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L’appello di Arboscello a Bucci: “Sul rigassificatore dica no alla Meloni”

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È la terza carica della Regione quella ricoperta da Roberto Arboscello, scelto dall’opposizione per il ruolo di vicepresidente del consiglio regionale. Arboscello, ex sindaco di Bergeggi, è stato indicato dal suo partito, il Pd, per ricoprire un ruolo che nella scorsa legislatura era toccato ad Armando Sanna, oggi capogruppo dem.

Soddisfazione per la nomina

Il vicepresidente del consiglio spetta alla minoranza, che ha deciso di premiare il lavoro svolto da Arboscello negli anni della giunta Toti. “Sono molto contento, ringrazio il Pd e gli altri partiti e movimenti del centrosinistra che mi hanno dato questa fiducia e spero di svolgere al meglio il mio ruolo di garante all’interno dell’aula, continuando la mia attività politica e l’iniziativa politica su tutta la regione e sul territorio savonese, che ha bisogno di interventi seri” ha commentato ai microfoni di Primocanale il consigliere regionale del Pd Roberto Arboscello. Non si nasconde però dietro il ruolo, che sarà certamente più istituzionale, e fissa in due macroaree le sfide che porterà avanti, anche politicamente.

Rigassificatore: prima sfida a Bucci

“Rigassificatore e sanità saranno i nostri obiettivi, nonostante garantirò l’imparzialità dell’aula per maggioranza e opposizione, ma le battaglie politiche andranno avanti” ribadisce Arboscello. Arriva poi l’appello, diretto, al presidente Marco Bucci: “È a lui che mi rivolgo per quanto riguarda in primis il rigassificatore: Bucci si era speso molto in campagna elettorale con il no al trasferimento da Piombino a Vado. Gli chiedo di prendere le misure necessarie, di contattare la premier Meloni, di fare degli atti che impediscano quel trasferimento”. Dal rigassificatore alla sanità passando per infrastrutture, sono queste le materie su cui si concentrerà principalmente il vicepresidente del consiglio regionale.

Collaborazione su macro temi come le infrastrutture

“Auspico che in consiglio si lavori per il bene dei liguri e del nostro territorio, grazie anche al lavoro di tutte le forze politiche che siedono in quest’aula – aggiunge il dem -. Sulle infrastrutture credo che si debba affrontare il problema con caparbietà e serietà, perché la situazione è molto delicata”. Insomma, i buoni propositi ci sono tutti, in termini di collaborazione istituzionale da entrambi gli schieramenti, ma si sa, la temperatura del termometro in aula è destinata ad alzarsi, soprattutto su alcuni temi, centrali per il futuro della Liguria. Sanità in prima battuta.

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