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Regionali, colpi di scena nella lista di Orlando: i giochi sono fatti

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GENOVA – È iniziato il conto alla rovescia per la chiusura delle liste in Liguria, il termine ultimo per presentarle è fissato per sabato prossimo, 28 settembre, alle 12. E in queste ore partiti e movimenti hanno presentato alla stampa i nomi di coloro che correranno per un posto in consiglio regionale. Giochi praticamente chiusi in entrambe le coalizioni, sia quelle di centrodestra che quelle di centrosinistra. Mentre le due liste a sostegno di Marco Bucci, Vince Liguria e Orgoglio Liguria, sono state presentate con tanto di foto di rito; quelle in appoggio ad Andrea Orlando sono agli sgoccioli per la stesura finale. Da una parte ‘Orlando presidente’, dall’altra ‘Liguri a testa alta’, entrambe fanno capo al candidato alla presidenza dem.

Nella prima spiccano alcuni nomi già conosciuti al mondo politico e genovese, come il consigliere regionale uscente di Linea Condivisa Gianni Pastorino (papabile futuro assessore alla Sanità qualora vincesse il centrosinistra ndr); la portavoce di Liguria Rainbow Ilaria Gibelli (avvocato di professione); il segretario dei medici di famiglia liguri Andrea Stimamiglio; il sindacalista della polizia Roberto Traverso e il giornalista Marco Ansaldo. Nella seconda sono soprattutto due i nomi ben conosciuti all’ultima legislatura: il capogruppo uscente del Movimento Cinque Stelle Fabio Tosi, pronto a correre al fianco di Andrea Orlando e il consigliere regionale uscente Pippo Rossetti, fuoriuscito dal Pd con Cristina Lodi ed entrato in Azione. Per Tosi manca solo l’ufficialità ma voci vicine non smentiscono, per lui si profila l’uscita dal Mov5s, considerando che per il vincolo dei due mandati non si poteva ricandidare.

Per Rossetti la partita si giocava sull’intenzione o meno di riprovare un altro giro in aula, considerando che fino a qualche settimana fa l’intento era quello di rimanere dietro le quinte per spingere la candidatura di Cristina Lodi. Mentre sembrava che potesse essere confermato il suo ingresso nella lista di Orlando, è circolata nel pomeriggio di oggi la scheda fax simile di Pippo Rossetti, candidato con la lista in sostegno di Orlando, Patto Civico riformista al fianco di Lodi. I ben informati raccontato che dietro la decisione di Rossetti di correre con Azione e il Patto civico ci sia la fuoriuscita del sindaco di Casarza Ligure Stagnaro, passato da Azione a Italia Viva (Riformisti uniti per la Liguria). Sul fronte capolista, si va verso un “compromesso” politico: la segretaria Elly Schlein avrebbe spinto per avere due donne a capo delle liste a sostegno di Andrea Orlando (così come è avvenuto per le Europee di giugno ndr) ma la sintesi si sarebbe trovata su un uomo e una donna. Da una parte Marco Ansaldo, dall’altra Paola Negro, sindaca di Pieve Ligure. Questa sarà la strada da intraprendere per le due liste in appoggio al candidato del centrosinistra Andrea Orlando. 

Nel frattempo i toni della campagna elettorale sono sempre più accesi e nella giornata di ieri si è consumato uno scontro, durissimo, a distanza, tra Marco Bucci e Andrea Orlando. L’ex ministro ha fatto sapere che querelerà il sindaco, reo di aver detto testuali parole. “Prima lui fa le cose che non deve fare poi dopo discute del conflitto di interessi, io avrei discusso del conflitto di interessi prima, ad esempio, di aver mandato Sommariva nel privato”. Parole che Orlando ha interpretato come responsabile del passaggio dell’ex presidente dell’Autorità portuale di Spezia alla sua nomina nel gruppo Spinelli. “A parte l’idea proprietaria delle persone che denuncia questa affermazione, essendo totalmente priva di fondamento, chiederò a Bucci di rispondere in sede legale a questa menzogna” la contro risposta di Andrea Orlando. A sancire un clima sempre più surriscaldato tra centrodestra e centrosinistra, le parole del viceministro del Mit e segretario regionale della Lega Edoardo Rixi, che a margine della presentazione dei candidati del Carroccio, ha detto di “essersi rotto il c… di passare da criminale (riferendosi alla polemica tra Orlando e Bucci ndr) perché i giudici devono poter lavorare in tranquillità ma senza pressioni politiche”. Questa l’aria che si respira sotto il cielo della Liguria, a un mese esatto dalla chiusura della campagna elettorale. 

