Italia
Giunta regionale, a sorpresa ecco chi saranno i due assessori della Lega
L’affaire Giunta regionale sembrava concluso invece ci sarebbero ancora dei rimescolamenti dell’ultima ora in particolare in casa Lega.
Venerdì sera al termine del terzo vertice con i partiti di maggioranza, il presidente della Liguria Marco Bucci aveva dichiarato ai giornalisti che l’accordo c’era al 99.9 per cento e nel tardo pomeriggio di lunedì ci sarebbe stata la conferenza stampa di presentazione, ma ancora degli equilibri dovevano essere trovati. I rumors delle ultime ore danno la Lega molto in subbuglio con dei cambiamenti per quanto riguarda i nomi per la Giunta che sono emersi in questi giorni.
I due Piana: in Giunta Alessandro, Alessio deve aspettare
Secondo i cosiddetti beninformati in Giunta entrerà sí subito un Piana ma Alessandro e non Alessio che invece dovrà aspettare di occupare uno dei due posti aggiuntivi.
Il nome savonese: in pole position Ripamonti
Alla Lega spetta anche il nome del savonese della Giunta: si era parlato negli ultimi giorni di Stefano Mai, ex sindaco di Zuccarello e dal luglio 2015 fino al 2020 ultimo assessore di quel territorio nella prima Giunta Toti ma ad oggi la scelta sembrerebbe essere andata su un altro savonese Paolo Ripamonti ex senatore di Loano.
Vicepresidenza da Forza Italia alla Lega
Proprio per la ‘disponibilità’ dimostrata ad accettare un cambio di carte sembra confermata l’ indiscrezione che spostava la vicepresidenza da Forza Italia con Marco Scajola alla Lega con Alessandro Piana.
Poche ore e scopriremo se saranno definitivi o ci saranno nuovi cambiamenti.
Italia
Incognita Comunali, ecco quando vorrebbero votare i partiti
Genova e i genovesi si interrogano sul futuro della città, a testimoniarlo anche i sondaggi che Primocanale sta realizzando sul territorio, tra la gente. E quindi, quando si vota realmente? Le ipotesi si rimpallano, ma una data certa ancora non c’è.
Al momento la situazione è “nebulosa”
La prima finestra utile sarebbe quella tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025. Non è un traguardo così scontato però, se si ragiona in ottica di election day, in termini di risparmio economico. Nel 2020, quando l’Italia era travolta dall’emergenza covid, le elezioni slittarono in autunno ed è in quel periodo (autunno 2025 ndr) che potrebbero traghettare le regioni e le città che andranno alle urne. L’obiettivo per la prossima primavera è quello di accorpare il voto con i referendum sull’autonomia e sulla cittadinanza, che sembrano però ancora in alto mare. Se non si riuscisse a farle confluire, potrebbe concretizzarsi un volata in avanti, nell’autunno 2025 o addirittura nella primavera 2026, anche a causa dell’approvazione del bilancio, alla fine di ogni anno. Ma quello che circola in ambienti tecnici è che, per farlo, servirebbe un decreto legge con altre scadenze elettorali. Nel 2020 si era votato posticipatamente rispetto alla scadenza, quindi o si torna a votare in anticipo per normalizzare i tempi, o si slitta di sei mesi. Primocanale ha aperto la discussione: che cosa ne pensa la politica? Ne “Il programma elettorale di Primocanale, verso le Comunali” è andato in scena un dibattito acceso sulla “preferenza”. E come avevamo già previsto e preannunciato, a sperare in un rinvio è soprattutto il centrodestra, dopo la vittoria sì alle Regionali, ma la sconfitta nel capoluogo ligure di circa dieci punti percentuali.
