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Regionali, Orlando risponde a Bucci: “Quando vuole ci confrontiamo”

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GENOVA – Andrea Orlando e il Movimento Cinque Stelle: prove di luna di miele per una campagna elettorale che dovrà essere nel segno della compattezza. Così il candidato del centrosinistra alla presidenza di Regione Liguria si è dato appuntamento al Cap con i dirigenti e i sostenitori del movimento per parlare di presente e di futuro, e per farlo è partito dal racconto di come è nato l’avvicinamento tra dem e pentastellati.

Dalla Gronda considerata “superata” al diritto di un lavoro “giusto e dignitoso” passando per l’importanza del reddito di cittadinanza: questi i temi che uniscono, poi ce ne sono altri che dividono, come il ruolo di Italia Viva e di Renzi, che però sembra superato e risolto. “Stiamo facendo un buon lavoro, che va nella direzione e per la costruzione di un campo quanto più largo possibile ma contemporaneamente con una sua coerenza politico programmatica” ha commentato Andrea Orlando. Arriva poi la stoccata all’ex presidente di regione Liguria Giovanni Toti, che nella giornata di ieri ha patteggiato una pena a due anni e un mese che sconterà con lavori socialmente utili e per questo non andrà a processo a novembre.

“Si può fare bene senza poi essere costretti a patteggiare e credo che questo sia l’argomento fondamentale – ha sottolineato Andrea Orlando -. Bucci dovrebbe prendere le distanze perché c’è un riconoscimento esplicito di comportamenti illegali, e questo è un primo punto. E il secondo è che dovrebbe fare un po’ di autocritica a quel modello Liguria che è stato rivendicato e che aveva una potenziale natura criminogena. Modello che ha visto Bucci in qualche modo protagonista, a lui non sono stati contestati reati ma in molti di quelli che sono emersi, lui comunque svolgeva un ruolo di grande rilevanza”. Botta e risposta a distanza tra Orlando e Bucci, che questa mattina al convegno di Forza Italia si è chiesto chi è Orlando e se esiste.

La contro risposta, attraverso i media, è arrivata dal Cap di via Albertazzi, da parte del candidato di centrosinistra. “Io esisto e sono qui, forse Bucci vorrebbe che non esistessi. Se vuole riscontrarla io sono disponibilissimo a un confronto oggi, domani, quando vuole e possiamo discutere di tante cose – ribadisce Andrea Orlando -. Io sono stato in tutta la Liguria, ho incontrato 110 sindaci in questi ultimi due mesi, oggi ero a Pontedecimo, sono stato nel centro di Genova, stasera sarò a Carcare. Se Bucci vuole vedere la mia agenda vedrà che trova il modo di incontrarmi e ci possiamo organizzare”. Insomma, è sfida aperta tra i due duellanti, che non se le mandano a dire. E, direbbe qualcuno, questo è solo l’inizio di una campagna elettorale che sarà accesa e probabilmente acerrima.

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Bucci a Terrazza: “Mi hanno dato del criminale. Se perdo torno a fare il sindaco”

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https://www.youtube.com/watch?v=Sba79fUcHQg

La sanità, le province, i programmi, gli attacchi a Orlando, ma anche la telefonate con Giorgia Meloni e Raffaella Paita oltre alle sgridate della moglie. Marco Bucci, candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali, è stato ospite di “Terrazza incontra” in onda su Primocanale.  Maurizio Rossi, presidente di Terrazza Colombo e quindi padrone di casa, ha lasciato l’ospite alle domande dei giornalisti della redazione che, a poco più di un mese dal voto, hanno toccato tanti punti.

E’ un Bucci particolarmente carico e, apparentemente, rilassato quello che parla a ruota libera per oltre un’ora e che mostra anche una certa dose di ironia. “Mi sento con la stessa energia delle passate campagne elettorali, sono pronto” dice a microfoni spenti prima di iniziare la lunga intervista. Ecco alcuni degli argomenti trattati.

