la chiusura di venerdì lo stesso Andrea Orlando, sulla propria pagina Facebook: “Chiudiamo questa campagna a Genova, in una piazza simbolica come Matteotti. Per le radici del nostro impegno e per il futuro della Liguria. Lo faremo con tutti i partiti e i movimenti che ci hanno sostenuto. Uniti, coesi, pronti per la sfida di governo. Insieme a testa alta, per la Liguria per bene”.
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