Italia
Regionali, la conferma: il consiglio comunale si fermerà gli ultimi 15 giorni
GENOVA – Il consiglio comunale non si ferma. È questa la comunicazione – ufficiale – che arriva da “Il programma elettorale di Primocanale”, attraverso le parole dell’assessore del comune di Genova alle Politiche dell’Istruzione Marta Brusoni, da ieri candidata con la Lega alle prossime Regionali LEGGI QUI. La notizia, circolata nei giorni scorsi, era quella di una sospensione totale, fino a novembre, dei lavori in aula rossa. A smentirla, l’assessore Brusoni: “In giunta abbiamo deciso di proseguire con il consiglio comunale e di sospenderlo solo per gli ultimi 15 giorni prima del voto, ma questa decisione nasce anche per dar modo all’opposizione (in molti sono candidati alle Regionali) di chiudere la campagna elettorale. I cittadini possono stare tranquilli, il nostro sindaco ha una grande energia e i nostri lavori continuano con molta tenacia – prosegue Marta Brusoni -. Più ci dobbiamo impegnare e più diamo il meglio di noi. Proprio per questo sono sempre presente in assessorato per avere buoni rapporti con i cittadini e le istituzioni”.
È legittimo, spiegano dal Partito Democratico, attaccare il modello Toti, proprio perché è il centrodestra in primis a difenderlo. “Noi non facciamo i magistrati e non facciamo parte del mondo della giustizia – commenta a Primocanale il segretario dem di Genova Simone D’Angelo -. Quello che è stato fatto e quello che è stato deciso, ovvero di candidare il sindaco di Genova, è stato un gesto irresponsabile e se lo prende chi lo ha candidato. Ho sentito dire da Bucci che è stata la chiamata di Giorgia Meloni a convincerlo a candidarsi alla presidenza della Regione, e che lui non ha potuto che rispondere affermativamente. In un paese democratico i presidenti del consiglio nominano i prefetti non i candidati alla presidenza della regione e i candidati sindaco. Questo è un dato politico significativo su come funziona la destra e su come invece non deve più funzionare in Liguria l’amministrazione pubblica”. Un attacco duro, frontale, a un centrodestra, che a detta del campo largo, “non è riuscito a convergere su un altro nome, tra i papabili in corsa (Ilaria Cavo, Edoardo Rixi, Pietro Piciocchi ndr) e ha “scomodato” il sindaco di Genova che “aveva un mandato da rispettare con i genovesi”.
Non si è fatta attendere la replica del coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, candidato alle prossime regionali. “Io non mi sono mai permesso di dire e di chiedermi perché il Pd ha scelto Orlando e il commento di D’Angelo vuole entrare in casa nostra – ribatte Carlo Bagnasco -. Per noi Bucci è il migliore ed è la nostra prima scelta. Il centrodestra non ha mai dato segnale di scollamento, anche se la discussione ci sta, il nome su cui ci siamo orientati è al di sopra di tutti. Bucci non è né di destra né di sinistra, è al di sopra delle parti, è un manager che può gestire al meglio le situazioni“. La partita finale, quella che potrebbe giocarsi tra i candidati Orlando e Bucci, vedrà protagonista quel “centro” civico o riformista, che si è spacchettato. Nel centrosinistra sembra infatti ai blocchi di partenza la lista Riformista con all’interno esponenti di Italia Viva, +Europa, Psi e, si spinge, anche per Azione, che però vorrebbe il logo. “Abbiamo una battaglia politica da fare, non è scontata per nessuno, e non ci si deve soffermare sul simbolo – ha spiegato a Primocanale il presidente regionale di Italia Viva Eugenio Musso -, ma l’obiettivo è quello di seguire la direttiva della segretaria del Pd Elly Schlein che ha chiesto di allargare il campo. Per questo dobbiamo includere più soggetti possibili. Mi sembra di capire che anche il candidato Andrea Orlando sia su questa lunghezza d’onda. Loghi, simboli, sono dettagli che agli elettori non servono a niente”.
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Bucci risponde a Orlando e tira dritto sull’aggiunta di assessori
Il presidente di Regione Liguria Marco Bucci risponde ad Andrea Orlando in merito al monito partito proprio dal deputato dem, sulla richiesta da portare in conferenza Stato-Regioni.
Orlando attacca Bucci, segnali di permanenza in Liguria
Cosa ha detto Andrea Orlando
Così parlava Andrea Orlando proprio nella giornata di ieri. “Mi auguro che la prima richiesta del nuovo presidente della Regione Liguria alla conferenza Stato-Regioni sia una diversa ripartizione dei fondi per la Sanità che tenga maggiormente conto dell’età media della nostra regione e non, come purtroppo ha già annunciato, un aumento del numero degli assessori” incalzava il dem Andrea Orlando. Parole che facevano presagire nella giornata di ieri una possibile permanenza in Liguria da parte dell’ex ministro, che attraverso i propri profili social inizia a puntellare la nuova maggioranza.
La risposta del presidente Marco Bucci
Se qualcuno vuole contribuire con suggerimenti è il benvenuto. È questo il messaggio che il presidente Bucci manda all’opposizione, dopo le parole di Andrea Orlando. “Noi prendiamo le risorse che ci danno dallo Stato, certo è che bisogna saperli usare bene e farli andare avanti nel modo giusto, se Orlando confonde i fondi della sanità con gli assessori è un problema suo, mischia le mele con le pere e non è questo il modo di fare. Se uno vuole contribuire io vorrei suggerimenti per capire come aumentare la produttività e ridurre le spese” l’attacco all’ex ministro.
Il prossimo obiettivo del presidente ligure
Rispetto al tema dell’aggiunta di assessori nella composizione della giunta, Bucci ribadisce che il tema esula dai fondi per la sanità. “Esiste la possibilità di implementare il numero di assessori, a costo zero per tutti, pagati altresì con i soldi che ci sono già – aggiunge Marco Bucci -. Non ci saranno costi addizionali e non è sbagliato questo ragionamento. La giunta viene chiusa a oggi così com’è, con le regole in atto, ma non è pensabile che in Comune ci siano undici assessori e in Regione solo sette”. Insomma, a buon intenditore poche parole, l’intento è chiaro, ma la matassa andrà per il momento sbrogliata lo stesso.
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