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Giunta Bucci, pronti i project manager e delibera sui dehor
Giunta ricca di delibere per la squadra di Marco Bucci, che per il secondo giovedì successiva si è riunita per dare il via ai primi provvedimenti, voluti dal presidente della Regione.
Demanio marittimo, ecco l’ampliamento dei dehor
È stata approvata dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore al Demanio Marco Scajola, la possibilità per i Comuni di ampliare i dehors di bar e ristoranti in aree demaniali marittime fino al 31 dicembre 2026. Un provvedimento che durerà due anni. Una delibera che è valida per tutti i Comuni costieri della Liguria. “L’eccellenza delle attività turistiche e ricettive hanno portato la Liguria ad essere una delle mete preferite in Italia, a veder crescere in questi anni il proprio appeal – ha sottolineato il presidente della Regione Liguria Marco Bucci -. È giusto che le istituzioni siano al fianco degli imprenditori per sostenerli, anche con misure normative specifiche, nel loro lavoro che rende la nostra regione sempre più attrattiva. Regione Liguria ha fatto la sua parte con questo provvedimento, che sono certo i nostri Comuni sapranno raccogliere per aumentare le potenzialità della loro offerta turistico-commerciale”. Si tratta di una misura, ha tenuto a precisare l’assessore al Demanio Marco Scajola, attesa dal territorio che va incontro alle esigenze dei proprietari di attività. “Il provvedimento in oggetto ha dimostrato la propria efficacia rivelandosi fondamentale negli anni precedenti -ha spiegato Scajola -. Per questa ragione crediamo che il rinnovo fatto sia la miglior notizia per chi opera sul territorio Proroghiamo un’importante opportunità per i Comuni per poter organizzare le proprie attività turistico commerciali, sfruttando al meglio le aree demaniali marittime. Inoltre garantiamo alle attività maggiori spazi in cui lavorare rispondendo alle richieste ricevute e favorendo, di conseguenza, occupazione ed economia dell’intero settore”.
La crisi nel Savonese, un fondo da 2 milioni di euro
La giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Area di Crisi Complessa Paolo Ripamonti e del consigliere regionale delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana, un fondo da 2 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese del savonese colpite dai danni alluvionali dello scorso ottobre. La misura, in complementarietà con gli strumenti dedicati all’Area di Crisi Industriale Complessa, consente alle imprese che hanno presentato il modello AE di segnalazione danni alla Camera di Commercio di richiedere fino a 20 mila euro per acquistare o riparare macchinari, attrezzature o impianti produttivi. “Un aiuto importante per un territorio duramente colpito dagli eventi alluvionali dello scorso ottobre – sottolinea il consigliere regionale delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana -. Grazie a questo strumento andiamo a sostenere, nell’attesa dei ristori nazionali, la ripartenza delle imprese colpite dal maltempo dello scorso ottobre con importi al 100% a fondo perduto e per un massimo di 20 mila euro a domanda”. “La tempistica con la quale siamo intervenuti rispetto agli eventi calamitosi dell’ottobre scorso non è una variabile da sottovalutare – ha aggiunto l’assessore regionale all’area di crisi industriale complessa Paolo Ripamonti – Abbiamo voluto dare subito una prima risposta al savonese, territorio a cui sono molto legato e che è già stato e sarà oggetto d’attenzione di altre misure che, come giunta regionale, attiveremo nel prossimo futuro”.
Sanità, ecco i nuovi commissari per la costruzione degli ospedali
Sul fronte sanitario è stato rinnovato il ruolo di Enrico Castanini in veste di commissario per l’innovazione alla transizione digitale con riferimento a tutta la parte digitale legata alla sanità. “Le prossime nomine – ha spiegato Marco Bucci -, verranno effettuate giovedì e comprenderanno anche quelle degli ospedali, che saranno Felettino, Gaslini, Galliera, Erzelli e Taggia, e arriveranno attraverso una delibera di giunta. Saranno nominati dei project manager che avranno come unico potere particolare quello di fare in modo che le cose avvengano. In alcuni casi si tratta di cose già fatte, in altri si devono occupare dell’approvazione del progetto e dovranno occuparsi del lavoro di intermediazione tra tutti gli enti per arrivare al progetto. Non ci saranno poteri speciali”. Si amplierà quindi il ruolo dei project manager che verranno nominati per seguire l’iter dei futuri ospedali, ma anche per quelli infrastrutturali. Si tratta quindi del raddoppio della tratta ferroviaria tra Finale e Andora, della nuova autostrada Carcare Predosa, del raddoppio della Pontremolese e dell’Aurelia Bis su tutto il territorio del Ponente. “Stiamo facendo le selezioni adesso e potrebbero essere sia figure esterne alla Regione che interne” ha aggiunto il presidente Bucci.
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Sanità, Bucci a Primocanale: “Deficit a zero”. Opposizioni: “Impossibile”
Le dichiarazioni del presidente di Regione Liguria Marco Bucci a Primocanale, durante il nostro format Terrazza Incontra (ideato dal presidente Maurizio Rossi) – sull’azzeramento del buca della sanità – ha provocato la reazione delle opposizioni in consiglio regionale.
