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Il Pd pensa al futuro, ecco le novità sia in Comune che in Regione

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GENOVA – Sono giorni di riflessione quelli che si stanno consumando in casa centrosinistra, a partire dal candidato alla presidenza Andrea Orlando. Il suo è stato un nome illustre per la coalizione, che ha però pagato lo scotto degli scontri nazionali, oltre al dilaniarsi continuo del Movimento Cinque Stelle, con il licenziamento di Grillo da parte di Conte. Lo scenario, che i numeri davano favorevoli al campo progressista fino a domenica sera, si è ribaltato nella giornata di lunedì, a poche ore dal video del fondatore del Movimento, che parlava di evaporazione grillina. L’ex ministro, fanno sapere i suoi, sta trascorrendo questi giorni chiuso nei suoi pensieri: da una parte la suggestione di rimanere in Liguria a fare l’opposizione a Marco Bucci, contribuendo a una campagna elettorale agguerrita per il comune di Genova; dall’altra l’idea di tornare a Roma dopo la delusione post urne. Una decisione che dovrà essere assunta entro i primi di novembre, e che è contornata dal “pressing” del suo partito, che avrebbe chiesto a Orlando di non lasciare la regione.

Nel frattempo, a palazzo Tursi il grande ribaltone delle poltrone non si è concretizzato: tra tutti i candidati al consiglio regionale, solo l’assessore Matteo Campora e il capogruppo dem Simone D’Angelo sono riusciti a fare il salto. Il primo è un nome papabile per entrare nella giunta del neo presidente Bucci, nonostante le smentite di queste ore; il secondo è pronto a solcare le porte di via Fieschi, ritrovandosi di fronte quel sindaco di Genova che tanto ha contrastato in aula rossa. Il segretario metropolitano del Partito Democratico, dopo ore di incertezza sulle sue possibili dimissioni dal ruolo, nei prossimi giorni lascerà lo scranno di consigliere comunale, come da “statuto” del partito, liberando il posto a Vittoria Canessa Cerchi. L’esponente dem raggiungerebbe in via Garibaldi i suoi colleghi, in quello che rappresenta il gruppo consiliare più folto. Canessa, già nella segreteria provinciale del Pd dove si è occupata di seguire l’agenda programmatica, ha contribuito alla campagna elettorale dell’ex ministro, facendo parte del comitato elettorale di Andrea Orlando. D’Angelo, capogruppo del Pd in aula rossa, è pronto così a cedere lo scettro, che nei prossimi mesi avrà ancora più rilevanza perché chi gli subentrerà dovrà puntellare la giunta di Pietro Piciocchi, in vista delle Comunali della prossima primavera.

Due i nomi che si contenderanno il posto di capogruppo: da una parte Davide Patrone (il giovane che avanza, che ha seguito la parte politica del comitato di Orlando) e dall’altra Rita Bruzzone (nome forte del Ponente genovese). Insomma, una sfida a due per un ruolo che assume ancora più valenza, considerando che tra qualche settimane inizierà una lunga campagna elettorale che porterà a palazzo Tursi. Dal consiglio comunale a quello regionale, dove ancora non sono sciolte le riserve rispetto al capogruppo del Pd, che sarà anche in questo caso il gruppo consiliare più numeroso. Mister preferenze è stato Armando Sanna, che sembrerebbe ancora favorevole a ricoprire la vicepresidenza del consiglio regionale, a quel punto a prendere in mano il partito in via Fieschi potrebbe essere Katia Piccardo, già vicesegretaria provinciale del Pd e sindaca di Rossiglione. Davide Natale, invece, continuerà il suo lavoro di segretario regionale del partito. Ipotesi non ancora concrete ma al vaglio, in una partita che i dem – dopo la cocente sconfitta – dovranno rigiocarsi, per tornare a vincere almeno in Comune, dopo sette anni di centrodestra.

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Regione Liguria, la giunta è fatta o quasi. Ecco i nomi

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La Corte d’appello di Genova lo ha nominato ufficialmente: Marco Bucci è il nuovo presidente della Regione Liguria che questa mattina alle 8 si è presentato nel suo nuovo ufficio di piazza de Ferrari. Entro una ventina di giorni ci sarà l’insediamento della nuova giunta che sta per essere composta e che già alla fine di questa settimana sarà definita.

