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Bucci candidato alle regionali: “Se il Pd dice che vinco io sono strafelice”

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GENOVA – “Mi hanno riferito che D’Angelo ha detto che andremo a votare a breve per il Consiglio comunale. Se andremo a votare a breve per il Comune vuol dire che io vinco. Se il Pd dice che io vinco io sono strafelice“: sono queste le prime parole del sindaco di Genova Marco Bucci, uscito dal suo ufficio dopo una mattinata di lunghe telefonate, dopo che ha annunciato la sua candidatura a presidente di Regione Liguria con il centrodestra. Il primo cittadino ha commentato una dichiarazione del segretario genovese del Pd Simone D’Angelo ai microfoni di Primocanale. Il segretario genovese del Partito Democratico ha criticato la scelta di Bucci di candidarsi alle regionali per il centrodestra affermando che candidandosi il sindaco ha tradito la fiducia dei genovesi che lo hanno votato per amministrare fino al 2027.
 
 
Il sindaco ha poi annunciato sui suoi canali social con un lungo post i motivi che lo hanno portato a decidere di scendere in campo. 
“L’ho fatto convinto che questo sia un impegno necessario per poter proseguire un lavoro di crescita e sviluppo che la nostra terra ha iniziato nel 2015 e quella visione di città che vede Genova protagonista dal 2017. È troppo alto il rischio che in futuro la Liguria possa essere amministrata dai signori del “no” a tutto. Non ci possiamo permettere di fermare le tante opere e i progetti messi in piedi in questi anni che hanno restituito orgoglio a tutti i cittadini e una grande visione internazionale al nostro territorio”
Per i cittadini liguri, come spiega il sondaggio Tecnè commissionato da Primocanale pubblicato in queste ore, Marco Bucci è gradito al 45% dell’elettorato totale ma sull’elettorato di centrodestra il dato sale all’84%. Nelle ultime ore il sindaco aveva ammesso di aver ricevuto tante telefonate da Roma, poi nella mattinata l’ufficialità della decisione. 

Bucci candidato: lo vorrebbe l’84% degli elettori di centrodestra – IL RISULTATO 

 
Nel suo lungo post prosegue: “Abbiamo costruito insieme tanto, vogliamo una Liguria che guardi avanti senza veti né ostacoli, che non abbia paura di innovare, che non si arrenda davanti alle difficoltà, ma che sappia affrontarle con la forza e la determinazione che da sempre ci caratterizzano. Qualche mese fa ho rinunciato a candidarmi per due motivi precisi: la volontà di rispettare l’impegno preso con i genovesi sino a giugno 2027 e le mie condizioni di salute. Ma negli ultimi giorni ho ricevuto richieste da tutti i leader politici del centrodestra e dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con la quale ho avuto un colloquio lungo e amichevole. In queste ultime settimane mi sono accorto che il modo migliore per garantire il completamento delle opere e dei progetti che abbiamo iniziato, è quello di estendere il nostro metodo di lavoro a tutta la Liguria”.
 
 
Il sindaco potrà correre alle prossime elezioni senza dimettersi dalla sua carica, che risulta incompatibile soltanto al momento dell’elezione o a presidente di Regione Liguria, in caso di vittoria, o a consigliere regionale all’opposizione, in caso di perdita. Ma se perdesse, potrebbe decidere di rinunciare al ruolo in Regione e tornare a fare il sindaco
“Ai liguri voglio fare due promesse. Mi impegnerò con tutte le mie energie per vincere e guidare la Liguria ad essere un’importante regione a livello internazionale. Il posto migliore dove vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero. Per la mia salute: continuerò a lavorare come ho sempre fatto e a seguire le prescrizioni mediche che mi verranno date dai bravi medici e dal personale sanitario in cui confido al 100%”
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Romeo: «Strano, nessuno ha indagato la Lamorgese»

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Il capogruppo leghista al Senato: «Anche lei bloccò i migranti a bordo delle navi, e più a lungo. Il M5s firmò il divieto di avvicinamento per Open Arms, ora ha cambiato linea. Matteo Renzi? Garantista solo con gli amici. In Europa la sinistra al governo sta aprendo gli occhi».

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Orlando a Primocanale: “Mai dato del criminale a nessuno”

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GENOVA – Che cosa si sono detti nel primo incontro, informale, Marco Bucci e Andrea Orlando? Lo abbiamo chiesto al candidato del centrosinistra che oggi, per la prima volta, ha stretto la mano al suo competitor, in occasione dell’inaugurazione del Salone Nautico di Genova. “Intanto mi sono presentato, perché mi sembrava giusto così (ride ndr) – ha commentato a Primocanale Andrea Orlando -. Abbiamo discusso, gli ho rappresentato un problema che non è oggetto della campagna elettorale ma è comunque una mia preoccupazione. Io ritengo che la situazione che si è determinata in Regione, in Comune con la sua candidatura e quella dei suoi assessori, oltre a quella nelle Autorità portuali, dove mancano i presidenti -, rischia in qualche modo di rallentare un percorso che ha delle insidie non banali rispetto ai tempi del Pnrr”.

Che cosa gli ha risposto il sindaco? “Bucci mi ha detto che si considera tranquillo almeno sul fronte del Comune, ma io ho cercato di spiegargli quali sono le ragioni per cui le amministrazioni senza guida o traumatizzate da una vicenda giudiziaria rischiano di avere un rallentamento sul quale tutti abbiamo una responsabilità su cui vigilare”. Nell’incontro Terrazza Incontra organizzato dal presidente Maurizio Rossi, a cui ha preso parte Marco Bucci, il candidato del centrodestra, ha risposto così alla domanda che gli abbiamo posto, ovvero se teme l’ex ministro. “Non mi spaventa, ci mancherebbe. Mi interessa però che sia un candidato onesto intellettualmente ovvero che non dica cose che non sono vere, sapendo che non sono vere. E non si dà del criminale agli avversari, questa cosa mi ha veramente ferito, non mi pare di essere un criminale, mi sembra di pessimo gusto” LEGGI QUI.

Non si è fatta attendere la risposta di Andrea Orlando, che ci ha tenuto a ribadire il suo punto di vista: “Non ho mai dato del criminale a nessuno, conosco abbastanza bene l’italiano e ho detto che il contesto nel quale si è mosso Bucci è stato criminogeno, cioè che ha generato fenomeni penalmente rilevanti, ho solo fatto una fotografia di quello che è avvenuto”. Infine, sulla possibile telefonata “da opera di convincimento di Bucci a Raffaella Paita (che con Italia Viva ha deciso di sostenere Orlando ndr), il candidato del campo largo ha contro risposto in modo laconico: “Non ho notizie di questa telefonata”.

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34° Gran Premio Nuvolari, programma e informazioni

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La edizione del 2024 che celebra il “mantovano volante” è ai blocchi di partenza. Con 300 equipaggi da tutto il mondo e 85 vetture anteguerra

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