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Sportello antiviolenza in UniGe, tutta l’aula rossa vota la mozione

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Il consiglio comunale di Genova ha votato all’unanimità l’ordine del giorno straordinario presentato dal Partito Democratico, nel quale si chiedeva l’attivazione di uno sportello antiviolenza all’interno dell’Università di Genova, dove nei giorni scorsi era andata in scena una protesta di alcune studentesse contro il prof che spogliava le alunne con l’AI.

Il Pd primo firmatario

A presentare l’odg la prima firmataria dem Rita Bruzzone: “Quello che è accaduto a Genova è molto grave ma purtroppo non è un caso isolato, dobbiamo fare in modo che oltre alla presa in carico delle vittime ci sia formazione sul tema, ci sia prevenzione e ci siano luoghi preposti alla denuncia con personale formato”. La richiesta è quella di far sorgere uno sportello antiviolenza all’interno delle sedi universitarie per offrire supporto alle vittime di violenza di genere. “Episodi non solo in ateneo, ma anche all’esterno dell’ambito universitario, chiediamo di promuovere una rete strutturata tra l’Università di Genova e i centri antiviolenza della città e della regione l’organizzazione di eventi formativi e informativi, diretti a sensibilizzare la comunità accademica sui temi della violenza di genere”.

Una mozione che ha messo tutti d’accordo

Sul tema sono intervenute anche altre consigliere, come Tiziana Notarnicola di Vince Genova, Arianna Viscogliosi del Gruppo Misto (Italia Viva) e la consigliera della lista Rossoverde Francesca Ghio. “È fondamentale che lo sportello sia gestito da personale qualificato e formato, in grado di offrire un supporto psicologico, legale e sociale alle vittime. Inoltre, è importante che venga promossa una stretta collaborazione con i centri antiviolenza già presenti sul territorio e con le forze dell’ordine, per garantire un intervento tempestivo ed efficace – ha spiegato Notarnicola -. Insieme a professionisti esperti del settore, potremo garantire che le studentesse e le donne dell’Università di Genova abbiano accesso a risorse e servizi adeguati, in linea con le ‘best practices’ adottate in altre realtà del nostro Paese. È nostro dovere promuovere una cultura del rispetto e della denuncia, affinché ogni evidenza di violenza venga affrontata con la massima serietà e urgenza”.

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“Il programma elettorale lo fate voi”, a Pegli: “Ci sentiamo dimenticati”

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Pulizia, cura del verde, miglioramento della qualità balneabilità delle acque “oggi scarsa”, stop all’espansione del porto di Prà, sì alla delocalizzazione dei depositi costieri di Carmagnani e Superba, no all’ipotesi progettuale del nuovo casello di Pegli che passerebbe proprio sotto i depositi: ecco una sintesi delle domande dei pegliesi al futuro sindaco di Genova, raccolte nella nuova tappa de “Il programma elettorale di Primocanale lo fate voi”. 

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Italia

Raffaella Paita soddisfatta del Ddl vittime incuria

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Via libera al Senato al disegno di legge che introduce benefici per le vittime di cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali e autostradali di rilievo nazionale.

Di cosa si tratta

Il provvedimento, nato su iniziativa del Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’, prevede una serie di interventi in favore delle vittime, dei loro familiari e delle persone danneggiate da eventi simili. Lo Stato interverrà in termini di sostegno alle vittime, grazie alla costituzione di una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria. Ora manca solo il voto finale alla Camera, e il provvedimento diventerà legge.

 

Il commento della senatrice Paita

“Questa è una giornata importante per il Parlamento, perché considero l’atto di oggi doveroso per le vittime del crollo del ponte Morandi e di tutti gli altri incidenti per incuria delle infrastrutture. Un percorso iniziato con il primo disegno di legge a mia prima firma con Alessia Rotta. Una reazione a quell’immane tragedia che ha provocato 43 vittime, e che ha segnato un momento doloroso per Genova, per la Liguria e per tutto il paese. La persona che voglio ringraziare più di tutti è la presidente del comitato delle vittime Egle Possetti, per la dignità e la tenacia con cui ha portato avanti la battaglia per le vittime del Morandi e contro l’incuria e l’assenza di manutenzione delle infrastrutture nel nostro paese. Istituzionalmente si tratta quindi di qualcosa di doveroso. Ma c’è ancora qualcosa che non va ed è il tema della capacità di controllo del pubblico sul privato per tutte le concessioni, ferroviarie, portuali, stradali, autostradali, per avere il margine di rischio il più possibile ridotto. Su questo dobbiamo lavorare in modo il più possibile coeso”.

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Italia

DS D85, prime immagini della ammiraglia elettrica da 750 km di autonomia

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DS D85, prime immagini della ammiraglia elettrica da 750 km di autonomia - 3 Design aerodinamico e tecnologia avanzata per prestazioni speciali

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