“Ci sarà bisogno di rafforzare gli assessorati, alcuni sono proprio da ripensare – fa sapere Bucci – Quella alle Infrastrutture per esempio, sarà una delega forte, perché avrà competenze su tutte le infrastrutture, non solo di trasporto, ma anche sulla costruzione di nuovi ospedali per esempio. Poi ci sarà la delega alla Blue economy e una all’entroterra”.

IL NODO SAVONA

Alcuni dubbi restano soprattutto per la presenza di un assessore in rappresentanza di Savona che il presidente vuole assolutamente venga rappresentata. Sarò uno della Lega o di Fratelli d’Italia. In lizza ci sono Sara Foscolo, ex deputata e vicesindaco di Pietra Ligure e Rocco Invernizzi che proprio ieri si è dimesso da assessore ai Lavori Pubblici del comune di Alassio. A quel punto si libererà un posto che potrebbe essere preso da Alessandro Piana o da Luca Lombardi il candidato di FdI più votato nella circoscrizione imperiese.

I NOMI DEI SETTE ASSESSORI

Ma andiamo a vedere da chi sarà composta la nuova squadra. La presidenza del Consiglio andrà a Stefano Balleari di Fratelli d’Italia e vice presidente Marco Scajola, il più anziano di legislatura essendo al quarto giro. Non c’è mai stato un assessore che abbia mai fatto parte di tre giunte consecutive.

Alessio Piana verrà probabilmente confermato allo Sviluppo economico, a Simona Ferro la formazione professionale e lo sport, a Giacomo Giampedrone la Protezione civile mentre a Scajola Urbanistica e Demanio. resta da sciogliere il nodo, complicatissimo, della sanità e il discorso legato a Savona. Questi sono i sette assessorati, poi ci sarà da capire chi saranno i nuovi sottosegretari che Bucci vuole nominare per affidargli deleghe importanti.

Niente da fare per Jessica Nicolini che quasi certamente non verrà “ripescata” mentre Lilli Lauro potrebbe rientrare dopo la nomina di Simona Ferro.

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Primo giorno in Regione per il neo presidente Marco Bucci

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GENOVA – Si è presentato puntuale come sempre, alle 8 del mattino, cogliendo un po’ di sorpresa il personale del palazzo di Regione Liguria in piazza De Ferrari: dopo la proclamazione ufficiale della Corte d’appello di Genova a presidente, Marco Bucci ha iniziato a prendere le misure con il nuovo ruolo e il nuovo ufficio, dove ha trascorso la prima parte della mattinata. 

Bucci proclamato presidente della Regione Liguria – L’UFFICIALITA’

La mattinata in Regione

Sono ore febbrili di lavoro per Marco Bucci che da una parte sta lavorando al designare la prossima giunta regionale, dall’altra assieme al sindaco facente funzioni di Genova, Pietro Piciocchi, sta cercando di lasciare tutto in ordine in modo tale che la macchina amministrativa comunale prosegua senza intoppi. Quattro ore in Regione sono volate per Bucci che ama definirsi “sindaco dei liguri” e che ancora non è abituato al nuovo ‘titolo’ di presidente.

I prossimi step per la nomina della giunta regionale

Contestualmente al nuovo presidente sono stati proclamati anche tutti gli eletti componenti dell’Assemblea legislativa regionale ed entro 20 giorni dalla loro proclamazione è prevista la riunione del primo Consiglio regionale della XII legislatura su convocazione del presidente del Consiglio uscente Gianmarco Medusei.

Durante il primo consiglio regionale che sarà presieduto dal consigliere anziano, il presidente Bucci effettuerà il giuramento e saranno votati i componenti dell’ufficio di presidenza e nominati i membri della giunta delle elezioni. Entro dieci giorni dal giuramento del presidente della Regione Liguria è previsto un nuovo consiglio durante il quale Marco Bucci presenterà la squadra e il suo programma di governo. 