Cosa aveva detto Marco Bucci
Bucci a ‘Terrazza incontra’: deficit sanità azzerato a fine 2024
“I famosi 258 milioni di buco della sanità non esistono più, come sapete il buco è molto più piccolo, il ‘buchettino’ come l’ho chiamato io, ora come ora non posso dare i numeri precisi, ma certamente è doppio ‘digit’, non è tre ‘digit’, quindi ci siamo e poi sarà zero a fine anno”. Tradotto: il regalo di Natale della giunta regionale è riportare la sanità a pari entro la fine dell’anno. “Non sono il tipo che porta i buchi di bilancio, in qualunque azienda un amministratore delegato che porta i buchi di bilancio, per lui il 2 gennaio c’è la scatola di cartone con le sue cose, quindi lo abbatteremo”. Ha aggiunto a Terrazza Incontra il presidente della Liguria Marco Bucci. E sulle liste d’attesa i primi risultati, ha annunciato Bucci, si vedranno tra circa due mesi. “Chi si occupa di sanità il cambio di passo l’ha già visto ed è pesante, i cittadini l’hanno visto meno perché non c’è ancora l’effetto su di loro, anche se qualche cosa sta cominciando ad arrivare. Io sono convinto che nel giro di un paio di mesi si vedranno gli effetti di tante cose e comunque, per chi è in sanità, si vedono parecchi cambiamenti e soprattutto si vedono parecchie cose che verranno gestite in modo diverso” ha aggiunto Bucci.
La reazione delle opposizioni alle parole di Bucci
Lo sguardo attento del Partito Democratico, come spiegato dal suo capogruppo Armando Sanna. “Saremo dei guardiani perché vogliamo capire questo buco, che Bucci chiama buchetto, a quanto ammonta e soprattutto ho chiesto che entro tre mesi ci sia una reale azione, ovvero una riduzione del 15% delle liste d’attesa e soprattutto un quarto delle assunzioni del comparto sanitario, perché se il buco è stato azzerato questo deve avvenire senza problemi – spiega il capogruppo del Pd Armando Sanna -. Noi non vediamo i dati che lui continua a enunciare ma è un grosso problema perché noi non li conosciamo e quindi, se è vero che questo buco non esiste, in tre mesi è possibile abbattere e iniziare ad azzerare le liste d’attesa. I dati che a noi arrivano sono differenti. La nostra opposizione sarà dura e propositiva, porterà avanti i temi di governo e soprattutto cercherà di fare un focus per fare in modo che la sanità resti pubblica”.
Le troppe parole del presidente Bucci, l’attacco della capogruppo di Avs Selena Candia. “Ne ha dette tante di frasi forti, ma fra il dire e il fare c’è una bella differenza perché la sanità ligure è al collasso, anche del personale, e le persone non sanno più come curarsi, con liste d’attesa lunghissime che non permettono di curarsi, se non mettendo mano al portafoglio. Quello che ci preoccupa è che possa decidere di prendere i soldi dal budget successivo e di metterli su quest’anno. E quindi il problema strutturale si ripercuote nel tempo. Il buco c’è, è stato ridotto leggermente in autunno e ora siamo comunque nell’ordine di un centinaio di milioni di euro”.
Le doti nascoste di Marco Bucci, la definizione del capogruppo della lista civica Orlando Presidente Gianni Pastorino. “Bucci sta diventando il Mago di Oz, che non dice mai la quantità del buco che ha lasciato il centrodestra, quindi la sua maggioranza, e che sarà colmato. A noi risulta che nonostante i fondi di Roma esista un buco di oltre cento milioni di euro, ed è una cifre enorme. Io dissi per primo che difficilmente sarebbe stato di 257 milioni, perché c’era il fondo sanitario nazionale e quindi non era quello l’ammontare. Però si parla di oltre 100 milioni e Bucci farebbe bene, in una operazione trasparenza, a dire di quanto è, così capiamo bene se si deve aumentare l’Irpef – lo faranno loro -, e si potrà capire se si può sviluppare l’occupazione nella sanità, perché bisogna assumere e se c’è un deficit così grosso qualche problema c’è. Bisogna decidere di far funzionare bene il pubblico, ma bisogna capire bene come farlo e farlo con le organizzazioni sindacali”.
Le “bugie” di Marco Bucci, così definisce le sue parole il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Stefano Giordano. “Rispondiamo con quello che dicono i primari che operano nella sanità, Bucci chiede di risparmiare e di azzerare le liste d’attesa, e dimostra di avere una cura autoritaria senza progettualità. Nei pronto soccorso l’altro giorno c’erano 220 persone in barella, questa è la realtà e si deve rimboccare le maniche e sistemare le fandonie create dal suo predecessore. Il buco esiste ed esistono le frottole che sta raccontando Bucci. Basta fare un giro nei pronto soccorso e nei reparti di degenza”.
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