Italia
Consiglio regionale, anche il Sanremese Luca Lombardi (FdI) tra i nuovi ingressi
“E’ andata bene, molto. Sono contento”. Le prime parole del consigliere comunale di Sanremo, Luca Lombardi, a due giorni dall’esito della campagna elettorale per le regionali, che lo vede pronto a raggiungere via Fieschi. Lombardi, imprenditore molto conosciuto in provincia, candidato più votato in provincia del partito di Giorgia Meloni, vanta una predisposizione naturale del suo carattere: il contatto del pubblico. Da quando, ormai si parla di anni, ha iniziato la sua carriera politica ha trasformato il suo negozio in un vero e proprio point aperto a tutti.
“Sono sempre qui dentro – sorride – chi ha bisogno sa perfettamente dove trovarmi“. Su quella che sarà la nuova esperienza genovese, Lombardi non ha dubbi. “ Sanità, viabilità floricoltura – puntualizza – saranno sicuramente le tematiche oggetto di dialogo e discusse”. Lombardi infine tiene a ringraziare tutte le persone che hanno creduto e continuano a credere in lui. “ Grazie, grazie davvero”.
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Il Pd pensa al futuro, ecco le novità sia in Comune che in Regione
GENOVA – Sono giorni di riflessione quelli che si stanno consumando in casa centrosinistra, a partire dal candidato alla presidenza Andrea Orlando. Il suo è stato un nome illustre per la coalizione, che ha però pagato lo scotto degli scontri nazionali, oltre al dilaniarsi continuo del Movimento Cinque Stelle, con il licenziamento di Grillo da parte di Conte. Lo scenario, che i numeri davano favorevoli al campo progressista fino a domenica sera, si è ribaltato nella giornata di lunedì, a poche ore dal video del fondatore del Movimento, che parlava di evaporazione grillina. L’ex ministro, fanno sapere i suoi, sta trascorrendo questi giorni chiuso nei suoi pensieri: da una parte la suggestione di rimanere in Liguria a fare l’opposizione a Marco Bucci, contribuendo a una campagna elettorale agguerrita per il comune di Genova; dall’altra l’idea di tornare a Roma dopo la delusione post urne. Una decisione che dovrà essere assunta entro i primi di novembre, e che è contornata dal “pressing” del suo partito, che avrebbe chiesto a Orlando di non lasciare la regione.
Nel frattempo, a palazzo Tursi il grande ribaltone delle poltrone non si è concretizzato: tra tutti i candidati al consiglio regionale, solo l’assessore Matteo Campora e il capogruppo dem Simone D’Angelo sono riusciti a fare il salto. Il primo è un nome papabile per entrare nella giunta del neo presidente Bucci, nonostante le smentite di queste ore; il secondo è pronto a solcare le porte di via Fieschi, ritrovandosi di fronte quel sindaco di Genova che tanto ha contrastato in aula rossa. Il segretario metropolitano del Partito Democratico, dopo ore di incertezza sulle sue possibili dimissioni dal ruolo, nei prossimi giorni lascerà lo scranno di consigliere comunale, come da “statuto” del partito, liberando il posto a Vittoria Canessa Cerchi. L’esponente dem raggiungerebbe in via Garibaldi i suoi colleghi, in quello che rappresenta il gruppo consiliare più folto. Canessa, già nella segreteria provinciale del Pd dove si è occupata di seguire l’agenda programmatica, ha contribuito alla campagna elettorale dell’ex ministro, facendo parte del comitato elettorale di Andrea Orlando. D’Angelo, capogruppo del Pd in aula rossa, è pronto così a cedere lo scettro, che nei prossimi mesi avrà ancora più rilevanza perché chi gli subentrerà dovrà puntellare la giunta di Pietro Piciocchi, in vista delle Comunali della prossima primavera.
