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Bucci presidente, Salvini: “Ora avanti con Piciocchi in Comune”

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GENOVA – “Si apre una nuova partita: il sindaco di Genova sarà importante, a prescindere dal nome. Per me Pietro Picciocchi è una persona validissima, serve qualcuno che porti avanti questo rinascimento cittadino che ha iniziato Marco Bucci e che lo ha portato ad essere eletto governatore. Sarà importante perché se ti arriva uno che ti riferma un’altra volta tutti i progetti, tutti i cantieri, allora diventa complicato”. Così il vice premier e ministro ai Trasporti Matteo Salvini ai microfoni di Primocanale a neanche 24 ore dalla vittoria del candidato presidente del centrodestra. 

La vittoria del nuovo presidente di Regione Marco Bucci. Salvini: “Ha toccato il cuore dei liguri”

“In questa vittoria c’è tanto Bucci, perché chi segue Primocanale si ricorda che solo pochi mesi fa, stiamo parlando di 4-5 mesi fa, c’era il caos, c’era la Liguria che era l’apertura di tutti i giornali, che manco fossimo nella Chicago degli anni bui della malavita – spiega Salvini -. Un governatore agli arresti, polemiche, intercettazioni, la sinistra pensava di aver già vinto, i sondaggi dicevano che il centrodestra non ce l’avrebbe mai fatta”.

“Devo dire che il coraggio civico e l’amore per la comunità di Marco Bucci hanno fatto la differenza, perché avere una persona che ha messo il progetto per la sua terra davanti alle sue difficoltà anche fisiche e umane è qualcosa che penso abbia scaldato più di un cuore ligure”.

Il lavoro della coalizione in Regione. Salvini: “Non ci avrebbero rivotato”

“La coalizione ha lavorato bene in questi nove anni, perché se il centrodestra avesse lavorato male negli anni passati non ci avrebbero rivoltato. Ha dimostrato compattezza e serietà, mentre dall’altra parte volavano gli schiaffi. Nonostante tutti i tentativi, nonostante questa indagine che vedremo dove andrà a finire, nonostante trasmissioni, interviste sulla rete pubblica nazionale a urne aperte che spalavano fango su Bucci, su Toti, sul centrodestra, su Salvini, su Genova e sulla Liguria, nonostante tutto questo abbiamo vinto.

Il futuro e il sindaco di Genova. Salvini: “Avanti con Piciocchi”

“Il sindaco di Genova sarà importante per il futuro della regione – conclude -. A prescindere dal nome, e per me Pietro Picciocchi è una persona validissima, serve qualcuno che porti avanti questo rinascimento cittadino che ha portato Bucci a essere eletto governatore”.

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Moto Guzzi V7 Sport, evoluzione di una icona

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Moto Guzzi V7 Sport 2025 - 5La gamma si evolve con un design rinnovato e una tecnologia avanzata

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Regione Liguria, nasce il gruppo ‘Vince Liguria-Noi Moderati’

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In Regione Liguria è nato il gruppo Vince Liguria-Noi Moderati, composto da tre consiglieri: Matteo Campora, Alessandro Bozzano e Federico Bogliolo.

Un progetto e una proposta premiati dal voto

“Abbiamo saputo interpretare e accogliere il civismo ligure che si è riconosciuto fino alla scorsa legislatura nella lista Toti unitamente al progetto nazionale di Noi Moderati – affermano in una nota congiunta il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi e la deputata e coordinatrice ligure Ilaria Cavo-, un progetto e una proposta che sono stati premiati dal voto. Nella giornata di insediamento e avvio della nuova legislatura un grande ‘in bocca al lupo’ ai tre consiglieri con la consapevolezza che sapranno ben interpretare i nostri valori di equilibrio, serietà e concretezza e ascoltare i liguri dando risposte alle esigenze dei territori. Il passaggio di oggi rappresenta un importante segnale in vista dell’Assemblea Nazionale di Noi Moderati che si terrà a Roma sabato e domenica prossima”.

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La testimonianza choc della Ghio in consiglio comunale: “Violentata a 12 anni”

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Le frasi choc pronunciate dalla consigliera comunale Francesca Ghio della lista Rossoverde, hanno fatto il giro dei social media e delle testate giornalistiche all’indomani del 25 novembre, la giornata contro l’eliminazione della violenza sulle donne. Inaspettatamente in aula rossa, l’ex attivista di Fridays for future, ha preso la parola e ha confessato di essere stata vittima di violenza quando in età adolescenziale “nel cuore della Genova bene”, è stata violentata da un uomo di cui si fidava, “il vostro bravo ragazzo”, lo definisce Ghio.

“Il vostro bravo ragazzo”

“Avevo appena iniziato la seconda media quando sono stata violentata fisicamente e psicologicamente tra le mura di casa mia. Ripetutamente. Per mesi e mesi, da un uomo di cui mi fidavo, da un uomo che nessuno avrebbe pensato potesse essere un mostro. Un dirigente genovese, il vostro bravo ragazzo. Lui mi diceva di stare zitta e che doveva essere il nostro segreto, dovevo giurargli di non raccontare niente a nessuno mentre sottostavo alle sue torture”.

Silenzio e solitudine

“Nessuno mi ha mai chiesto perché ero diventata introversa all’improvviso. Eppure non sono mai stata una bambina silenziosa…Ma la società intorno corre, dove corre non si capisce. Perché questa società non ha tempo e non ha spazio per curarsi delle persone. Avanza, costruisce dighe e strade, avanza verso il progresso e nuove promesse, dimenticandosi di proteggere e curare il bene prezioso della vita”.

La mancata denuncia

“Non ho mai denunciato quell’uomo – ha detto Ghio – Non sapevo neanche cosa fosse una denuncia a 12 anni. A scuola studiavamo Napoleone Bonaparte, nessuno parlava di emozioni, consenso, sessualità, sostegno alla fragilità. Nel mondo degli adulti non c’era un singolo volto in cui poter trovare rifugio e protezione. Quando ho provato a parlarne anni dopo mi sono sentita giudicata, iniziavo il discorso e notavo disgusto. ‘Ma no, sto scherzando…’ dicevo per chiudere velocemente il discorso”.

“Vittima due volte”

“A distanza di decenni nulla è cambiato. Gli uomini continuano a violentare nel silenzio complice di una società che non dà gli strumenti, che non vuole fermarsi a capire, che ritiene più facile e dignitoso nascondere il problema piuttosto che ammettere che questo cortocircuito è responsabilità. Il 25 novembre è passato, ci vediamo l’anno prossimo con la conta dei numeri: chi sull’elenco dei nomi dei cadaveri, chi nel silenzio muore dentro. Vittima due volte: dello stupratore e della società che guarda dall’altra parte”.

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