Italia
Salvini a Primocanale: “Grazie a Bucci la Liguria corre”
https://www.youtube.com/watch?v=I_aT_KscFDk
La data del voto si avvicina sempre di più e così anche per il vicepremier Matteo Salvini percorre la Liguria dalla Spezia a Imperia passando ovviamente da Genova. E proprio a Genova oggi ha incontrato i cinque ministri della Lega schierati per il candidato del centrodestra Marco Bucci.
“E’ innegabile che negli ultimi anni la Liguria sia cresciuta e anche molto – le parole di Salvini ospite degli studi di Primocanale – da ministro dei Lavori Pubblici dico che c’è una quantità di denari e di progetti che non c’è mai stato in passato: dalla diga, al tunnel sotto il porto, all’Alta Velocità ma anche gli interventi sulle case popolari del quartiere di Begato. Se l’anno scorso la Liguria è stata la prima regione italiana per crescita di posti di lavoro vuol dire che i liguri non sono fermi anzi corrono e c’è una politica che accompagna”.
Le grandi opere si faranno?
Per le infrastrutture è focale il tema delle infrastrutture e l’ultima grande opera risale al 1977, quasi 50 anni dopo, i cittadini possono davvero credere in nuovi progetti? “C’è la Gronda che toglierà traffico, inquinamento, smog e code dal cuore della città per permettere uno scorrimento più veloce – risponde Salvini – per me è una priorità e Autostrade per l’Italia che è il soggetto privato che lo deve realizzare, sa che che lo è per l’Italia, quindi conto che dopo il 1977 gli anni dal 2024 in poi saranno gli anni di un’altra grande infrastruttura”. In più Salvini sottolinea: “La Diga di Genova, l’Alta velocità ferroviaria, la Gronda di Genova, il Tunnel sotto il Porto, il Lungomare, il Parco, il Palazzetto dello Sport, penso che i genovesi stiano vedendo”.
Verso il voto in Liguria
“Sono contento di essere a Primocanale perché per le grandi tv nazionali sembra che la Liguria non esista – dice il vicepremier commentando la campagna elettorale -non ho visto le altre reti fare degli speciali sulla Liguria al voto. La Liguria è una regione, esiste, ha dei cittadini che lavorano, che pagano le tasse. Al voto di domenica prossima sarà importante che vada tanta gente, perché un voto a fine ottobre non è normalissimo”. E sull’astensionismo: “Spero che si riduca questo numero di astenuti perché si giocano i prossimi cinque anni, la Lega ha una chiara idea di sviluppo, di futuro, di lavoro, qualcuno a sinistra invece ritiene che sia meglio fermare i cantieri e le gru. Non vorrei che si tornasse indietro”.
Italia
Tour di Orlando in Liguria, segnale di permanenza in Liguria
È un impegno che non si è mai sradicato dalla Liguria, nonostante sia stato battuto al fotofinish da Marco Bucci. Così Andrea Orlando, uscito sconfitto alle Regionali del 27 e 28 ottobre, aveva giurato di proseguire il suo impegno nella regione, e così sembra voler fare.
I primi segnali del deputato dem
Il deputato del Partito Democratico non ha ancora sciolto le riserve sul suo prossimo futuro, ma le ultime iniziative fanno pensare a una possibile permanenza in Liguria. L’ex ministro ha tempo fino al 26 dicembre per decidere se restare all’opposizione di Bucci o se tornare a Roma, al fianco di Elly Schlein. La segretaria dem insiste per riportarlo nella capitale: per lui pare essere pronto un ruolo di rilievo nell’agenda programmatica. Nel frattempo però, mentre ragiona sul da farsi, Orlando ha deciso di ripartire con un tour sul territorio. Un messaggio che sembra risuonare forte e chiaro: “Liguria non ti lascio”. Nel frattempo Orlando è atteso in consiglio regionale martedì prossimo, 26 novembre, per l’avviso della nuova legislatura e il giuramento di Marco Bucci.
La tappa nell’entroterra a Davagna
Ed è proprio con un reel su Facebook che Andrea Orlando riparte dalla Liguria. “Abbiamo iniziato a girare, siamo oggi qui a Davagna, abbiamo inaugurato un Postamat, ricominciamo a girare i comuni, a incontrare gli amministratori, le comunità. Incontreremo le persone che abbiamo incontrato in campagna elettorale e magari dedicheremo loro più tempo di quello che siamo riusciti a fare, sarà molto importante non perdere questo rapporto con il territorio, perché la battaglia continua. Con le elezioni non siamo riusciti a determinare la svolta decisiva, dobbiamo lavorare per costruirla e determinarla in futuro. Gli obiettivi restano gli stessi: superare un sistema di potere che asfissia la Regione, difendere la sanità pubblica e lavorare per la reindustrializzazione della nostra regione, difendere le aree interne. Lo diciamo qui da Davagna, ma sono tante le realtà alle quasi bisogna guardare perché rischiano lo spopolamento, la marginalità. Ecco, questo è il nostro impegno, che continua”.
Italia
Palasport, Vince Genova: “Il Pd schiaccia fuori campo, misure ok per pallavolo”
Il Palasport di Genova potrà ospitare gare internazionali di pallavolo: a replicare alle polemiche del Partito Democratico è Vince Genova che in una nota chiarisce che l’altezza richiesta in questo tipo di competizioni si può ottenere facilmente.
La replica alle critiche
“La schiacciata del Pd è finita fuori dal campo e il punto, ancora una volta, lo segna il centrodestra: il palasport infatti potrà ospitare anche le gare internazionali di pallavolo come dimostrato dalle ultime verifiche. Le critiche dell’opposizione ancora una volta si sono dimostrate strumentali, dal momento che l’altezza richiesta di 12,75 metri sarà raggiungibile semplicemente smontando i videoproiettori posti sotto all’oculum, un adeguamento più che normale di quelli che spesso si mettono in atto in tutti gli impianti che ospitano manifestazioni internazionali. Ma del resto, quale credibilità potevano avere le critiche del centrosinistra sulle misure del campo quando non sono riusciti nemmeno a misurare il loro “campo largo” che in campagna elettorale si è ristretto all’improvviso?”.
Pubblicata la manifestazione d’interesse
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