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Il ruolo dei moderati alle Regionali, ecco chi lo rivendica

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GENOVA – Sia nel centrodestra che nel centrosinistra si fa a gara a chi sia riuscito, più degli altri, ad attirare i voti dei cosiddetti moderati. Se la coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita – proprio a Primocanale – ha sentenziato la sconfitta di Orlando a causa dell’assenza del suo partito LEGGI QUI, dall’altra parte della barricata il mondo totiano rivendica il lavoro portato avanti sul territorio, grazie alla quantità di preferenze ottenute. “Il progetto di Noi Moderati e del civismo arrivava da tutta l’esperienza totiana – ha spiegato alla nostra emittente la deputata di Nm Ilaria Cavo – e non essendoci più la Lista Toti quell’elettorato è confluito nella lista di Vince Liguria, dove abbiamo rappresentato e raggruppato due anime nei valori del civismo, della moderazione, del fare”.

Il calcolo espresso dall’ex assessore regione si concentra sulle preferenze raccolte dagli eletti su tutto il territorio della Liguria: “Abbiamo sommato sostanzialmente 20 mila preferenze e se le dividiamo per due, pensando che siano state preferenze anche doppie (non tutte lo saranno mai state, ragionando per difetto) 10 mila almeno su 50 ne abbiamo raccolte”. Senza rancori, ma con la voglia di ribadire il ruolo che quel mondo, centrista e moderato, ha avuto per nove anni. Così Ilaria Cavo risponde – indirettamente – a chi, nel centrodestra, in questi giorni ha negato “la spinta di Toti nella vittoria di Bucci”. “Io tengo ad affermare che bisogna avere la consapevolezza che grazie allo spirito di squadra la vittoria è stato il frutto del grande lavoro svolto e tutti siamo stati indispensabili di fronte a questo sottile divario” ha aggiunto Cavo. Secondo la deputata di Noi Moderati tutti sono stati fondamentali in una partita che si è risolta al fotofinish tra Bucci e Orlando.

“Se fosse mancato il contributo anche solo di una componente, questo risultato non ci sarebbe stato – non lascia spazio a diverse interpretazioni Ilaria Cavo – La vittoria di Bucci ha certificato l’importanza delle liste civiche, sia di Orgoglio Liguria che di Vince Liguria, si tratta della parte civica importante e al fianco dei partiti, determinante per raggiungere la vittoria, lo abbiamo ribadito che sarebbe stato così ed è stato confermato”. Insomma, il ruolo dei moderati nella partita ligure potrebbe essere stato determinante? Solo i flussi analitici dei dati dell’elettorato possono dare, in parte, risposta a questo interrogativo. Anche se, almeno nel centrosinistra, quel che è certo è che per Andrea Orlando, a essere mancati, sono stati i voti dell’elettorato grillino, che ha deciso di non intestarsi nemmeno in parte questa partita. Detto questo, il cosiddetto centrismo riesce comunque a ritagliarsi uno spazio, soprattutto a livello locale grazie alle liste civiche, nonostante a livello nazionale il dualismo destra/sinistra sia sempre più marcato, considerando il poco credito che i partiti di centro, da Italia Viva ad Azione, continuano ad avere.

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