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Bucci giura in Consiglio regionale: “Prendere le decisioni giuste è un dovere”

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https://youtube.com/watch?v=iz0j2g3brbU%3Fsi%3DlHRTm0ajrO_oRBZU

“Abbiamo il dovere di rapportarci con i cittadini perché noi li serviamo. Non possiamo dare per scontato la fiducia che i liguri hanno riposto in noi”. Inizia così il discorso del suo giuramento come presidente di Regione Liguria Marco Bucci, avvenuto, come da iter, durante la prima seduta del consiglio regionale.

“Questo è il cuore della democrazia nazionale, noi dobbiamo essere un esempio di comportamento verso i cittadini che vedono in noi quelli che guidano il sistema. Dobbiamo sempre ricordarcelo, dentro e fuori dall’aula – ha detto Bucci -. Qui ci sono idee diverse che si incontrano e va bene, siamo orgogliosi che ci sia dibattito e confronto, serve parlare e non urlare, e in questo sono il primo che deve migliorare”. 

Il neo presidente: “Dobbiamo essere in grado di prendere le decisioni giuste”

“È l’inizio di un nuovo cammino per la nostra regione. Essere in questa sala è un privilegio. Io penso di aver avuto questo privilegio e sono certo che anche voi la pensiate come me. Voglio solo dirvi che la diversità è un valore ma alla fine il nostro lavoro è quello di prendere decisioni, che abbiamo nei confronti dei cittadini e noi vogliamo essere in grado di prendere decisioni giuste. Talvolta non saranno quelle giuste, forse speriamo di no, ma può succedere. E quando ci accorgiamo di aver preso una decisione non giusta, in poco tempo dobbiamo essere in grado di prendere la decisione giusta. Questo è il modo con cui le cose si possono fare bene, e nei tempi giusti”.

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Italia

La testimonianza choc della Ghio in consiglio comunale: “Violentata a 12 anni”

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Le frasi choc pronunciate dalla consigliera comunale Francesca Ghio della lista Rossoverde, hanno fatto il giro dei social media e delle testate giornalistiche all’indomani del 25 novembre, la giornata contro l’eliminazione della violenza sulle donne. Inaspettatamente in aula rossa, l’ex attivista di Fridays for future, ha preso la parola e ha confessato di essere stata vittima di violenza quando in età adolescenziale “nel cuore della Genova bene”, è stata violentata da un uomo di cui si fidava, “il vostro bravo ragazzo”, lo definisce Ghio.

“Il vostro bravo ragazzo”

“Avevo appena iniziato la seconda media quando sono stata violentata fisicamente e psicologicamente tra le mura di casa mia. Ripetutamente. Per mesi e mesi, da un uomo di cui mi fidavo, da un uomo che nessuno avrebbe pensato potesse essere un mostro. Un dirigente genovese, il vostro bravo ragazzo. Lui mi diceva di stare zitta e che doveva essere il nostro segreto, dovevo giurargli di non raccontare niente a nessuno mentre sottostavo alle sue torture”.

Silenzio e solitudine

“Nessuno mi ha mai chiesto perché ero diventata introversa all’improvviso. Eppure non sono mai stata una bambina silenziosa…Ma la società intorno corre, dove corre non si capisce. Perché questa società non ha tempo e non ha spazio per curarsi delle persone. Avanza, costruisce dighe e strade, avanza verso il progresso e nuove promesse, dimenticandosi di proteggere e curare il bene prezioso della vita”.

La mancata denuncia

“Non ho mai denunciato quell’uomo – ha detto Ghio – Non sapevo neanche cosa fosse una denuncia a 12 anni. A scuola studiavamo Napoleone Bonaparte, nessuno parlava di emozioni, consenso, sessualità, sostegno alla fragilità. Nel mondo degli adulti non c’era un singolo volto in cui poter trovare rifugio e protezione. Quando ho provato a parlarne anni dopo mi sono sentita giudicata, iniziavo il discorso e notavo disgusto. ‘Ma no, sto scherzando…’ dicevo per chiudere velocemente il discorso”.

“Vittima due volte”

“A distanza di decenni nulla è cambiato. Gli uomini continuano a violentare nel silenzio complice di una società che non dà gli strumenti, che non vuole fermarsi a capire, che ritiene più facile e dignitoso nascondere il problema piuttosto che ammettere che questo cortocircuito è responsabilità. Il 25 novembre è passato, ci vediamo l’anno prossimo con la conta dei numeri: chi sull’elenco dei nomi dei cadaveri, chi nel silenzio muore dentro. Vittima due volte: dello stupratore e della società che guarda dall’altra parte”.

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Vespa GTS 310, la più potente e scattante di sempre

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Vespa GTS 310La Vespa più performante di sempre, con un motore rivoluzionario

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Cosa chiede il Tigullio alla Regione? Tappa a Chiavari tra depuratore e giovani

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https://www.youtube.com/embed/IXCuRt-tYnE?si=7tbESv3_Ib1qPp0x

Che cosa chiede il territorio del Tigullio al nuovo presidente della Regione, Marco Bucci, appena insediatosi? Facciamo tappa a Chiavari, città completa e vivace, con servizi e turismo crescente.

Dal depuratore alle scuole, le sfide di Chiavari

“No al depuratore in Colmata” dice un cittadino, “dare lavoro ai giovani prima di tutto e rendere la zona più efficiente e virtuosa a livello di istruzione, scuole” è un’altra richiesta.

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