NON SONO UN CRIMINALE – Alla domanda se teme un candidato come Orlando Bucci risponde cosi. “Non mi spaventa, ci mancherebbe. Mi interessa però che sia un candidato onesto intellettualmente ovvero che non dica cose che non sono vere, sapendo che non sono vere. E non si dà del criminale agli avversari, questa cosa mi ha veramente ferito, non mi pare di essere un criminale, mi sembra di pessimo gusto. E poi non si vanno a dire cose che non si capiscono bene, perché ha detto anche lui che vuole fare la Gronda poi però andate a vedere cosa ne pensano i Cinque Stelle o Cinque Pec come si chiamano adesso che vogliono una Gronda che non è una Gronda. Chiedo un avversario che sia onesto intellettualmente e che dica la verità e che non supporti cose che sono palesemente non vere tipo ad esempio che la diga è in ritardo”.

SE PERDO TORNO A FARE IL SINDACO – “A Giorgia Meloni ho detto che sarei rimasto a fare il sindaco in caso di sconfitta. Adesso ci sto pensando un attimo ma alla fine succederà come ho detto al presidente. Poi vedo che tra il pubblico c’è Piciocchi, magari chiedo a lui di aiutarmi. Guardate penso di non essere la persona adatta per fare opposizione soprattutto dovessi farla a chi dice già di no a tutto”. 

SANITA’ – “Cinque sono i punti che riteniamo più critici e su cui abbiamo predisposto proposte precise che vedrete a breve. Le liste d’attesa; un projet manager per ognuno dei 5 nuovi ospedali che devono essere fatti in Liguria; i pronto soccorso che hanno problemi a livello nazionale certo ma per cui ci possono essere delle soluzioni come quello di alleggerire gli accessi facendo in modo che i codici bianchi e verdi vadano in un altro posto, lavorando anche moltissimo sull’appropriatezza della prescrizione perché è una cosa importantissima e queste due cose che sono esplose negli ultimi anni e vanno controllate e su questo avremo un progetto dedicato.
Sul buco della sanità il candidato Bucci si dice “certo di risolverlo perché chi fa il manager ha il compito di trovare soluzioni per problemi simili e ancora di più lo deve fare il presidente della Regione” e su questo punto cita un altro esempio pratico della sua esperienza questa volta da sindaco: “Quando sono arrivato c’era un enorme buco in Amiu, stavano per venderla per un euro, se vi ricordate, ma noi non abbiamo mai avuto nessuna partecipata in rosso, sono tutte quante sempre state in attivo in questi sette anni. C’è poi il problema delle risorse umane, sia medici che infermieri, che devono essere pagati di più ma non soltanto, bisogna agire sullo sviluppo delle carriere perchè vanno incoraggiati e supportati verso prospettive buone di lavoro e poi ultimo ma non meno importante, anzi, la prevenzione perché più si investe e meno si spende poi nel futuro in cure”.

PAITA – “Da quando ho ricevuto la chiamata (Bucci si riferisce a quella della premier Giorgia Meloni, che lo ha convinto a candidarsi ndr) cerco di convincere chiunque trovo davanti a votare da questa parte quindi, certamente, cercherò di convincere anche lei. Con Raffaella (Paita ndr) i rapporti sono ottimi, ci sentiamo anche via WhatsApp parecchie volte e non vedo nessun problema nel sentirla. Sono contento che molta gente di Italia Viva e di Azione sia rimasta con noi perché dimostrano di avere una visione di futuro, significa che abbiamo lavorato bene”.

GRONDA – “Dispiace vedere liguri e genovesi che non vogliono la Gronda, dispiace vedere anche quelli che dicono che la vogliono e in realtà parlano solo del miglioramento della A7. La Gronda è un’altra cosa, serve per portare il traffico dal Nord Italia a Ventimiglia senza farlo passare direttamente da Genova snellendo un nodo che è a dir poco sovraffollato. Per noi si andrà avanti. Bisogna essere onesti intellettualmente e dire le cose come stanno e mi piacerebbe che gli altri dicano cosa vogliono fare con chiarezza”.

