Italia
Detenuto tenta il suicidio in carcere, salvato dai poliziotti penitenziari
Giornata di follia ieri, l’ennesima, nel carcere di Imperia, dove un detenuto italiano psichiatrico di circa 40 anni ha tentato di suicidarsi all’interno della sua cella. A salvarlo tre poliziotti penitenziari. Primocanale sta affrontando il tema dei suicidi all’interno delle carceri, uno dei problemi più ingenti al livello nazionale, nella sua inchiesta.
Il tentato suicidio e l’intervento della polizia penitenziaria
L’uomo ha tentato di togliersi la vita nella serata di martedì, intorno alle 21, all’interno del carcere di via Agnesi. A salvarlo tre poliziotti penitenzia. Il detenuto, un 40enne con problemi psichiatrici italiano, è stato trasportato poco dopo in ospedale dove è tutt’ora trattenuto, assegnato al Reparto Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) dell’ospedale di Imperia.
L’appello dei sindacati: “Troppi detenuti psichiatrici, poliziotti non hanno competenze per gestirli”
“All’Amministrazione penitenziaria un riconoscimento premiale per la professionalità e altruismo dimostrata dai poliziotti intervenuti’ ha detto Vincenzo Tristaino, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il Sappe ricorda che lo scorso settembre, proprio nella struttura di via Agnesi, un detenuto si era tolto la vita. L’uomo, italiano, era nato nel 1977 e aveva una pena brevissima di soli 6 mesi”. Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, “ci sono troppi detenuti che presentano problemi psichiatrici. Questa una delle gravi problematiche che al momento interessa le carceri italiane, e purtroppo non risparmia neanche Imperia. Con la scellerata ed improvvida chiusura nel 2015 degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e il passaggio alle REMS, le residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, i posti a disposizione per ospitare i detenuti con questi disagi non sono sufficienti a colmare le reali necessità e per questo molti di loro sono stati rinchiusi nelle carceri. È così che anche ad Imperia gli agenti della Polizia Penitenziaria, pur non avendo le competenze necessarie, sono chiamati a gestire queste persone con le più svariate problematiche mentali”.
La richiesta al capo del Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria: “Serve il taser”
Capece si rivolge in particolare al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo: “Al Capo DAP Russo rinnoviamo l’invito ad incontrare il SAPPE per affrontare i temi della gestione dei detenuti stranieri, dei malati psichiatrici, della riorganizzazione istituti, della riforma della media sicurezza. Ma chiediamo anche l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la Polizia Penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.
Italia
Scivoli e giochi d’acqua: quando inaugura il parco acquatico Splash Park di Pra’
Scivoli, un fiume con corrente e diversi giochi d’acqua. Questa mattina, nella sede del Gruppo Sportivo Aragno di Prà, è stato presentato il progetto del nuovo Splash Park, un parco acquatico che arricchirà l’area adiacente all’attuale piscina per l’estate prossima.
Quali saranno i giochi d’acqua
La struttura, estesa su una superficie di 3.100 metri quadri, includerà una varietà di aree tematiche disposte su più livelli. Gli utenti potranno godere, tra le altre attrazioni, di una piscina laguna, castelli e fontane d’acqua. Inoltre, il parco comprenderà un’area solarium e una zona ristoro con bar e ristorante, offrendo un’esperienza completa di relax e divertimento per tutte le età.
Come cambia la Fascia di Rispetto
Il progetto arricchisce ulteriormente la Fascia di Rispetto, che negli ultimi anni è diventata un punto di ritrovo sempre più frequentato da sportivi, famiglie e giovani del quartiere. La nuova struttura, infatti, contribuirà a potenziare l’attrattiva del territorio, trasformandolo in un luogo ideale per trascorrere il tempo libero e rafforzando il senso di comunità e appartenenza.
Parco verde e una nuova area per le famiglie
L’idea dello Splash Park è nata nel 2017, al termine della costruzione della piscina esterna Diamante. Tuttavia, il piano ha preso forma definitiva solo nel 2022, anche se le difficoltà economiche legate alla pandemia e l’aumento dei costi energetici hanno causato qualche rallentamento. “Abbiamo voluto ampliare lo spazio per le famiglie – racconta Marco Ghiglione, direttore del Gruppo Sportivo Aragno, gestore della piscina Acquacenter I Delfini – integrandolo con il parco verde e sviluppando un’area di 3.000 metri quadri.”
Sport e tempo libero
Il progetto ha trovato nuovo slancio grazie alla collaborazione con il costruttore Capogreco, che ha permesso di concretizzare la visione iniziale e completare il percorso. Oltre a offrire una nuova attrazione, lo Splash Park rappresenta un’opportunità significativa per l’intero quartiere, promuovendo non solo lo sport e il tempo libero ma anche la coesione sociale e l’attrattività del territorio.
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