 

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Auto Europa 2025, trionfa nuovo Dacia Duster

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Il SUV rumeno si distingue per stile, qualità e completezza di gamma, confermando il successo del brand nel passaggio dal “low cost” al “value for money”

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Regionali, venerdì la sfida delle “piazze” a distanza di un’ora

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GENOVA – Si intravede la bandiera a scacchi sulla corsa alle Regionali, in vista del voto del 27 e 28 ottobre. E lo sanno bene i candidati alla presidenza, a partire dai big Marco Bucci e Andrea Orlando. La partita ligure, tra centrodestra e centrosinistra, non avrà solo rilevanza regionale ma anche – e soprattutto pensano da Roma – nazionale. A dimostrazione di questo la parata dei leader di partito che dalla capitale hanno fatto un mini abbonamento per la Liguria, che scadrà venerdì 25 ottobre, quando alle 23.59 cesserà il tempo a disposizione per convincere i liguri, e scatterà il silenzio elettorale. Ad attraversare la regione, da ponente a levante, ci hanno pensato soprattutto i segretari di Lega e Partito Democratico, Matteo Salvini ed Elly Schlein, che sono stati tra i più attivi in queste settimane. Ultima, solo in ordine di tempo, la deputata dem, che ha passato gli ultimi tre giorni in Liguria, al fianco di Andrea Orlando. Un lungo tour tra i comuni della costa e dell’entroterra che si è chiuso, nella giornata di ieri, a Sestri Ponente, in uno dei quartieri da sempre “rossi” di Genova, che negli anni si è scollato dalla sinistra e dal Pd.

Il monito, da piazza Baracca, è stato chiaro: “Andiamo a vincere, adesso tocca a voi (rivolgendosi ai sostenitori del Pd ndr), convincete gli astenuti a votare per Andrea Orlando, l’uomo giusto e perbene”. Dall’altra parte della barricata il vicepremier del Carroccio, che non ha mai negato il suo legame con la Liguria e che sta trainando il suo partito, con diverse giornate trascorse sia in riviera che nel capoluogo ligure. E per farlo, ha organizzato proprio a Genova un incontro con tutti i ministri della Lega (Locatelli, Giorgetti, Calderoli, Valditara ndr), per festeggiare i due anni di governo di centrodestra. Entrambi gli schieramenti hanno dato appuntamento alla propria coalizione venerdì prossimo, 25 ottobre, in due location scelte e stabilite a Genova. Il centrodestra, che sarà capitanato dalla premier, ha deciso di prenotarsi l’Auditorium dei Magazzini del Cotone, al porto antico, a partire dalle 16.30. Saliranno sul palco Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Maurizio Lupi e Stefano Bandecchi, che traineranno la chiusura della campagna al fianco del candidato Marco Bucci.

Il centrosinistra invece ha scelto di giocarsi la carta di piazza Matteotti, dove l’appuntamento è stato fissato alle 17.30, sfidando il “riempimento” della location, che da sempre è stata luogo di manifestazioni ed eventi importanti come la commemorazione del 25 aprile. Sul palco, in una delle piazze simbolo di Genova, si ritroveranno tutti i leader nazionali del campo progressista (e riformista): Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e in collegamento Carlo Calenda (o in presenza la presidente di Azione Elena Bonetti ndr). L’ex ministro ha spiegato che non potrà essere a Genova per un impegno precedente di partito in Veneto. Ad annunciare la chiusura di venerdì lo stesso Andrea Orlando, sulla propria pagina Facebook: “Chiudiamo questa campagna a Genova, in una piazza simbolica come Matteotti. Per le radici del nostro impegno e per il futuro della Liguria. Lo faremo con tutti i partiti e i movimenti che ci hanno sostenuto. Uniti, coesi, pronti per la sfida di governo. Insieme a testa alta, per la Liguria per bene”.

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Indagato l’agente che ha ucciso l’africano col coltello per legittima difesa

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Da valutare se ci sia stato «eccesso colposo». Salvini: «Ha fatto il suo dovere». La diocesi di Verona fa la veglia per l’immigrato.

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