Due i nomi che si contenderanno il posto di capogruppo: da una parte Davide Patrone (il giovane che avanza, che ha seguito la parte politica del comitato di Orlando) e dall’altra Rita Bruzzone (nome forte del Ponente genovese). Insomma, una sfida a due per un ruolo che assume ancora più valenza, considerando che tra qualche settimane inizierà una lunga campagna elettorale che porterà a palazzo Tursi. Dal consiglio comunale a quello regionale, dove ancora non sono sciolte le riserve rispetto al capogruppo del Pd, che sarà anche in questo caso il gruppo consiliare più numeroso. Mister preferenze è stato Armando Sanna, che sembrerebbe ancora favorevole a ricoprire la vicepresidenza del consiglio regionale, a quel punto a prendere in mano il partito in via Fieschi potrebbe essere Katia Piccardo, già vicesegretaria provinciale del Pd e sindaca di Rossiglione. Davide Natale, invece, continuerà il suo lavoro di segretario regionale del partito. Ipotesi non ancora concrete ma al vaglio, in una partita che i dem – dopo la cocente sconfitta – dovranno rigiocarsi, per tornare a vincere almeno in Comune, dopo sette anni di centrodestra.
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Campora si fa avanti: “Supporto a Vince Liguria e a Piciocchi per la campagna elettorale”
LIGURIA – Guarda alla politica Matteo Campora, avvocato, dal 2007 ad oggi in consiglio comunale a Genova e oggi eletto con 1.933 preferenze in consiglio regionale: è il secondo più votato a Genova nella lista di Vince Liguria. In Comune lascia le deleghe alla mobilità e ambiente che il vicesindaco Pietro Piciocchi dovrà ridistribuire tra le file della giunta, in attesa delle prossime elezioni comunali. “In questo momento, guardando avanti, la mia scelta sarebbe quella di iniziare a fare un po’ di più politica, dopo otto anni veramente intensi un’attività meno tecnica”, ha commentato a margine della presentazione del Premio Picasso. Con la sua esperienza, si pensava che potesse avere un ruolo nella nuova giunta regionale del presidente Marco Bucci, ma dalle sue parole traspare più la volontà di diventare capogruppo di Vince Liguria, in un momento in cui si apre una nuova partita in città.
“Decideremo col sindaco ma la mia idea è quello di di occuparmi del gruppo e a supportare il vicesindaco Pietro Piciocchi in questa campagna elettorale che non sarà facile”
I dati dell’affluenza, ma anche il divario di voti tra centrodestra e centrosinistra a Genova, infatti, ben esprimono quanto sarà complicata la campagna elettorale a Genova. E proprio per questo motivo Campora sostiene di voler “mettere tutte le mie energie per aiutare gli amici e i colleghi che sono rimasti un consiglio comunale e dare un’importante aiuto, anche quotidiano, per l’organizzazione della campagna elettorale e per supportare Pietro Piciocchi e tutta la squadra. Ne abbiamo parlato, siamo una squadra, e in questo momento penso che sia doveroso anche da parte mia mettere tutte le energie in favore tutte le persone che mi hanno supportato in questi mesi. Deciderà il sindaco ma l’orientamento è quello di di aiutare di aiutare Vince Genova e di fare un’attività più di natura politica”.
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Genova, ruba la cassetta dei ceri in chiesa e spinge il parroco, arrestato per rapina
GENOVA – Cerca di rubare una cassetta piena di grossi ceri votivi in chiesa e spinge il parroco che tenta di fermarlo: per questo un genovese senza fissa dimora di ventotto anni è stato arrestato ieri mattina per rapina dagli agenti della polizia che sono anche riusciti a recuperare la refurtiva.
Il fatto è accaduto nella chiesa della Maddalena nell’omonima piazza nel centro storico.
Gli agenti delle volanti e del locale commissariato di piazza Matteotti sono riusciti anche a recuperare la refurtiva: si ipotizza che il ladro poi trasformatosi in rapinatore volevesse vendere i ceri al mercato nero in occasione della festività dedicata alla celebrazione dei defunti, ma non si esclude neppure che possa avere sbagliato cassetta pensando di appropriarsi dei soldi delle offerte dei fedeli.
L’allarme per il furto lanciato dal parroco, padre Paolino Diral, dell’ordine dei Padri Somaschi, un veneto d’origine molto attivo nel sociale e nell’accoglienza di persone e famiglie bisognose.
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