Italia
Movimenti in Comune, cresce il Gruppo Misto e c’è chi guarda a sinistra
Avete presente il gioco delle tre carte? Quello dove c’è un mazziere che mescola tra loro due carte nere e una rossa e lo scommettitore deve capire dove si posizionerà quella su cui ha puntato? Ecco, con le dovute proporzioni, è quello a cui stiamo assistendo in consiglio comunale, dove c’è un gran via vai. C’è già stato, in realtà, durante la campagna elettorale per le Regionali, ma prosegue anche in fase di assestamento, verso le Comunali.
Grandi manovre in consiglio comunale
Il consigliere, ex capogruppo di Forza Italia Stefano Costa lascia il partito e di conseguenza la sua maggioranza, emigrando verso il Gruppo Misto. Un Gm frastagliato, del quale fanno parte Cristina Lodi, capogruppo di Azione, e Arianna Viscogliosi (Italia Viva). È stata la stessa Viscogliosi ad aver lasciato il centrodestra, per entrare a far parte del Gruppo Misto, quando il partito di Matteo Renzi aveva comunicato che avrebbe appoggiato alle Regionali Andrea Orlando. Tutti sappiamo poi com’è finita, con il diktat di Conte e la partita, non giocata, da Iv. Il forzista Costa è uscito tra le polemiche, facendo intendere che alcuni atteggiamenti “decisionisti” sono stati troppo imposti e poco discussi. Il passaggio, dicevamo, è quello che lo porterà nel Gruppo Misto, ma i ben informati non escludono che sia un primo passo verso l’area (riformista) di centrosinistra, considerando che nei prossimi mesi Genova tornerà al voto. Raggiungerà Lodi e Viscogliosi, non per fare fronte comune, almeno non sulla carta e all’inizio, ma non può non passare inosservato il numero che cresce dei consiglieri che si sono spostati. Non solo in aula, ma anche e soprattutto alle Comunali di Genova. Resta alla finestra Italia Viva, che dovrà decidere da che parte stare, se con il centrodestra o con il centrosinistra, o terza ipotesi, correre in solitaria. L’assessore comunale Mauro Avvenente, ex Pd, passato a Italia Viva e nella giunta di Bucci, è pronto a entrare in Vince Genova. Un messaggio sotto le righe ma che al momento non fa schierare il partito di Renzi e Paita.
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Momenti di tensione
In questo scenario, che andrà osservato nelle prossime settimane, si aggiunge l’episodio di scontro, frontale, tra il consigliere (capogruppo) di Vince Genova Paolo Gozzi e il sindaco di Genova Marco Bucci. Gozzi infatti, aveva votato un emendamento presentato da Simone D’Angelo (Pd) scatenando la reazione veemente del presidente della Regione. Che sia spaccatura, o no, lo scopriremo a breve, ma certamente è un segnale di nervosismo. Gozzi, in passato, era già stato nel Partito Democratico, per poi avvicinarsi al centrodestra. Il suo futuro potrebbe non essere più in politica, ma al momento la tensione in aula rossa è alle stelle. Nel frattempo cambio al vertice nei dem, con l’uscita del capogruppo Simone D’Angelo e l’ingresso di Vittoria Canessa. E Davide Patrone è il nuovo capogruppo del Pd in comune.
Fantapolitica o prime mosse verso le Comunali?
La dietrologia politica, spesso, è giornalistica, ma come si suol dire, ci vede lungo. E la sensazione, in queste settimane, e per quelle a venire, è che alcuni esponenti, soprattutto dell’area civica di centrodestra, siano pronti a riposizionarsi, considerando il prossimo appuntamento elettorale. La prima finestra utile per il voto dovrebbe essere quella tra il 15 aprile e il 15 giugno, ma non si escludono ipotesi di voto nel prossimo autunno o nella primavera 2026. Insomma, il calciomercato politico non è ancora iniziato ma tra i corridoi di palazzo Tursi si parla, ci si confronta, e non è escluso che qualche colpo di scena all’orizzonte ci sia. E più probabile, al momento, è un passaggio dal centrodestra al centrosinistra.
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Comunali, fuori dalla destra e dalla sinistra spunta il nome di Anna Pettene
C’è un altro mondo civico, che non si ritrova né a destra né a sinistra, e che si muove sottotraccia per provare a presentarsi alle prossime Comunali di Genova. Non c’entra, almeno fino a oggi, con il saggista e liberal socialista Andrea Acquarone, che in queste settimane è stato molto attivo nel cosiddetto sottobosco centrista e di sinistra. Non c’entra altresì con l’avvocato Filippo Biolé che si è autocandidato, grazie alla spinta di un gruppo di persone, e che ha superato di poco le 500 firme.
Un profilo della società civile
Stiamo quindi parlando di un gruppo di professionisti, intellettuali, accademici, che fanno capo al mondo universitario, che si riconoscono in un civismo puro, al cento per cento. Il progetto, in embrione da tempo, è nato dopo alcuni incontri propedeutici a un percorso di unità d’intenti verso le Comunali della prossima primavera, che vede capofila l’Ordine degli Ingegneri. Il programma ci sarebbe già, è stato infatti stilato in queste settimane. Si tratta di un programma chiaro e semplice, diviso in cinque punti, con inclinazioni anche nel mondo portuale, fanno sapere a denti stretti gli organizzatori, che al momento non vogliono uscire allo scoperto. Dietro ci sarebbe un esponente di spicco, ex Partito Democratico, che dopo la fuoruscita dai dem ha deciso di attivarsi, tracciando un percorso verso palazzo Tursi. Questo gruppo di intellettuali, professori e universitari avrebbe individuato in Anna Pettene la potenziale candidata a sindaco. Pettene è la moglie di Edoardo Garrone, sul proprio profilo Facebook si definisce madre di Francesco, Giulia e Vittoria. È avvocato di professione, presidente dell’Osservatorio sul bullismo, mediatore familiare e autrice di Like. Tra le sue grandi passioni il golf.
Uno sguardo a sinistra (forse)
Al momento il suo nome è quello che più incarna il profilo ideale per questa lista civica, pura. Nei prossimi giorni sono attesi degli incontri proprio con Pettene per sondare la disponibilità ma le pressioni sul suo nome pare siano tante. E arrivano da più fronti. Anna Pettene, impegnata nel sociale, sarebbe spinta anche da una parte del mondo portuale. Da quello che si apprende, ci sarebbe la disponibilità di un armatore del porto di Genova a investire sulla campagna elettorale dell’avvocato. I propositi sono buoni, la struttura dovrebbe consolidarsi sempre di più, e alle porte sono previsti due incontri focali: uno già nella giornata di domani, un altro giovedì prossimo, 23 gennaio, nella sede dell’Ordine degli Ingegneri alle 18. La riunione potrebbe essere il primo vero passo verso la conferma, o meno, di Anna Pettene. Le strade (successive) sarebbero due: un percorso in solitaria della lista civica, che non si ritrova né con il centrodestra né con il centrosinistra, che potrebbe poi convergere al ballottaggio, presumibilmente più con il campo progressista (ma non è così scontato, conterà molto il contenuto del programma presentato dai due schieramenti ndr); o uno scioglimento ancor prima di nascere che porterebbe a un possibile tavolo di incontri con il Pd e gli altri potenziali alleati. Ma l’intenzione, da quello che si apprende, è proprio quella di correre, sì, ma in solitaria.
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