TERZO VALICO – Negli ultimi giorni è venuta fuori la possibilità di un giacimento di gas che potrebbe rallentare i lavori. “Noi vogliamo che il Terzo Valico venga fatto il più in fretta possibile, è un’esigenza non solo dei genovesi direi anche di tutti liguri. Questa è una sfida in più che neppure i geologi si aspettavano quindi vuol dire che la scienza non era riuscita a capire. Se abbiamo il gas non è una brutta notizia, potrebbe essere una fonte economica non indifferente per la nostra regione, certamente non vogliamo che vada interferire con l’opera quindi i tecnici troveranno sicuramente una soluzione adeguata. Teniamo presente che noi sia nella posizione di sindaco che di governatore non siamo incaricati direttamente, il progetto ovviamente è di Ferrovie dello Stato e ovviamente del ministero. E’ ovvio che ne abbiamo interesse e quindi faremo tutto il possibile perché le cose vengano fatte e soprattutto vengano rispettati i termini del 2026 con l’inaugurazione dei primi treni”.

I PUNTI DEL PROGRAMMA – “Il primo punto è quello delle infrastrutture, siamo tutti d’accordo. Poi c’è la Sanità parte importante del bilancio, anzi la più importante e quindi bisogna fare in modo che si faccia bene ma soprattutto che serva i cittadini perché la sanità soprattutto in Liguria è una componente fondamentale della qualità di vita, forse più del sole della pioggia e persino del clima. Dopodiché c’è il discorso ambiente, abbiamo un ambiente fantastico non possiamo permetterci di distruggerlo anzi il dovere e il compito di ciascun presidente è quello di migliorarlo. Quindi tutto quello che facciamo, infrastrutture comprese, devo essere perfettamente allineato con le problematiche ambientali.
Poi c’è il discorso legato allo sviluppo che deve essere allo stesso tempo ambientale, economico e sociale. Non dimentichiamoci mai che dobbiamo dare a tutte le opportunità di crescere, il cosiddetto ascensore sociale deve essere possibile per tutti. Ricordiamoci che queste cose fanno il futuro una grande regione che vuole posizionarsi non solo in Italia. Liguria, Piemonte e Lombardia assieme possono essere la regione più ricca d’Europa dove c’è più alta qualità di vita dove c’è tutto dal mare ai 4000 m, dove c’è qualunque tipo di industria, qualunque tipo di università, qualunque tipo di commercio questo è quello che vogliamo. Vogliamo diventare i primi”.

INFRASTRUTTURE – “Il piano sulle infrastrutture che noi proponiamo ed è molto evidente, tutti lo conoscono e lo renderemo pubblico tra circa una settimana. Non vedo l’ora di vedere qual è il piano di infrastrutture che verrà proposto dagli avversari, perché sino a prova contraria uno dice A, uno dice B e l’altro dice C: non si capisce mai cosa vogliano fare. Tra l’altro qualcuno ha detto che non vuole nemmeno la funivia che è stata finanziata dal PD, tanto per dire. Sono una continua contraddizione, mi auguro che si possa veramente fare una discussione come si deve perché i liguri hanno bisogno di sapere quali sono le infrastrutture che verranno messe nel piano nel piano dei prossimi cinque anni e quali verranno fatte”. Noi le idee le abbiamo ben chiare”.

