Italia
Bucci a Terrazza: “Mi hanno dato del criminale. Se perdo torno a fare il sindaco”
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La sanità, le province, i programmi, gli attacchi a Orlando, ma anche la telefonate con Giorgia Meloni e Raffaella Paita oltre alle sgridate della moglie. Marco Bucci, candidato del centrodestra alle prossime elezioni regionali, è stato ospite di “Terrazza incontra” in onda su Primocanale. Maurizio Rossi, presidente di Terrazza Colombo e quindi padrone di casa, ha lasciato l’ospite alle domande dei giornalisti della redazione che, a poco più di un mese dal voto, hanno toccato tanti punti.
E’ un Bucci particolarmente carico e, apparentemente, rilassato quello che parla a ruota libera per oltre un’ora e che mostra anche una certa dose di ironia. “Mi sento con la stessa energia delle passate campagne elettorali, sono pronto” dice a microfoni spenti prima di iniziare la lunga intervista. Ecco alcuni degli argomenti trattati.
NON SONO UN CRIMINALE – Alla domanda se teme un candidato come Orlando Bucci risponde cosi. “Non mi spaventa, ci mancherebbe. Mi interessa però che sia un candidato onesto intellettualmente ovvero che non dica cose che non sono vere, sapendo che non sono vere. E non si dà del criminale agli avversari, questa cosa mi ha veramente ferito, non mi pare di essere un criminale, mi sembra di pessimo gusto. E poi non si vanno a dire cose che non si capiscono bene, perché ha detto anche lui che vuole fare la Gronda poi però andate a vedere cosa ne pensano i Cinque Stelle o Cinque Pec come si chiamano adesso che vogliono una Gronda che non è una Gronda. Chiedo un avversario che sia onesto intellettualmente e che dica la verità e che non supporti cose che sono palesemente non vere tipo ad esempio che la diga è in ritardo”.
SE PERDO TORNO A FARE IL SINDACO – “A Giorgia Meloni ho detto che sarei rimasto a fare il sindaco in caso di sconfitta. Adesso ci sto pensando un attimo ma alla fine succederà come ho detto al presidente. Poi vedo che tra il pubblico c’è Piciocchi, magari chiedo a lui di aiutarmi. Guardate penso di non essere la persona adatta per fare opposizione soprattutto dovessi farla a chi dice già di no a tutto”.
SANITA’ – “Cinque sono i punti che riteniamo più critici e su cui abbiamo predisposto proposte precise che vedrete a breve. Le liste d’attesa; un projet manager per ognuno dei 5 nuovi ospedali che devono essere fatti in Liguria; i pronto soccorso che hanno problemi a livello nazionale certo ma per cui ci possono essere delle soluzioni come quello di alleggerire gli accessi facendo in modo che i codici bianchi e verdi vadano in un altro posto, lavorando anche moltissimo sull’appropriatezza della prescrizione perché è una cosa importantissima e queste due cose che sono esplose negli ultimi anni e vanno controllate e su questo avremo un progetto dedicato.
Sul buco della sanità il candidato Bucci si dice “certo di risolverlo perché chi fa il manager ha il compito di trovare soluzioni per problemi simili e ancora di più lo deve fare il presidente della Regione” e su questo punto cita un altro esempio pratico della sua esperienza questa volta da sindaco: “Quando sono arrivato c’era un enorme buco in Amiu, stavano per venderla per un euro, se vi ricordate, ma noi non abbiamo mai avuto nessuna partecipata in rosso, sono tutte quante sempre state in attivo in questi sette anni. C’è poi il problema delle risorse umane, sia medici che infermieri, che devono essere pagati di più ma non soltanto, bisogna agire sullo sviluppo delle carriere perchè vanno incoraggiati e supportati verso prospettive buone di lavoro e poi ultimo ma non meno importante, anzi, la prevenzione perché più si investe e meno si spende poi nel futuro in cure”.
PAITA – “Da quando ho ricevuto la chiamata (Bucci si riferisce a quella della premier Giorgia Meloni, che lo ha convinto a candidarsi ndr) cerco di convincere chiunque trovo davanti a votare da questa parte quindi, certamente, cercherò di convincere anche lei. Con Raffaella (Paita ndr) i rapporti sono ottimi, ci sentiamo anche via WhatsApp parecchie volte e non vedo nessun problema nel sentirla. Sono contento che molta gente di Italia Viva e di Azione sia rimasta con noi perché dimostrano di avere una visione di futuro, significa che abbiamo lavorato bene”.
