Italia
Il Pd a Sansa: “Eccoci qui a Primocanale”
Tutti insieme seduti attorno ad un tavolo, quello di Primocanale. Questa la risposta del Partito Democratico alla parole del consigliere regionale Ferruccio Sansa, che invitava i politici di centrosinistra a non partecipare alle trasmissioni di Primocanale (LEGGI QUI). E invece ieri sera al “Programma Politico” c’erano, con la tessera del Pd in tasca, Sergio Cofferati, Giancarlo Campora, presidente assemblea regionale Pd, Federico Romeo, presidente Municipio Valpolcevera,
Stefano Damonte, vicesindaco Cogoleto e Vittoria Canessa della segreteria provinciale PD Genova. Insieme a loro Pippo Rossetti, consigliere regionale Azione, che la tessera del Pd non l’ha più, ma che comunque fa parte della coalizione.
Sergio Cofferati: Chi rappresenta i cittadini ha il dovere di interloquire con tutti. Non bisogna mai sottrarsi al confronto. Quando il capo del Governo era Silvio Berlusconi non mi hai passato per l’anticamera del cervello di discutere con i rappresentanti del Governo nelle sue televisioni, mai e poi mai. Come sempre vincerà chi avrà argomenti più efficaci, che riuscirà a guadagnare la simpatia e il rispetto degli elettori. E’ importante portarvi rispetto chiedendovi che questo rispetto venga ricambiato”
Vittoria Canessa: “Non ci sono posti scomodi nel quale fare dei dibattiti. Siamo aperti a discutere anche nei posti dove non condividono magari pienamente le nostre idee. Il confronto delle idee solo è alla base della democrazia. Quando ci siamo sentiti chiamare in causa dal consigliere Sansa abbiamo risposto a questo appello perché crediamo assolutamente nel valore della democrazia e negli spazi democratici essi ovunque essi siano indipendentemente da un’emittente oppure da una linea editoriale. Primocanale, ad esempio, ha seguito con grande attenzione la nostra ultima conferenza programmatica e questo va detto”.
Stefano Damonte: “Sul sito di Primocanale da giorni si aperto il dibattito sulle dichiarazioni di Sansa, dibattito che di fatto si è chiuso con le dichiarazioni di Natale e D’Angelo. Ritengo che il cuore della della democrazia sia nel confronto e sottrarsi e lasciare il dibattito unilateralmente a forza di governo non sia la scelta vincente soprattutto considerando il fatto che c’è una fetta di popolazione importante che si informa e utilizza questi canali. Il nostro compito è farci sentire anche in trasmissioni dove magari non si può condividere la la linea editoriale. Primocanale è una realtà importante da tanti anni preziosissima per il nostro territorio”.
Pippo Rossetti: “Non ci siamo mai riconosciuti in Sansa, prima ero nel PD ora sono in azione e in una autorevole leadership che non gli è stata attribuita. La democrazia è bella perché uno può esprimere quello che pensa e penso che sia un bellissimo modello di convivenza, l’importante è che ognuno non esprimendo quello che pensa rispetti gli altri e non divida il mondo tra buoni e cattivi e abbia la presunzione di parlare nel nome degli altri. Spesso ho litigato con Primocanale, ci sono stati momenti in cui ci è confrontati con delle professionalità ma questo fa parte dell’ordine normale delle cose. Parliamo di un’emittente molto importante che va rispettata”.
Giancarlo Campora: “Primocanale è sempre stato un riferimento per il territorio. Noi del Pd utilizzeremo questa emittente per spiegare alla gente le nostre idee, per raccontare il nostro progetto di Liguria.
Federico Romeo. “Ho sempre ricevuto da voi massimo rispetto e l’ho sempre portato. Il confronto in tv è importante e noi abbiamo trovato a Primocanale abbiamo sempre trovato spazio lo stesso spazio che troveremo nei prossimi mesi. Chi decide di non scegliere di venire fa la sua scelta”.
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Distesa di cantieri in A6, Arboscello chiede di eliminare il pedaggio
Le autostrade della Liguria sono un buco nero nelle infrastrutture della regione, tra code e cantieri, su tutta la rete. Ultima, solo in ordine di tempo, la richiesta che arriva dal vicepresidente del consiglio regionale Roberto Arboscello. Al centro della richiesta del consigliere dem lo stop al pedaggio sulla A6 Torino-Savona. Arboscello, ex sindaco di Bergeggi, conosce bene il territorio savonese, e per questo il suo monito riguarda proprio la tratta gestita da Autostrada dei Fiori.
La richiesta del consigliere regionale
“Sull’autostrada A6 Torino-Savona la giunta intervenga presso il concessionario per eliminare il pedaggio” incalza Roberto Arboscello. Quel tratto autostradale, secondo il consigliere regionale del Partito Democratico, “non può essere considerato tale”. Numeri e immagini alla mano, infatti, parlano chiaro: le corsie, in entrambi i sensi di marcia, sono falcidiate da cantieri, cambi di carreggiata, new jersey e, di conseguenza, chilometri e chilometri di coda e rallentamenti. “La A6 da troppo tempo è interessata da lavori di manutenzione straordinaria che costringono automobilisti e camionisti a ricorrere alla mobilità ordinaria o a percorrere km e km con continui cambi di carreggiata, a tratti a doppio senso, con il pericolo che ne consegue – continua Arboscello -. Siamo consapevoli e condividiamo la necessità di effettuare questo lavori di manutenzione, perché la sicurezza è prioritaria, ma è inaccettabile e ingiustificato far pagare il pedaggio su quella che a oggi non è un’autostrada e ha dei tempi di percorrenza superiori alla viabilità ordinaria”.
Un’ora e mezza a fronte di 40 minuti: il disagio
Constatato personalmente dalla nostra redazione, la tratta Mondovì-Savona è stata percorsa in questi giorni in un’ora e mezza circa, quando in una condizione di normalità basterebbero 30/40 minuti. Una condizione complicate, estenuante, soprattutto per chi è costretto ad attraversarla quotidianamente per lavoro, compresi i mezzi pesanti. Per questo motivo il vicepresidente del consiglio regionale Roberto Arboscello ha preannunciato che presenterà un ordine del giorno in cui chiederà alla giunta di attivarsi per il concessionario e il ministero dei Trasporti per far sì che sulle tratte autostradali nelle quali non è garantito il servizio di scorrimento veloce venga eliminato il pedaggio fino a fine dei lavori. “Questo non toglie il disagio, ma sicuramente è una forma di ricompensa e di riequilibrio della situazione – aggiunge Arboscello -. Oggi chi viaggia sulla A6 Torino-Savona si trova a pagare un servizio che non c’è. Una condizione che va assolutamente cambiata, e la giunta non può rimanere immobile, bisogna intervenire. Il consigliere regionale del Partito Democratico, alla ripartenza dei lavori in aula, oramai nel 2025, presenterà un odg in cui chiede l’eliminazione del pedaggio sulla tratta autostradale A6.
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