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Un consiglio regionale che scotta, quali sono i ruoli dell’aula

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È un inizio con il botto, scoppiettante, come prevedibile, quello che si sta consumando nelle primissime sedute del consiglio regionale.

La prima volta degli assessori in consiglio regionale

I fatti precedenti

Il livello di scontro si è innalzato soprattutto nella giornata di ieri, quando il presidente Marco Bucci ha accusato l’opposizione, in particolare i consiglieri del Partito Democratico Andrea Orlando e Simone D’Angelo, di maleducazione. Rei, secondo il sindaco di Genova, di averlo interrotto durante la presentazione del suo programma di Governo. Un botta e risposta condito dal presidente del consiglio regionale Stefano Balleari, che ha chiesto silenzio dalla minoranza ma che ha ribadito (un messaggio per tutti) che è lui a decidere chi deve parlare in aula e a dettare i tempi. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino quello ligure è al vetriolo. La presa di posizione di Bucci, durante l’intervento in consiglio, è stata dura. Il manager ha accusato l’opposizione di essere violenta, di utilizzare la violenza per prevaricare. Parole che hanno scatenato l’ilarità (sarcastica) dell’opposizione. Marco Bucci è stato accusato di aver scavalcato i ruoli istituzionali, del presidente dell’aula e del vicepresidente. Ma certe rigidità “perditempo”, non sono mai piaciute al velista genovese. 

La presa di posizione del vicepresidente Arboscello

Il vicepresidente del consiglio regionale Roberto Arboscello prende posizione, netta, nei confronti di Marco Bucci. Arboscello, consigliere regionale del Partito Democratico al secondo mandato, sveste i panni del politico e parla con la sua carica istituzionale. “Il presidente Bucci che prevarica il ruolo del presidente del consiglio è una cosa secondo me inaccettabile, ed è per questo che sono scattato dai banchi, perché non esiste che il presidente di giunta regoli i lavori di un consiglio regionale – la presa di posizione di Roberto Arboscello -. Il consiglio regionale è regolato dal presidente del consiglio e dall’ufficio di presidenza per cui Bucci deve imparare a stare al suo posto, a svolgere il ruolo che la normativa e la legge gli consentono. Bucci ha detto che sono bravo? Sì ma bravo a far rispettare il buon regolamento del consiglio regionale, sono il vicepresidente e questo sta a me, sta a me far così. Infatti non mi sono permesso di intervenire quando il presidente Balleari ha interrotto i consiglieri di minoranza, però mi sono permesso di intervenire quando Bucci ha intimato al presidente del consiglio di sospendere il consiglio regionale. È una cosa inaccettabile”.

Balleari e il ruolo di “mediatore”

A sostenere la presa di posizione in aula del presidente Marco Bucci è stato Stefano Balleari (presidente del consiglio regionale), che conosce bene da vicino il carattere “fumantino” del sindaco uscente di Genova. Balleari tira in ballo il suo vice, Roberto Arboscello. “Spiace ascoltare da una persona mite come il consigliere Arboscello frasi come ‘Bucci prevarica il presidente Balleari’. La richiesta del presidente Bucci di sospendere i lavori, non essendo stata accolta proprio perché, e su questo sono d’accordo con Arboscello, il consiglio regionale è regolato dal presidente del consiglio regionale e dall’ufficio di presidenza. A volte bisognerebbe guardare i fatti, senza fare processi alle intenzioni e, magari, senza ricorrere all’uso inappropriato delle parole”.

Qual è il ruolo del presidente del consiglio regionale?