GRONDA – “Dispiace vedere liguri e genovesi che non vogliono la Gronda, dispiace vedere anche quelli che dicono che la vogliono e in realtà parlano solo del miglioramento della A7. La Gronda è un’altra cosa, serve per portare il traffico dal Nord Italia a Ventimiglia senza farlo passare direttamente da Genova snellendo un nodo che è a dir poco sovraffollato. Per noi si andrà avanti. Bisogna essere onesti intellettualmente e dire le cose come stanno e mi piacerebbe che gli altri dicano cosa vogliono fare con chiarezza”.
TERZO VALICO – Negli ultimi giorni è venuta fuori la possibilità di un giacimento di gas che potrebbe rallentare i lavori. “Noi vogliamo che il Terzo Valico venga fatto il più in fretta possibile, è un’esigenza non solo dei genovesi direi anche di tutti liguri. Questa è una sfida in più che neppure i geologi si aspettavano quindi vuol dire che la scienza non era riuscita a capire. Se abbiamo il gas non è una brutta notizia, potrebbe essere una fonte economica non indifferente per la nostra regione, certamente non vogliamo che vada interferire con l’opera quindi i tecnici troveranno sicuramente una soluzione adeguata. Teniamo presente che noi sia nella posizione di sindaco che di governatore non siamo incaricati direttamente, il progetto ovviamente è di Ferrovie dello Stato e ovviamente del ministero. E’ ovvio che ne abbiamo interesse e quindi faremo tutto il possibile perché le cose vengano fatte e soprattutto vengano rispettati i termini del 2026 con l’inaugurazione dei primi treni”.
I PUNTI DEL PROGRAMMA – “Il primo punto è quello delle infrastrutture, siamo tutti d’accordo. Poi c’è la Sanità parte importante del bilancio, anzi la più importante e quindi bisogna fare in modo che si faccia bene ma soprattutto che serva i cittadini perché la sanità soprattutto in Liguria è una componente fondamentale della qualità di vita, forse più del sole della pioggia e persino del clima. Dopodiché c’è il discorso ambiente, abbiamo un ambiente fantastico non possiamo permetterci di distruggerlo anzi il dovere e il compito di ciascun presidente è quello di migliorarlo. Quindi tutto quello che facciamo, infrastrutture comprese, devo essere perfettamente allineato con le problematiche ambientali.
Poi c’è il discorso legato allo sviluppo che deve essere allo stesso tempo ambientale, economico e sociale. Non dimentichiamoci mai che dobbiamo dare a tutte le opportunità di crescere, il cosiddetto ascensore sociale deve essere possibile per tutti. Ricordiamoci che queste cose fanno il futuro una grande regione che vuole posizionarsi non solo in Italia. Liguria, Piemonte e Lombardia assieme possono essere la regione più ricca d’Europa dove c’è più alta qualità di vita dove c’è tutto dal mare ai 4000 m, dove c’è qualunque tipo di industria, qualunque tipo di università, qualunque tipo di commercio questo è quello che vogliamo. Vogliamo diventare i primi”.
INFRASTRUTTURE – “Il piano sulle infrastrutture che noi proponiamo ed è molto evidente, tutti lo conoscono e lo renderemo pubblico tra circa una settimana. Non vedo l’ora di vedere qual è il piano di infrastrutture che verrà proposto dagli avversari, perché sino a prova contraria uno dice A, uno dice B e l’altro dice C: non si capisce mai cosa vogliano fare. Tra l’altro qualcuno ha detto che non vuole nemmeno la funivia che è stata finanziata dal PD, tanto per dire. Sono una continua contraddizione, mi auguro che si possa veramente fare una discussione come si deve perché i liguri hanno bisogno di sapere quali sono le infrastrutture che verranno messe nel piano nel piano dei prossimi cinque anni e quali verranno fatte”. Noi le idee le abbiamo ben chiare”.
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Regione Liguria, la giunta è fatta o quasi. Ecco i nomi
La Corte d’appello di Genova lo ha nominato ufficialmente: Marco Bucci è il nuovo presidente della Regione Liguria che questa mattina alle 8 si è presentato nel suo nuovo ufficio di piazza de Ferrari. Entro una ventina di giorni ci sarà l’insediamento della nuova giunta che sta per essere composta e che già alla fine di questa settimana sarà definita.
