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Terzo Valico, i lavori si fermano: rischio esplosioni per il gas grisù

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Il temibile gas combustibile e inodore, il grisù, ha costretto a fermare l’attività sotto l’Appennino per sette dei dodici fronti di scavo del Terzo Valico dei Giovi. La notizia è stata confermata dal viceministro Edoardo Rixi, rispondendo a un’interrogazione del deputato genovese Luca Pastorino.

“Nelle gallerie del Terzo Valico dei Giovi è stata riscontrata la presenza di gas, che stiamo considerando attentamente nel valutare il proseguimento dei lavori”, le parole di Rixi. “Sette dei dodici fronti complessivi sono interessati dalla presenza di gas e, per tale ragione, i lavori su questi punti sono attualmente sospesi in attesa della rimozione del gas, mentre sugli altri fronti le attività proseguono regolarmente”.

La situazione più critica riguarda il cantiere Val Lemme, a Voltaggio. Qui, in seguito alla fuoriuscita di gas, “sono in corso attività di potenziamento del sistema di adduzione dell’aria al fine di migliorare la ventilazione”, ha aggiunto Rixi.

Questo incidente rappresenta l’ennesimo ostacolo per il progetto del Terzo Valico dei Giovi.

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