Italia
Friuli, l’abbraccio che ha commosso l’Italia
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La tragedia del Natisone, dove tre ragazzi risultano ancora dispersi, si racchiude in quello abbraccio che spezza il cuore in mezzo al fiume in piena
L’ultimo abbraccio che spezza il cuore abbracciati l’uno agli altri in mezzo al fiume in piena. Attimi agghiaccianti documentati da un video di 34 secondi realizzato da uno dei tanti testimoni. Poi tre giovani trascinati via dalla furia del Natisone, a Premariacco, all’altezza del Ponte Romano. I tre amici – Patrizia Cormos, 20 anni di Campoformido (Udine) studentessa all’Accademia delle Belle Arti; Bianca Doros, arrivata dalla Romania per fare visita all’amica e al fidanzato di 23 anni, anche lui romeno ma che vive in Austria – avevano raggiunto un isolotto in mezzo al fiume, ancora quasi in secca. Poi all’improvviso è arrivata l’ondata di piena con il livello dell’acqua che è salito da 15 metri cubi al secondo a quasi 250 in pochissimo tempo.
I tre amici hanno chiesto aiuto al 112 stringendosi in un forte abbraccio e cercando di resistere alla violenza dell’acqua. Infine sono stati travolti sotto gli occhi di numerosi testimoni e dei Vigili del fuoco che avevano invano lanciato delle funi per soccorrerli. Da ore al campo base stazionano soccorritori i genitori, familiari e amici.
In questa zona ci sono diversi avvallamenti creati dalle piene del passato. La stradina che scende al fiume entra accanto a una piccola piattaforma e, poco dopo, proseguendo verso il ponte, il livello si abbassa tantissimo, per poi risalire e ritrovarsi sulla collinetta. È lì, su una sorta di collinetta, che avevano deciso di fermarsi i tre ragazzi, come descrivono alcuni residenti di Premariacco che conoscono bene la zona. Purtroppo, in pochi minuti questa conca si è riempita d’acqua e non sarebbero riusciti ad attraversarla perché sarebbero stati trascinati dalla corrente che era diventata immediatamente impetuosa. Giustamente le due ragazze e il giovane hanno chiamato e aspettato i soccorsi. Purtroppo, il livello si èinnalzato in maniera eccezionale in pochissimi minuti prima che i vigili del fuoco potessero approntare un sistema per agganciarli.
Un fiume difficile il Natisone. Qualche decina di metri più a valle c’è un punto in cui l’acqua, anche in condizioni normali, raggiunge i 15 metri di profondità e ci sono correnti e mulinelli che trascinano sul fondo e fanno incastrare tra i massi della forra. Evidentemente, i tre ragazzi dovevano essere ignari del pericolo: solo i residenti conoscono le bizze del Natisone.
Ieri mattina, quando i tre ragazzi sono scesi nel greto per fare delle fotografie, non c’erano avvisaglie della piena, l’accesso era sgombro e l’acqua, bassa e ancora calma, scorreva unicamente sul lato opposto a dove si trovavano i tre giovani. Poi la tragedia, in meno di 20 minuti.
di Diego La Matina
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Dimissioni Toti, il sindaco Bucci: “Mi auguro di lavorare ancora insieme”
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GENOVA – “Mi auguro esistano altre opportunità in futuro di lavorare nuovamente insieme“. È questo il messaggio lanciato sui social dal sindaco di Genova Marco Bucci all’ormai ex presidente di Regione Giovanni Toti, che questa mattina ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili. Il post è corredato da una foto dei due sul ponte San Giorgio.
“Con le dimissioni di Giovanni Toti dalla guida della Regione Liguria terminano nove anni di attività intensa che hanno fatto crescere sensibilmente la nostra terra come mai era successo in passato – scrive il sindaco -. Abbiamo lavorato fianco a fianco per rendere Genova e la Liguria più competitive e proiettate nel futuro. Abbiamo affrontato e superato situazioni critiche impensabili e vinto sfide sulle quali nessuno avrebbe mai creduto, come quella di ponte San Giorgio. Sono contento di avere condiviso con Giovanni Toti sette anni di lavoro a servizio della nostra città e della nostra regione”.