“Ci sarà bisogno di rafforzare gli assessorati, alcuni sono proprio da ripensare – fa sapere Bucci – Quella alle Infrastrutture per esempio, sarà una delega forte, perché avrà competenze su tutte le infrastrutture, non solo di trasporto, ma anche sulla costruzione di nuovi ospedali per esempio. Poi ci sarà la delega alla Blue economy e una all’entroterra”.
IL NODO SAVONA
Alcuni dubbi restano soprattutto per la presenza di un assessore in rappresentanza di Savona che il presidente vuole assolutamente venga rappresentata. Sarò uno della Lega o di Fratelli d’Italia. In lizza ci sono Sara Foscolo, ex deputata e vicesindaco di Pietra Ligure e Rocco Invernizzi che proprio ieri si è dimesso da assessore ai Lavori Pubblici del comune di Alassio. A quel punto si libererà un posto che potrebbe essere preso da Alessandro Piana o da Luca Lombardi il candidato di FdI più votato nella circoscrizione imperiese.
I NOMI DEI SETTE ASSESSORI
Ma andiamo a vedere da chi sarà composta la nuova squadra. La presidenza del Consiglio andrà a Stefano Balleari di Fratelli d’Italia e vice presidente Marco Scajola, il più anziano di legislatura essendo al quarto giro. Non c’è mai stato un assessore che abbia mai fatto parte di tre giunte consecutive.
Alessio Piana verrà probabilmente confermato allo Sviluppo economico, a Simona Ferro la formazione professionale e lo sport, a Giacomo Giampedrone la Protezione civile mentre a Scajola Urbanistica e Demanio. resta da sciogliere il nodo, complicatissimo, della sanità e il discorso legato a Savona. Questi sono i sette assessorati, poi ci sarà da capire chi saranno i nuovi sottosegretari che Bucci vuole nominare per affidargli deleghe importanti.
Niente da fare per Jessica Nicolini che quasi certamente non verrà “ripescata” mentre Lilli Lauro potrebbe rientrare dopo la nomina di Simona Ferro.
Italia
Primo giorno in Regione per il neo presidente Marco Bucci
GENOVA – Si è presentato puntuale come sempre, alle 8 del mattino, cogliendo un po’ di sorpresa il personale del palazzo di Regione Liguria in piazza De Ferrari: dopo la proclamazione ufficiale della Corte d’appello di Genova a presidente, Marco Bucci ha iniziato a prendere le misure con il nuovo ruolo e il nuovo ufficio, dove ha trascorso la prima parte della mattinata.
Bucci proclamato presidente della Regione Liguria – L’UFFICIALITA’
La mattinata in Regione
Sono ore febbrili di lavoro per Marco Bucci che da una parte sta lavorando al designare la prossima giunta regionale, dall’altra assieme al sindaco facente funzioni di Genova, Pietro Piciocchi, sta cercando di lasciare tutto in ordine in modo tale che la macchina amministrativa comunale prosegua senza intoppi. Quattro ore in Regione sono volate per Bucci che ama definirsi “sindaco dei liguri” e che ancora non è abituato al nuovo ‘titolo’ di presidente.
I prossimi step per la nomina della giunta regionale
Contestualmente al nuovo presidente sono stati proclamati anche tutti gli eletti componenti dell’Assemblea legislativa regionale ed entro 20 giorni dalla loro proclamazione è prevista la riunione del primo Consiglio regionale della XII legislatura su convocazione del presidente del Consiglio uscente Gianmarco Medusei.
Durante il primo consiglio regionale che sarà presieduto dal consigliere anziano, il presidente Bucci effettuerà il giuramento e saranno votati i componenti dell’ufficio di presidenza e nominati i membri della giunta delle elezioni. Entro dieci giorni dal giuramento del presidente della Regione Liguria è previsto un nuovo consiglio durante il quale Marco Bucci presenterà la squadra e il suo programma di governo.
Regione Liguria, la giunta è fatta o quasi. Ecco i nomi – LEGGI QUI
Il rimpasto nella giunta comunale
Con il passaggio di Marco Bucci da Palazzo Tursi in via Fieschi, sul tavolo di Pietro Piciocchi – sindaco facente funzioni di Genova – resteranno da spartire le deleghe della cultura, che il primo cittadino aveva tenuto per sé, e della mobilità e ambiente che erano di Matteo Campora, eletto in consiglio regionale. Le tempistiche, come confermato a Primocanale dallo stesso Piciocchi, sono le seguenti: prima verrà nominata la nuova giunta in Regione, poi si metterà mano a quella comunale.
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