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Regionali, Morra inciampa sulla malattia di Bucci che replica: “Gli parlerò”

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Il candidato per Uniti per la Costituzione alle elezioni regionali della Liguria Nicola Morra, tira in ballo la salute del candidato sindaco per il centrodestra Marco Bucci e scatena la reazione di tutto il centrodestra e non solo. Le parole usate in una intervista a Il Foglio, il rimando a Jole Santelli – presidente di Regione Calabria per otto mesi, stroncata da un tumore a soli 52 anni – ha innescato un vespaio di polemiche.

“E’ apparso un articolo in cui mi sono attribuite tesi che non sono per nulla mie con un titolo assolutamente immorale. Mi hanno teso un tranello” si difende Morra.

“Alle volte, purtroppo, il dibattito politico scende a livelli inaccettabili. Tuttavia, è fondamentale ribadire che la salute di una persona non dovrebbe mai essere strumentalizzata”. Lo scrive su X Giorgia Meloni, richiamando, senza mai citarlo, Nicola Morra, ex senatore M5S e candidato in Liguria.

LA RISPOSTA DI BUCCI

“Queste cose sono personali e mi dispiace che diventino argomento da campagna elettorale. Penso che il senatore Morra abbia intenzione di ritrattare tutto. Mi ha cercato per telefono, ma oggi sono in campagna, magari lo chiamerò stasera, ho intenzione di parlargli. E’ vero sono cose che non fanno piacere, ma a me dispiace molto di più, mi fa venire il vomito e il voltastomaco, vedere tutte le bugie, le ‘infangature’, si dice così? E, come li hanno chiamati oggi, gli ‘shitstorm’ della Sinistra, del candidato Orlando, che non fanno altro che raccontare frottole su quello che stiamo facendo e su quello che è stato il passato”. Questa la risposta di Bucci, all’ingresso del cinema teatro Centrale di Sanremo, dove ha incontrato gli elettori. E la telefonata sarebbe arrivata proprio in serata.

LA POSIZIONE DI CRUCIOLI

Interpellato sulla questione da Primocanale, il capolista di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli precisa che:  “Morra ha ricevuto la telefonata di un giornalista che gli ha espressamente chiesto cosa pensasse della candidatura, da parte del centrodestra, di una persona sotto cure oncologiche. La risposta è stata che era importante che i cittadini fossero stati informati su tale circostanza come correttamente e coraggiosamente aveva fatto il Sindaco Bucci, senza reticenza alcuna.
Il fatto è che, al di là di moralismi, strumentalizzazioni o indignazioni a scopo elettorale, lo stato di salute di un uomo pubblico non è un fatto meramente privato.
Morra non ha mai detto che Bucci ha fatto male a candidarsi o che gli elettori non lo devono votare a causa della sua malattia: si è limitato a dire che è corretto che sappiano come stanno le cose.
L’indignazione deriva, a mio avviso, da come è stata strumentalmente “costruita” la notizia da parte de Il Foglio e dagli improvvidi commenti di Salvini e Meloni.
Quanto a questi ultimi, ciò che è “vomitevole” e “inaccettabile” è lo stato in cui stanno riducendo la sanità pubblica a vantaggio esclusivo dei grandi gruppi privati. Non più tardi di qualche mese fa, la Corte Costituzionale ha dovuto annullare la legge della regione Liguria con cui la giunta di centrodestra ha tentato di allargare le prestazioni private dei medici del servizio sanitario pubblico (il cosiddetto “‘intra moenia”) all’interno delle strutture private convenzionate. Di questo ci sarebbe da indignarsi, ma nessuno ne parla: nemmeno il centrosinistra di Orlando, preoccupato di non spaventare le lobby sanitarie e di accreditarsi come forza “moderata”.

 

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