 

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Bucci a Primocanale: “Mi hanno dato del criminale. Se perdo torno a fare il sindaco”

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https://www.youtube.com/watch?v=Sba79fUcHQg

La sanità, le province, i programmi, gli attacchi a Orlando, ma anche la telefonate con Giorgia Meloni e Raffaella Paita oltre alle sgridate della moglie. Marco Bucci, candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali, è stato ospite di “Terrazza incontra” in onda su Primocanale. Padrone di casa Maurizio Rossi, presidente di Terrazza Colombo, che ha lasciato l’ospite alle domande dei giornalisti della redazione che hanno toccato tanti punti.

E’ un Bucci particolarmente carico e, apparentemente, rilassato quello che parla a ruota libera per oltre un’ora e che mostra anche una certa dose di ironia. “Mi sento con la stessa energia delle passate campagne elettorali, sono pronto” dice a microfoni spenti prima di iniziare la lunga intervista. Ecco alcuni degli argomenti trattati.

NON SONO UN CRIMINALE – Alla domanda se teme un candidato come Orlando Bucci risponde cosi. “Non mi spaventa, ci mancherebbe. Mi interessa però che sia un candidato onesto intellettualmente ovvero che non dica cose che non sono vere, sapendo che non sono vere. E non si dà del criminale agli avversari, questa cosa mi ha veramente ferito, non mi pare di essere un criminale, mi sembra di pessimo gusto. E poi non si vanno a dire cose che non si capiscono bene, perché ha detto anche lui che vuole fare la Gronda poi però andate a vedere cosa ne pensano i Cinque Stelle o Cinque Pec come si chiamano adesso che vogliono una Gronda che non è una Gronda. Chiedo un avversario che sia onesto intellettualmente e che dica la verità e che non supporti cose che sono palesemente non vere tipo ad esempio che la diga è in ritardo”.

SE PERDO TORNO A FARE IL SINDACO –  “A Giorgia Meloni ho detto che sarei rimasto a fare il sindaco in caso di sconfitta. Adesso ci sto pensando un attimo ma alla fine succederà come ho detto al presidente. Poi vedo che tra il pubblico c’è Piciocchi, magari chiedo a lui di aiutarmi. Guardate penso di non essere la persona adatta per fare opposizione soprattutto dovessi farla a chi dice già di no a tutto”. 

SANITA’ – “Cinque sono i punti che riteniamo più critici e su cui abbiamo predisposto proposte precise che vedrete a breve. Le liste d’attesa; un projet manager per ognuno dei 5 nuovi ospedali che devono essere fatti in Liguria; i pronto soccorso che hanno problemi a livello nazionale certo ma per cui ci possono essere delle soluzioni come quello di alleggerire gli accessi facendo in modo che i codici bianchi e verdi vadano in un altro posto, lavorando anche moltissimo sull’appropriatezza della prescrizione perché è una cosa importantissima e queste due cose che sono esplose negli ultimi anni e vanno controllate e su questo avremo un progetto dedicato.
Sul buco della sanità il candidato Bucci si dice “certo di risolverlo perché chi fa il manager ha il compito di trovare soluzioni per problemi simili e ancora di più lo deve fare il presidente della Regione” e su questo punto cita un altro esempio pratico della sua esperienza questa volta da sindaco: “Quando sono arrivato c’era un enorme buco in Amiu, stavano per venderla per un euro, se vi ricordate, ma noi non abbiamo mai avuto nessuna partecipata in rosso, sono tutte quante sempre state in attivo in questi sette anni. C’è poi il problema delle risorse umane, sia medici che infermieri, che devono essere pagati di più ma non soltanto, bisogna agire sullo sviluppo delle carriere perchè vanno incoraggiati e supportati verso prospettive buone di lavoro e poi ultimo ma non meno importante, anzi, la prevenzione perché più si investe e meno si spende poi nel futuro in cure”.