Regione Liguria, la giunta è fatta o quasi. Ecco i nomi – LEGGI QUI

Il rimpasto nella giunta comunale

Con il passaggio di Marco Bucci da Palazzo Tursi in via Fieschi, sul tavolo di Pietro Piciocchi – sindaco facente funzioni di Genova – resteranno da spartire le deleghe della cultura, che il primo cittadino aveva tenuto per sé, e della mobilità e ambiente che erano di Matteo Campora, eletto in consiglio regionale. Le tempistiche, come confermato a Primocanale dallo stesso Piciocchi, sono le seguenti: prima verrà nominata la nuova giunta in Regione, poi si metterà mano a quella comunale.

Assessore alla cultura a Genova, Piciocchi: “Potrei doverlo fare io” – IL QUADRO

 

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Verso le comunali, viaggio a Sottoripa: “Sicurezza, decoro e pulizia”

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GENOVA – Inizia un viaggio di Primocanale attraverso i quartieri di Genova in vista delle elezioni comunali del prossimo anno, per chiedere ai cittadini di dettare l’agenda dei candidati e quindi del futuro sindaco. Iniziamo da Sottoripa, zona di confine tra il patinato Porto Antico e i vicoli. Incontriamo residenti e commercianti, come la storica Michele Luccarda, Mario Costigliolo residente di Sottoripa e segretario del Civ, e Gianni Steri, anche lui commerciante da quattro generazioni e residente.

Il residente: “Chiediamo più sicurezza”

“Noi abbiamo visto quest’estate una persona che è stata praticamente sgozzata sotto i nostri portici – spiega Costigliolo – in una mega rissa e poi abbiamo visto l’avvicinarsi dei minori non accompagnati che praticamente per un lungo periodo hanno presidiato tutta la zona di Sottoripa, considerando la loro area di riservato dominio. Facevano quello che volevano, perché? Perché sapevano esattamente che nessuno può fargli niente, di conseguenza sono intoccabili, per cui noi chiediamo chiaramente che venga mantenuto il presidio della Polizia Comunale che dalle 10 alle 22 tra Sottoripa e Vico del Serriglio ha fatto sì che queste presenze in pratica sparissero e questa è stata un’iniziativa del nostro assessore alla sicurezza Gambino e del sindaco Bucci che hanno fatto sì che la Polizia Municipale presidiasse la nostra zona, perché il presidio è indispensabile. È chiaro che però tutta l’azione delle forze armate, delle forze, delle autorità non può che essere rinforzata da una modifica della legislazione che faccia sì che le azioni delle forze dell’ordine vengano sostenute da una legislazione che li permetta di tenere sotto controllo la situazione, perché non è possibile che una persona che delinque dopo un’ora o il giorno dopo sia di nuovo presente Sottoripa a fare quello che vuole”.

La commerciante: “Più cura del decoro”

“Io mi associo, per me la prima cosa è sempre la sicurezza, nel senso che stando qua 12 ore al giorno – spiega Luccarda – si è assistito a risse e cose varie, quindi anche io propendo per la sicurezza assolutamente, quindi presidi possibilmente e poi appunto anche se è possibile la certezza della pena, nel senso che se un minore o un maggiorenne o chiunque sia delinque ci sia la possibilità di non vederlo poi passeggiare dopo due ore, che quindi le forze dell’ordine siano anche un pochino supportate e questo chiaramente è un discorso molto più ampio che appunto bisogna affrontare a livello nazionale. E poi chiedo magari anche cura del verde, che magari è un pochino trascurato e i cantieri se fossero magari un pochino più velocizzati in città, magari non lasciare per tanto tempo le transenne.
 

Il residente – commerciante: “Più pulizia”

 
Da tanto, dal 1962 sono commerciante e residente – spiega Steri – e dico la verità io dal  sindaco vorrei innanzitutto che riuscisse ad andare d’accordo con il presidente della Regione, come è stato fino adesso con chi c’era perché vorrei che continuassero quello che aveva iniziato Bucci, come programma e naturalmente la priorità è la sicurezza in generale, la pulizia della città conta perché qua c’è sempre pieno di turisti e i turisti si lamentano della scarsa pulizia e io ci resto un po’ male, non è che anni addietro fosse uno splendore però adesso anche per via di tutti questi stranieri, che non sappiamo in che modo vivono, ci rendiamo conto che è aumentata la sporcizia nei vicoli”. 

 

 

 

 

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