Italia
Regionali, prove di convivenza per il centro in vista del voto
GENOVA – Dalla formazione delle liste alla presentazione dei candidati: l’ultimo mese di campagna elettorale è ufficialmente partito e a dimostrazione di ciò il clima surriscaldato che si respira in regione. C’è tempo fino a sabato prossimo, 28 settembre, per chiudere le liste e stilare l’elenco di tutti i candidati. Ogni schieramento ha attraversato un percorso a ostacoli, non senza polemiche o strascichi, tra potenziali e candidati ufficiali. Sono stati numerosi, in queste settimane, i cambi di casacca che si sono consumati in entrambe le coalizioni e che hanno indispettito soprattutto i partiti tradizionali. Nel centrodestra ad aver alterato alcuni equilibri è stata la presenza delle due liste civiche a sostegno di Marco Bucci, Vince Liguria e Orgoglio Liguria, anche se i massimi transfughi si sono visti passare dalla vecchia lista Toti a favore di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Emblematico, anche se al contrario, il caso del segretario di Fratelli d’Italia-Imperia Giossi Massa, sospeso a tempo indeterminato dal partito per aver deciso di candidarsi con la lista civica di Bucci.
Nel centrosinistra invece, ad agitare le acqua, fin dagli albori, quel centro frastagliato che alla fine ha trovato la sintesi con due liste parallele: da una parte ‘Riformisti uniti per la Liguria’ (di cui fanno parte Italia Viva, Psi, +Europa), dall’altra ‘Patto Civico Riformista’ (al cui interno hanno aderito Alleanza Civica Liguria, Azione con Carlo Calenda, Movimento Repubblicani Europei). Entrambi appoggiano Andrea Orlando. Insomma, una rottura annunciata, o un accordo mancato, figlio di quello strappo mai sanato tra Italia Viva e Azione, degli eterni nemici Renzi e Calenda. Una presa di posizione che rischia di spaccare in due il voto di quel potenziale centro, che molti osannano ma che non trova riscontro nei sondaggi e nelle urne. A sancire una crisi che si ripete quotidianamente – ultima solo in ordine di tempo – la decisione del sindaco di Casarza Ligure Giovanni Stagnaro di passare da Azione a Italia Viva, in vista delle Regionali del 27 e del 28 ottobre.
“Mi candido nel progetto più aggregante e unitario delle forze riformiste, la lista Riformisti uniti per la Liguria per Orlando presidente. Mi sono dimesso da Azione perché non ho condiviso la scelta di non mettere insieme tutte le istanze riformiste” ha spiego in una nota Giovanni Stagnaro. Nulla di nuovo sotto il cielo della politica, polemiche che infatti ha voluto smorzare lo stesso Andrea Orlando. “Penso che il centro debba organizzarsi nelle forme che ritiene più opportune e sono certo che faranno le valutazioni migliori, quello che è importante è che siano in campo e diano il loro contributo” aveva commentato il candidato del centrosinistra. La lista Riformista e il Patto Civico Riformista sono chiamati, d’ora in avanti, a trovare un compromesso a favore di Orlando, che possa farli convivere nonostante corrano separati. Il rischio, concreto, e lo sanno bene i vari esponenti di Iv e Azione, è quello di mangiarsi voti a vicenda, considerando che idee e programmi sono quasi sovrapponibili. Più pace e meno scontri, è questa la richiesta che arriva dal resto della coalizione, considerando che l’obiettivo è uno, ovvero “essere determinanti nella vittoria di Andrea Orlando”, come più volte evocato dalla coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita.
Italia
Vince Liguria risponde a Sanna: “Vittima della sindrome capogruppo Pd”
L’intervista rilasciata a Primocanale dal neo capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Armando Sanna ha scatenato la reazione del gruppo consiliare Vince Liguria, di cui Marco Bucci è il padre fondatore. L’ex sindaco di Sant’Olcese ha ipotizzato il rischio commissariamento per la Regione, che potrebbe concretizzarsi sul buco della sanità, “di oltre 250 milioni di euro”. La risposta di Vince Liguria non si è fatta attendere, ed è stata inviata direttamente a Primocanale.
Sanna a Primocanale: “La Regione rischia il commissariamento (sulla sanità)”
Di quale sindrome soffre Sanna?
“Anche Armando Sanna è vittima della sindrome del capogruppo Pd. Appena ricoprono quel ruolo, anche le persone solitamente serie iniziano a straparlare e ad andare in cerca di brutte figure. Leggendo la sua ultima intervista basterebbe già un passaggio a capire che non riflette prima di fare dichiarazioni. Come possa un dirigente del Pd, partito che ha fatto piazza pulita di ogni alleato, da sempre espressione di ferrea militanza politica, dare lezioni di civismo a Marco Bucci, specie con il largo successo delle due liste del presidente, è davvero incomprensibile” si legge nel comunicato di Vince Liguria.
Botta e risposta sulla sanità: parlerà il tempo
Il neo gruppo consiliare nato dal progetto già in atto di Vince Genova, trasferitosi in Regione, sferza l’attacco a Sanna, dopo aver ascoltato e letto l’accusa sulla gestione sanitaria. “Il peggio però il capogruppo dem lo dà quando parla di sanità senza cognizione di causa. Per dimostrare un presunto fallimento di una giunta che non ha neppure iniziato a lavorare, usa come esempio il recente sciopero del personale sanitario indetto a livello nazionale e proclamato principalmente per rivendicazioni salariali. È la dimostrazione plastica che Sanna non sa di cosa parla oppure confonde di proposito le cose mistificando la realtà, che semmai conferma ancora una volta come buona parte delle problematiche della Sanità non derivino da questioni regionali” prosegue il comunicato. Arriva poi l’invito, che suona quasi come un avviso “minaccioso”, di ricordarsi (Sanna) le cose dette. “Gli annunci sul presunto buco della Sanità e sull’ancor più presunto commissariamento, l’ironia sull’entità del disavanzo, quando i fatti lo smentiranno”.
Vince Liguria punta su Sanna candidato sindaco di Genova
Dall’attacco all’analisi mancata della sconfitta, con un’ironia postuma, quella che guarda già alle Comunali di Genova. “Per il momento ci conforta vedere che la capogruppite che lo ha colpito gli impedisce anche una seria analisi della sconfitta subita. Addossa ogni responsabilità al poco tempo a disposizione di Orlando, sceso in campo a maggio rispetto all’annuncio della candidatura di Bucci a un mese dal voto. Auguriamo a Sanna di essere indicato quanto prima come candidato sindaco, autorevole come lo è stato Orlando, e di fare una bellissima campagna come l’ha fatta lui” chiosano da Vince Liguria.
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