PAITA – “Da quando ho ricevuto la chiamata (Bucci si riferisce a quella della premier Giorgia Meloni, che lo ha convinto a candidarsi ndr) cerco di convincere chiunque trovo davanti a votare da questa parte quindi, certamente, cercherò di convincere anche lei. Con Raffaella (Paita ndr) i rapporti sono ottimi, ci sentiamo anche via WhatsApp parecchie volte e non vedo nessun problema nel sentirla. Sono contento che molta gente di Italia Viva e di Azione sia rimasta con noi perché dimostrano di avere una visione di futuro, significa che abbiamo lavorato bene”.

GRONDA – “Dispiace vedere liguri e genovesi che non vogliono la Gronda, dispiace vedere anche quelli che dicono che la vogliono e in realtà parlano solo del miglioramento della A7. La Gronda è un’altra cosa, serve per portare il traffico dal Nord Italia a Ventimiglia senza farlo passare direttamente da Genova snellendo un nodo che è a dir poco sovraffollato. Per noi si andrà avanti. Bisogna essere onesti intellettualmente e dire le cose come stanno e mi piacerebbe che gli altri dicano cosa vogliono fare con chiarezza”.

TERZO VALICO – Negli ultimi giorni è venuta fuori la possibilità di un giacimento di gas che potrebbe rallentare i lavori. “Noi vogliamo che il Terzo Valico venga fatto il più in fretta possibile, è un’esigenza non solo dei genovesi direi anche di tutti liguri. Questa è una sfida in più che neppure i geologi si aspettavano quindi vuol dire che la scienza non era riuscita a capire. Se abbiamo il gas non è una brutta notizia, potrebbe essere una fonte economica non indifferente per la nostra regione, certamente non vogliamo che vada interferire con l’opera quindi i tecnici troveranno sicuramente una soluzione adeguata. Teniamo presente che noi sia nella posizione di sindaco che di governatore non siamo incaricati direttamente, il progetto ovviamente è di Ferrovie dello Stato e ovviamente del ministero. E’ ovvio che ne abbiamo interesse e quindi faremo tutto il possibile perché le cose vengano fatte e soprattutto vengano rispettati i termini del 2026 con l’inaugurazione dei primi treni”.

I PUNTI DEL PROGRAMMA – “Il primo punto è quello delle infrastrutture, siamo tutti d’accordo. Poi c’è la Sanità parte importante del bilancio, anzi la più importante e quindi bisogna fare in modo che si faccia bene ma soprattutto che serva i cittadini perché la sanità soprattutto in Liguria è una componente fondamentale della qualità di vita, forse più del sole della pioggia e persino del clima. Dopodiché c’è il discorso ambiente, abbiamo un ambiente fantastico non possiamo permetterci di distruggerlo anzi il dovere e il compito di ciascun presidente è quello di migliorarlo. Quindi tutto quello che facciamo, infrastrutture comprese, devo essere perfettamente allineato con le problematiche ambientali.
Poi c’è il discorso legato allo sviluppo che deve essere allo stesso tempo ambientale, economico e sociale. Non dimentichiamoci mai che dobbiamo dare a tutte le opportunità di crescere, il cosiddetto ascensore sociale deve essere possibile per tutti. Ricordiamoci che queste cose fanno il futuro una grande regione che vuole posizionarsi non solo in Italia. Liguria, Piemonte e Lombardia assieme possono essere la regione più ricca d’Europa dove c’è più alta qualità di vita dove c’è tutto dal mare ai 4000 m, dove c’è qualunque tipo di industria, qualunque tipo di università, qualunque tipo di commercio questo è quello che vogliamo. Vogliamo diventare i primi”.

INFRASTRUTTURE – “Il piano sulle infrastrutture che noi proponiamo ed è molto evidente, tutti lo conoscono e lo renderemo pubblico tra circa una settimana. Non vedo l’ora di vedere qual è il piano di infrastrutture che verrà proposto dagli avversari, perché sino a prova contraria uno dice A, uno dice B e l’altro dice C: non si capisce mai cosa vogliamo fare. Tra l’altro qualcuno ha detto che non vuole nemmeno la funivia che è stata finanziata dal PD . Sono una continua contraddizione, mi auguro che si possa veramente fare una discussione come si deve perché i liguri ne hanno bisogno di sapere quali sono le infrastrutture che verranno messe nel piano nel piano dei prossimi cinque anni e quali sono le infrastrutture che verranno fatte”.