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Il centrosinistra ha fretta, il centrodestra frena
“Egoisticamente io vorrei che si votasse il più tardi possibile, credo sarebbe utile a livello di centrodestra perché è importante riassestarsi dopo che molti di noi sono stati impegnati a livello di energie, sia singolarmente che come compagine – commenta a Primocanale l’assessore al Marketing territoriale Francesca Corso (Lega) -. Ritengo anche che sarebbe utile per non rendere drogato, nel bene e nel male, il voto della amministrative dalle Regionali. Si dice non esserci connessione tra il voto delle Regionali e le Comunali, ma di fatto Genova si è colorata di rosso e chi è all’opposizione conduce una campagna elettorale che arriva alla pancia della gente. Nelle votazioni di ottobre c’è stato un astensionismo altissimo che premia il centrosinistra e ostacola il centrodestra, ma credo che le amministrative appassionino di più i cittadini”. Diametralmente opposta l’opinione del centrosinistra, che è uscito sconfitto di poco più di 1% dalle Regionali ma che ha riconquistato una roccaforte rossa come Genova. “Io credo che si debba votare il prima possibile, altrimenti ci ritroveremmo per un anno e anche di più in campagna elettorale, invece bisogna andare a votare – incalza il consigliere comunale del Partito Democratico Alberto Pandolfo -. Altrimenti ci sarà spazio solo per le promesse del farò, le promesse elettorali di chi mette denaro e può farlo su questioni che lo riguardano e non servono alla città”.
Si media al centro
Anche la consigliera comunale del Gruppo Misto, in quota Italia Viva, Arianna Viscogliosi, si dice favorevole a chiudere la partita entro sei mesi. “Andrebbe bene nella finestra tra marzo e giugno – ha spiegato Viscogliosi -. Credo questo per un discorso di cittadinanza, secondo me in questo momento c’è instabilità e ci sono difficoltà nell’amministrare il comune. Già la regione si è fermata a maggio, penso che palazzo Tursi, con l’abbandono di Bucci e l’amministrazione sospesa, abbia bisogno di chiarezza, trasparenza e di una situazione amministrativa e politica definita”. Per Liguria al Centro, di cui fa parte Nicholas Gandolfo, nata sotto la scia di Giovanni Toti, è importante sapere quando si andrà a votare. “L’amministrazione che ha un vicesindaco può portare avanti il suo ciclo amministrativo com’è giusto che sia, anche perché a breve andremo a votazione per il bilancio che sarà necessario per la città, noi continueremo a portare avanti i nostri temi e i progetti e ci presenteremo coesi per quando saremo chiamati alle urne” ha ribadito Gandolfo.
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Vittoria o sconfitta possono passare dai tempi
La preoccupazione, in casa centrodestra, è che si perdano pezzi (consiglieri comunali ndr) per strada: dal passaggio al Gruppo Misto di Arianna Viscogliosi (Italia Viva) a quello di Stefano Costa (Forza Italia), in dissenso con il suo partito e la maggioranza. Adesso, numeri alle mano, diventano potenzialmente decisivi quando l’aula vota. Insomma, il centrosinistra vuole andare a votare il prima possibile, per non sprecare un vantaggio di quasi dieci punti percentuali, che sono al momento un’indicazione dalla quale ripartire; il centrodestra inebriato dalla vittoria alle Regionali deve però fare i conti con la sconfitta a Genova e per farlo ha bisogno di più tempo prima che le urne vengano riaperte. Su Primocanale il dibattito continua.
Italia
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Italia
Sanna attacca Rixi: “Liguria isolata e lui pensa a open day Terzo Valico”
Attacco frontale del consigliere regionale del Partito Democratico Armando Sanna, che punta il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, segretario regionale della Lega, sui infrastrutture e le grandi opere.
La situazione ligure per il Pd
“Il trasporto ferroviario è completamente allo sbando, l’aeroporto di Genova non è pervenuto, i porti della Liguria sono commissariati, la diga è impantanata nel fango e procede a rilento, ma il viceministro Rixi ha annunciato che l’open day per visitare il cantiere del Terzo Valico è sold out” la dura critica di Armando Sanna, in merito all’apertura ai cittadini dei cantieri del Terzo Valico prevista per la giornata di domani.
I tempi del Terzo Valico
Arriva poi l’accusa di non dare tempi certi e precisi. “Non prendiamoci in giro, piuttosto che aprire i cantieri e fare l’ennesima passerella dicano quando sarà pronta quest’ora che la Liguria aspetta da anni – ha aggiunto Sanna -. È questo ciò che interessa davvero ai cittadini. Da lì devono passare i treni e servono tempi certi. La Liguria non può rimanere isolata”.
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