Italia
Regionali, il Consiglio comunale si ferma per due settimane
I lavori del consiglio comunale di Genova si fermeranno dal 15 al 29 ottobre in concomitanza con gli ultimi giorni della campagna elettorale per le regionali. E’ stato deciso dopo una votazione in conferenza capigruppo per evitare, spiegano dal centrodestra, di trasformare l’aula rossa in una sorta di “tribuna elettorale”. La minoranza ha votato contro la chiusura anticipata. “Non ci vedo nulla di sbagliato – ha detto il sindaco e candidato Marco Bucci -, siamo almeno in dieci candidati, è giusto che queste persone possano portare avanti la loro campagna”.
Non è di questo avviso il capogruppo dei rossoverdi Filippo Bruzzone: “Un vero schiaffo in faccia nei confronti degli elettori che hanno messo lì consiglieri, giunta e sindaco per risolvere i problemi della città, non per far finta di niente. Evidentemente i problemi della città possono aspettare”. Dal canto suo il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba afferma: “Da presidente dell’aula ho ritenuto opportuno rimettere la decisione della sospensione delle due sedute del consiglio comunale al voto e non posso che rispettare l’opinione di maggioranza e minoranza e il conseguente voto. Il mio impegno, e di tutto il consiglio comunale, è sempre quello di lavorare affinché si possa tornare a discutere in un clima di serenità, ascolto e collaborazione, mantenendo sempre al centro l’interesse collettivo”.
Italia
“Il programma elettorale lo fate voi”, a Pegli: “Ci sentiamo dimenticati”
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Pulizia, cura del verde, miglioramento della qualità balneabilità delle acque “oggi scarsa”, stop all’espansione del porto di Prà, sì alla delocalizzazione dei depositi costieri di Carmagnani e Superba, no all’ipotesi progettuale del nuovo casello di Pegli che passerebbe proprio sotto i depositi: ecco una sintesi delle domande dei pegliesi al futuro sindaco di Genova, raccolte nella nuova tappa de “Il programma elettorale di Primocanale lo fate voi”.
Italia
Raffaella Paita soddisfatta del Ddl vittime incuria
Via libera al Senato al disegno di legge che introduce benefici per le vittime di cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali e autostradali di rilievo nazionale.
Di cosa si tratta
Il provvedimento, nato su iniziativa del Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’, prevede una serie di interventi in favore delle vittime, dei loro familiari e delle persone danneggiate da eventi simili. Lo Stato interverrà in termini di sostegno alle vittime, grazie alla costituzione di una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria. Ora manca solo il voto finale alla Camera, e il provvedimento diventerà legge.
Il commento della senatrice Paita
“Questa è una giornata importante per il Parlamento, perché considero l’atto di oggi doveroso per le vittime del crollo del ponte Morandi e di tutti gli altri incidenti per incuria delle infrastrutture. Un percorso iniziato con il primo disegno di legge a mia prima firma con Alessia Rotta. Una reazione a quell’immane tragedia che ha provocato 43 vittime, e che ha segnato un momento doloroso per Genova, per la Liguria e per tutto il paese. La persona che voglio ringraziare più di tutti è la presidente del comitato delle vittime Egle Possetti, per la dignità e la tenacia con cui ha portato avanti la battaglia per le vittime del Morandi e contro l’incuria e l’assenza di manutenzione delle infrastrutture nel nostro paese. Istituzionalmente si tratta quindi di qualcosa di doveroso. Ma c’è ancora qualcosa che non va ed è il tema della capacità di controllo del pubblico sul privato per tutte le concessioni, ferroviarie, portuali, stradali, autostradali, per avere il margine di rischio il più possibile ridotto. Su questo dobbiamo lavorare in modo il più possibile coeso”.
Italia
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