 

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Tajani a Genova tra ritorni e applausi per Bucci: “È il migliore”

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GENOVA – Giornata genovese per il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, che nel suo tour a tappe nel capoluogo ha incontrato sostenitori e new entry del partito all’hotel Bristol. Non si è fatto attendere l’endorsement del forzista al sindaco di Genova Marco Bucci, nonché candidato alla presidente di Regione Liguria. “Bucci è il miglior candidato possibile, è il presidente del fare, ha risolto il problema più grave di Genova dopo il crollo e la ricostruzione del ponte – ha commentato il vicepremier Antonio Tajani -. È stato un sindaco straordinario e sarà il presidente del fare. Se noi pensiamo di governare la Liguria con la politica del no, non andiamo da nessuna parte. Per esempio sulla Gronda, se si fosse fatta qualche anno fa, magari la storia del ponte sarebbe stata diversa. Io penso che vada fatta, assolutamente, con il contributo della regione e del sindaco Bucci”.

Tajani non ha risparmiato invece una piccola stoccata all’ex collega di partito Giovanni Toti, dopo lo sfogo contro il mondo politico, reo per Toti, di averlo lasciato solo. “Toti era solo con noi anche quando stava al governo della Regione, dove Forza Italia non era in giunta, non abbiamo alcuna responsabilità e non l’abbiamo certamente lasciato solo perché non ci ha voluto in giunta – ha rimarcato Antonio Tajani -. Per quanto riguarda gli aspetti giudiziari Forza Italia ha avuto sempre una posizione garantista molto chiara, – ribadisce Tajani – lo abbiamo detto e ridetto più volte, non mi pare che Toti sia stato lasciato solo dal centrodestra assolutamente”.

Ma protagonista del giorno oggi, non è solo Tajani ma anche la famiglia Scajola, da Claudio a Marco, con l’assessore regionale pronto a rientrare in Forza Italia. “Io sono sempre stato vicino a Giovanni Toti, abbiamo lavorato molto bene in questi anni e la mia intenzione è quella di continuare a farlo – le parole da neo azzurro di Marco Scajola -. Il mio è un rientro, sono stato per oltre 20 anni con la tessera di Forza Italia in tasca e proseguirò il mio lavoro. Oltre a me, una trentina tra sindaci e amministratori hanno deciso di sposare questo progetto di Forza Italia con l’ottima accoglienza di Antonio Tajani”. Tra questi le consigliere regionali della Lista Toti Chiara Cerri e Barbara Ratti, nel movimento arancione di Toti prima, nel partito azzurro poi. Presente, e in prima fila, anche il sindaco di Imperia Claudio Scajola, tra i fautori della “spinta” alla candidatura di Marco Bucci alla presidenza.

“La Liguria è piccola, un milione e mezzo di abitanti, c’è bisogno di valorizzare le persone che hanno più peso e più importanza delle sigle di partito” ha aggiunto il sindaco di Imperia Claudio Scajola. Ed è stato lo stesso Bucci in queste ore, attraverso Primocanale, a tendere la mano, “chiedendo” aiuto e sostegno all’ex ministro. “Non ho bisogno che siano altri a lasciarmi in mano parti di territorio, devo dire che ho collaborato e sto collaborando non soltanto nell’Imperiese, anche a offrire candidature che abbiano un buon consenso nel territorio – le parole di Claudio Scajola -. Ma, ripeto, il mio voto è per la lista di Forza Italia, perché questo è il voto che io ho sempre dato. La cosa più importante è vincere la Regione con Bucci, poi ognuno ha le sue preferenze sui candidati delle diverse liste”.

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