Il presidente del consiglio regionale è un organo interno del consiglio stesso, eletto a scrutinio segreto. Il suo ruolo è quello di rappresentare, convocare e dirigere i lavori secondo le modalità previste dal regolamento interno. Il presidente del consiglio regionale tutela le prerogative e l’esercizio del mandato di tutti i consiglieri, insedia le commissioni consiliari e ne verifica il buon funzionamento, richiede inoltre al presidente della giunta regionale lo svolgimento di comunicazioni in consiglio su argomenti di interesse generale, garantisce il rispetto delle norme dello statuto della Regione e del regolamento interno del consiglio con particolare riferimento a quelle inerenti la tutela dei diritti delle opposizioni, esercita ogni altra funzione prevista dallo statuto della Regione, dal regolamento interno del Consiglio e dalle leggi regionali. Il presidente non può far parte delle commissioni consiliari e nel caso di assenza o impedimento temporaneo è sostituito dal vicepresidente vicario. Infine, può essere rimosso dalla carica per gravi motivi, previa approvazione a scrutinio segreto di una mozione di decadenza presentata da almeno due terzi dei consiglieri regionali in carica e approvata da due terzi dei componenti il consiglio.

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Comunali di Genova, Sibilla si sfila: “Ho riflettuto ma è un no convinto”

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Dopo giorni in cui il nome di Carla Sibilla rimbalzava come potenziale candidata del centrosinistra, la diretta interessata, contattata da Primocanale, ha rimandato al mittente – cordialmente – l’invito. Sibilla si sfila così dalla corsa per palazzo Tursi, pur sentendosi lusingata da questa richiesta. “Confermo, non sono disponibile” ha commentato telefonicamente.

Un “no” deciso, nonostante la suggestione fosse importante

Carla Sibilla, ex assessore della giunta Doria dal 2012 al 2017, ha declinato la richiesta del centrosinistra, confermando di aver ricevuto la chiamata del Partito Democratico, che in queste settimane sta sondando il terreno alla ricerca di potenziali profili da poter candidare. Sibilla era considerata la punta di diamante della squadra di Marco Doria, che spesso ha subìto attacchi, da destra a sinistra. E che dopo il quinquennio in via Garibaldi ha spianato la strada alla doppia giunta di Marco Bucci. Numerose le iniziative portate avanti negli anni del suo assessorato, con il focus sulla cultura e il successo di palazzo Ducale. Sibilla è da sempre manager di Costa Edutainment dove tutt’oggi ricopre l’incarico di amministratore delegato di C-Way, tour operator del gruppo. Ha inoltre ricoperto dal 2021 la posizione di consigliere di amministrazione della Fondazione Gerolamo Gaslini. Pedigree importante, curriculum di grande livello, avrebbe messo d’accordo sia il centro che la sinistra, ma i tempi non sono coincisi, visti anche i numerosi impegni di Sibilla. “Ho riflettuto a fondo ma gli impegni già in corso e svariate valutazioni mi hanno portata a prendere questa decisione” ha spiegato a Primocanale l’ex assessore alla Cultura.

Si sfoglia la margherita

Le quotazioni di Sibilla erano in crescita, se ci fosse stato l’ok sarebbero state alte le possibilità che la coalizione convergesse su di lei. “Mi ha fatto piacere l’interesse del Pd, sul candidato non so molto di più, non partecipo alla ricerca perché non faccio parte dei tavoli di confronto quindi leggo i nomi che escono in questi giorni” ha chiosato Sibilla. E a proposito di profili che circolano, restano sullo sfondo quelli in ambito universitario come Adriana Del Borghi e Maurizio Conti, ai quali si aggiunge l’ex ministra della Difesa Roberta Pinotti che però dovrebbe avere la capacità di mettere tutti d’accordo. E questa sarebbe una partita tutt’altro che semplice. Pare più di una suggestione quella in ambienti dem che riporta ad Andrea Pericu, figlio del celeberrimo e indimenticato sindaco di Genova Giuseppe. Ma al momento, da quello che si apprende, l’avvocato genovese non sembra convinto di intraprendere questo percorso. Ma il terreno, tempi maturi a parte, è stato sondato. Sullo sfondo rimangono (e forse nemmeno così nell’ombra) i profili politici del Partito Democratico: Armando Sanna, Federico Romeo e Alessandro Terrile. E dopo il primo giro di incontri di questa settimana, il cerchio potrebbe restringersi, anche se alla finestra rimangono sempre potenziali outsider.

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Maurizio Leschiutta al comando di Lamborghini Motorsport

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Maurizio Leschiutta è il nuovo Head of Motorsport di Lamborghini - 3Il manager guiderà i programmi sportivi del marchio a partire dal 2025

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