Italia
Liguria, il primo “partito” è l’astensionismo che arriva al 54%
LIGURIA – Il primo partito in Liguria è quello dell’astensionismo: solo il 46% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne per esprimere la propria preferenza in merito al presidente di Regione Liguria per i prossimi cinque anni. L’affluenza è scesa di 5 punti percentuali rispetto alle ultime elezioni regionali nel 2020. Una campagna elettorale lampo, il maltempo e l’alluvione in Val Bormida, l’effetto maxi inchiesta, un disinteresse crescente nei confronti della politica: sono tante le cause che possono giustificare dati allarmanti per partiti e movimenti civici. C’è chi ha ricercato la causa
Il dato più basso è a Imperia, dove si è recato alle urne soltanto il 38%. Segue Savona con il 44% scarso, poi La Spezia con il 47% e Genova con il 48%. Ma nello stesso capoluogo la partecipazione è a macchia di leopardo, con i quartieri ritenuti “più benestanti” come Castelletto, Albaro e il levante che arrivano anche a punte di 70%, mentre zone più popolose come Certosa e Marassi sono scese al 30%. Il feudo della Valpolcevera, invece, ha premiato i candidati del territorio, Federico Romeo ed Armando Sanna.
Numeri con cui entrambi gli schieramenti dovranno fare i conti, anche in vista delle prossime comunali: oggi non votare si traduce sempre più spesso in un’espressione di delusione e sfiducia nei confronti della politica.