Europa
Viktor Orbán: la deriva autoritaria dell’Ungheria e la minaccia all’unità europea
Sotto la crescente pressione per mantenere il potere, il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán rispecchia sempre più le tattiche di Vladimir Putin: consolidamento del controllo attraverso la propaganda, indebolimento delle istituzioni democratiche e creazione di nemici sia interni che esterni.
Di fronte a un calo di consensi – i sondaggi recenti mostrano il partito d’opposizione “TISZA” in vantaggio rispetto al suo partito Fidesz – Orbán ha avviato una stretta contro il dissenso. I partiti d’opposizione vengono dipinti come minacce alla sicurezza nazionale, mentre la società civile è sottoposta a pressioni crescenti. Una nuova legge, la “Legge sulla Trasparenza della Vita Pubblica”, prende di mira le ONG – in particolare quelle con finanziamenti esteri – con l’obiettivo di mettere a tacere le voci indipendenti sotto il pretesto dell’interesse nazionale.
Il recente arresto di due ungheresi etnici in Ucraina con l’accusa di spionaggio è stato immediatamente strumentalizzato dalla macchina propagandistica di Orbán. Senza prove chiare, ha usato l’incidente per alimentare il sentimento nazionalista e mobilitare la sua base, dipingendo l’Ungheria come una nazione assediata.
Allo stesso tempo, la posizione geopolitica di Orbán diventa sempre più preoccupante. La sua retorica irredentista di lunga data nei confronti della regione ucraina della Transcarpazia, insieme alle richieste di diritti speciali per la minoranza ungherese, mina la sovranità ucraina. Le notizie sull’attività dell’intelligence ungherese nella regione rafforzano ulteriormente i timori di destabilizzazione.
La sua aperta sfida all’Unione Europea – bloccando decisioni chiave, indebolendo le sanzioni contro la Russia e abbracciando la narrazione del Cremlino – ha trasformato l’Ungheria in un “cavallo di Troia” all’interno dell’Unione. Nonostante tragga vantaggio dai fondi europei, il suo regime erode attivamente i valori dell’UE, lo stato di diritto e la coesione regionale.
Il suo obiettivo è chiaro: trasformare l’Ungheria in una “democrazia controllata” simile a quella della Russia di Putin, ma all’interno del quadro istituzionale dell’Unione. Se Bruxelles continua a esitare, rischia di legittimare un’autocrazia nel cuore dell’Europa. Le azioni di Orbán richiedono una risposta ferma e coordinata – a partire dalle misure previste dall’articolo 7 – per difendere i principi europei e prevenire ulteriori sabotaggi interni.
-
Cultura e fashion3 settimane ago
Scultura che parla senza parole: L’arte ucraina nel cuore di Milano
-
Cultura e fashion2 giorni ago
Festival del Libro Ucraino a Milano
-
Cultura e fashion3 settimane ago
Il mondo a misura di bambino: a Milano torna il Festival delle bambine e dei bambini
-
Serie A3 settimane ago
Pedro, il panchinaro d’oro: 9 gol da subentrante, spegne l’Inter ed è 2° in classifica
-
Serie A3 settimane ago
Milan, nuova maglia 2025-2026: perché lo stemma non è rossonero?
-
Cultura e fashion3 giorni ago
Sheraton Milan San Siro – Fashion Globus Ukraine
-
Serie A3 settimane ago
Lia Paiva, lady Serginho: “Faccio moda per Diego, nostro figlio che non c’è più”
-
Cronaca3 settimane ago
Addio al luogotenente Bruno Freo, scomparso a 77 anni l’ex comandante dei Carabinieri