Italia
“No” unanime al rigassificatore in Liguria, così ha deciso il consiglio regionale
Alla ripresa dei lavori, in consiglio regionale, i fari erano puntati sul futuro del rigassificatore nelle acque di Vado Ligure. E se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, il periodo appena trascorso ha avuto un riverbero positivo sulla collaborazione tra centrodestra e centrosinistra. L’aula ha votato la mozione unica presentata da maggioranza e minoranza e il documento è passato con 30 voti favorevoli su 30 presenti. La mozione è stata così approvata.
La politica si è unita
L’ordine dei lavori prevedeva in aula l’interrogazione presentata dal consigliere regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza, sul futuro della ex Gola Thundra (Italis LNG ndr). I due firmatari, opposti, della pratica Angelo Vaccarezza e Roberto Arboscello (Partito Democratico) hanno convenuto di riunirsi per provare a stilare un documento condiviso. Le richieste dell’opposizione sono state accolte dalla maggioranza.
Parla il centrodestra
Il commento in aula del consigliere regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza: “Il lavoro che è stato fatto è stato importante sul nostro territorio, arrivare senza polemica a una risoluzione con la stessa impegnativa non era così scontato. Chiusa la porta al trasferimento della Gola Thundra ma anche a qualsiasi rigassificatore nelle acque della Liguria. È un buon viatico per il 2025, sui temi importanti se c’è buona volontà e rispetto dei territori si può convergere”. Vaccarezza ritira l’interpellanza e la mozione numero uno sostituita dalla mozione unitaria. Così fatto anche dalla Lega.
Parla il centrosinistra
Il consigliere regionale e vicepresidente del consiglio regionale Roberto Arboscello: “Finalmente e un po’ tardivamente si raggiunge una risoluzione unitaria per impegnare Bucci in atto concreto per il trasferimento. Impegno diverso non solo dichiararsi contrario ma atti concreti che dovrà fare Bucci con Roma. Si mette un bel punto fermo politico ma la partita non è causa del tutto perché l’ultima parola spetta al governo. No al trasferimento del rigassificatore in Liguria. Territorio unito che si è speso per un anno e mezzo per una battaglia giusta, grazie a sindaci parti sociali territorio”.
“L’impegno a trasformare in atti concreti e ufficiali della Regione Liguria – si legge nel testo dell’impegnativa nei confronti della giunta – le dichiarazioni rilasciate alla stampa in merito alla collocazione del rigassificatore FSRU Golar Tundra nello specchio acqueo antistante Savona/Vado Ligure, esprimendo nelle sedi più opportune le valutazioni su cui trova fondamento la propria contrarietà, al fine di bloccare l’iter di trasferimento del suddetto impianto in Liguria”.