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Trasporti nel caos: nessun responsabile e troppi a piedi

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Trasporti nel caos: sabato il crash della torre di controllo di Milano, domenica ennesimi e pesanti ritardi ferroviari fino a 4 ore

Le ultime 48 ore, per tanti italiani che avevano deciso di spostarsi durante il weekend, si sono tramutate in un vero e proprio incubo.

Sabato sera, il crash della torre di controllo di Milano ha messo k.o. il traffico aereo dell’intero Nord Ovest d’Italia. Nella giornata di domenica – neppure il tempo di riprendere il fiato – ennesimi e pesanti ritardi ferroviari fino a 4 ore, causati da intoppi di varia natura a Roma. Per carità, risparmiamoci l’ennesima polemica personalizzata, che non tarderà ad arrivare: a noi di difendere o attaccare il ministro dei Trasporti Matteo Salvini in quanto tale interessa zero. Al viaggiatore di questa triste pantomima cosa potrà mai interessare, mentre il proprio aereo viene dirottato a Venezia o a Marsiglia o il treno si pianta in aperta campagna con 38° all’ombra?

Cosa volete che ci importi di una polemica che si esaurirà per stanchezza in 12 ore, quando è del tutto evidente che l’infrastruttura ferroviaria del Paese è ormai stressata ai limiti delle proprie capacità?

La verità è che, con buona pace degli immancabili contestatori di qualsiasi lavoro di grande respiro si pensi di cominciare in Italia, ci siamo innamorati dell’alta velocità. Si aggiungono e aggiungono ancora convogli, fino a quando la rete scoppia. In quel momento, bastano un guasto banale, i cantieri programmati, le sacrosante manutenzioni e gli importanti lavori finanziati dal Pnrr e il collasso è servito.

Siamo quel Paese che dopo aver contestato l’alta velocità perché rovinava l’ambiente, si è invaghito dell’alta velocità e pretenderebbe di avere sempre più treni ad alta velocità. Senza costruire nuove infrastrutture per l’alta velocità. Geniale, non c’è che dire.

Quanto ai problemi al traffico aereo di sabato, assistiamo attoniti a un incredibile balletto di responsabilità: è colpa della Tim, dice l’Ente nazionale assistenza al volo (Enav) e la Tim replica di essere estranea ai fatti. Insomma, come sempre, la sconfitta è orfana. Per tacere delle Cyber paure legate alla Russia.

E il viaggiatore vada a piedi.

Di Fulvio Giuliani

L’articolo Trasporti nel caos: nessun responsabile e troppi a piedi proviene da La Ragione.

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