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Il ministro Santanchè cita i sondaggi di Primocanale: “Candidato? Un politico”
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LA SPEZIA – Inevitabile nella giornata che festeggia la riapertura della Via dell’Amore un commento anche sulla situazione in Liguria a poche ore dalle dimissioni del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti da parte del ministro al turismo Daniela Santanchè, alla Spezia per inaugurare il nuovo treno Rock del Cinque Terre Express con la Venere come testimonial.
“Non offuscano questa inaugurazione le sue dimissioni, perché questa giornata è frutto del lavoro di Giovanni Toti che ha dato un nuovo impulso a questa regione“, ha commentato il ministro.
“Voglio avere fiducia nella magistratura, ma la storia recente italiana dimostra che molte volte è intervenuta la magistratura e poi ci sono state le assoluzioni. Sono molto dispiaciuta per la scelta personale di Giovanni Toti, che forse vista la situazione non aveva altre scelte”.
Adesso lo sguardo va alle prossime tappe, con le elezioni regionali che saranno ad ottobre. “Chiederemo di avere una coalizione coesa e di trovare una figura per vincere. I liguri riconoscono il lavoro fatto – se non sbaglio il 52% secondo i sondaggi ha un parere positivo dell’operato della giunta Toti (in effetti sbaglia ma di poco, era il 51% ndr) – e sono certa che non vorranno tornare all’immobilismo dell’era pre Toti, troveremo il nome condiviso per vincere le elezioni”, così il ministro citando i sondaggi Primocanale-Tecné. E come candidato ideale, ha le idee chiare.
Sondaggi, per il 51% dei liguri Toti ha lavorato bene. Bucci al 52% – I NUMERI
“Io sono per il primato della politica, mi auguro che l’espressione sia politica, che il candidato conosca il territorio e che abbia meriti e competenze per portare avanti questo dinamismo, prima non mi sembra che la Liguria spiccasse per la crescita, le opere e gli investimenti fatti”.
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Addio all’agente eroe Luca Scatà
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Si è spento all’età di 35 anni, dopo aver combattuto un tumore, l’agente eroe insignito della medaglia al valore civile
Addio a Luca Scatà, l’agente eroe del commissariato di Sesto San Giovanni che nel 2016 fermò Anis Amri, il terrorista che fece una strage di civili a Berlino. Il 19 dicembre di 8 anni fa 12 persone furono uccise (56 i feriti) in un attacco terroristico al mercatino di Natale di Breitscheidplatz, nel quartiere berlinese di Charlottenburg. Nell’attentato rivendicato dall’Isis, Anis Amri investì la folla di visitatori del mercatino di Natale di Breitscheidplatz con autoarticolato per poi darsi ad una fuga che durò 4 giorni. Secondo la ricostruzione della Digos, l’uomo arrivò in Italia dalla Francia – da Chamerby a Torino – per poi proseguire fino alla stazione di Milano Centrale, dove la notte del 23 dicembre prese un treno per raggiungere Sesto San Giovanni.
Lì venne fermato in piazza I Maggio per un controllo, ma l’uomo estrasse un’arma e sparò all’impazzata contro gli agenti, ferendo il capopattuglia Christian Movio. In quel momento, Scatà – che all’epoca dei fatti era un agente in prova di 27 anni – ebbe il coraggio e la lucidità di rispondere al fuoco uccidendo l’attentatore. Un eroico gesto che gli valse la medaglia al valore civile insignito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Oggi, quell’agente eroe è morto a soli 35 è anni a causa di un tumore. “Luca, il tuo coraggio e il tuo sacrificio non saranno mai dimenticati. Riposa in pace”, ha scritto il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano. Tantissimi i messaggi di cordoglio in suo ricordo, tra cui anche quello postato su X dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Di Claudia Burgio
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