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smart Concept #5, la più grande di sempre

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Da citycar a super Suv elettrico: arriverà sul mercato nel 2025

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Amt, Bucci risponde a Salis: “Appena il Comune ci darà la possibilità di entrare noi lo faremo”

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Durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove tariffe di Amt, la sindaca di Genova Silvia Salis ha chiamato in causa Regione Ligure. “Stiamo facendo il massimo per continuare ad avere una società in house, ora attendiamo l’ingresso di Regione che sta facendo delle dichiarazioni e quindi conseguiranno dei fatti. E’ un passaggio fondamentale per poi sbloccare tutta una serie di nuove situazioni”.

La risposta del presidente Marco Bucci. “E’ vero abbiamo detto da tempo che noi siamo assolutamente convinti sia la cosa giusta intervenire nell’azienda Amt con una parte di equity e di finanziamento, c’è un programma su cui stiamo lavorando che è quello di avere un’azienda unica a livello regionale che possa occuparsi del trasporto locale. Pensiamo che questo possa anche benefici alle strutture dell’entroterra che oggi più soffrono, cosa che succede in tutte le parti d’Italia. Appena il Comune di Genova ci darà la possibilità di entrare noi lo faremo. La Legge Madia dice che non si possono aiutare aziende decotte, il servizio pubblico locale invece deve continuare a dare servizi ai cittadini”.

Sui problemi del trasporto pubblico nell’entroterra. “In certe zone ci sono solo autobus e non treni quindi bisogna assolutamente lavorarci in maniera forte, non possiamo permettere che tante persone abbiano certi disagi. Lo ripeto: appena il Comune ci darà il via libera noi entreremo”.

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Amt, gratuità sotto i 12 mila euro: Mascia chiama in causa il Garante degli anziani

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Continua a far discutere l’affaire Amt, tra crisi e piano di rilancio. I fari in questi giorni sono puntati sulle nuove tariffe, decise e comunicate dal vicesindaco di Genova Alessandro Terrile durante la conferenza stampa di mercoledì scorso, alla presenza della sindaca Silvia Salis.

Le misure per gli over 70

Le misure agevolate su larga scala sono state riviste anche per gli over 70, che perdono la gratuità dei mezzi pubblici a partire dalle 9:30, a meno che non abbiano un reddito Isee sotto i 12 mila euro. Per tutti gli altri over 70 sarà invece necessario pagare 120 euro all’anno. Sul tema è intervenuto il capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia Mario Mascia che punta il dito contro la nuova amministrazione. “L’indice di vecchiaia del 2024, per il comune di Genova, ci rappresenta che ci sono 270,5 anziani ogni 100 giovani – spiega Mario Mascia -. Ebbene saranno proprio loro, gli anziani genovesi, a partire da un misero Isee di 12 mila euro, a doversi sobbarcare l’impatto economico più significativo di questa manovra, peraltro non preventivamente condivisa né con il Garante dei diritti degli Anziani, né coi sindacati, né con le associazioni degli utenti, né con il consiglio della Città Metropolitana all’uopo sconvocato, né coi sindaci dei comuni delle valli, del Tigullio e della provincia di Genova, non a caso sul piede di guerra proprio per questo”.

L’accusa di Mascia e la proposta

Mascia accusa il centrosinistra di non aver condiviso la linea e di non aver ascoltato gli utenti. “Questo piano tariffario sembra partorito da un novello Ryan Bingham, lo spietato tagliateste aziendale interpretato da George Clooney nel film ‘Tra Le Nuvole’, che manco immagina quanto gli anziani e i pensionati genovesi faticano per arrivare a fine mese e spostarsi sul territorio, senza mezzi privati che non si possono permettere o non possono più guidare” ha aggiunto il consigliere comunale Mario Mascia.

La proposta

L’ex assessore genovese chiama in causa il Garante dei diritti degli Anziani, perché intervenga celermente. “Mi appello a lui, tra i suoi compiti c’è anche quello di sostenere ogni iniziativa volta ad assicurare alle persone anziane l’erogazione di prestazioni adeguate atte a soddisfare anche il miglioramento della qualità della vita – commenta Mario Mascia -. Queste nuove tariffe la peggioreranno sensibilmente, costringendo i nostri amati ‘vecchietti’, che spesso e volentieri sono ben più energici dei giovani anche perché nonni con nipoti più o meno a carico, a non prendere più l’autobus per andare a fare la spesa o una visita medica o appunto dare una mano alle famiglie dei figli” chiosa Mascia, autore della proposta di delibera, approvata all’unanimità dal consiglio comunale il 25 maggio 2021, con cui è stato istituito a Genova, per la prima volta in Italia, il Garante comunale dei diritti degli anziani.

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Scuole e allerta meteo, la sindaca di Rapallo non ha dubbi: “Con l’arancione le chiudo”

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Il day after dell’allerta arancione che ha interessato la Liguria, soprattutto il Centro e Levante, si porta dietro l’annoso tema della chiusura delle scuole. Aperte o chiuse? La decisione finale spetta, con bollino giallo o arancione, ai sindaci. Portone chiuso, al contrario, se l’allerta è rossa.

Il lavoro sul territorio

La scelta, in autonomia, nasce dopo il confronto con il territorio, a partire dal Coc. In questi anni abbiamo imparato a valutare il lavoro svolto in autonomia da parte dei primi cittadini, con un imprinting più o meno preventivo da parte dei diversi Comuni. Sul tema è intervenuta, a Primocanale, la sindaca di Rapallo Elisabetta Ricci spiega la sua posizione, ribadendo l’intento di mettere al primo posto la sicurezza degli studenti.

L’esperienza nel mondo della scuola

“Io vengo dalla scuola e ho vissuto il mio lavoro come docente e vicaria di istituto, soprattutto le allerte, in arancione, per un sindaco sono una decisione importante da prendere, molto complicata – commenta Elisabetta Ricci -. Al primo posto bisogna mettere la sicurezza degli alunni e della scuola, e del personale scolastico tutto. I ragazzi non vanno a scuola ma il personale di segreteria e i collaboratori scolastici vanno e bisogna pensare anche alla loro di sicurezza”. La sindaca di Rapallo ripercorre il ruolo che i sindaci devono avere nella decisione finale, che spetta proprio ai primi cittadini dei Comuni. “Si tratta di una decisione importante sulle spalle dei sindaci, bisogna assumere una decisione dall’alto che uniformi il territorio, dalla Regione ai sindaci, passando per il confronto con il Coc”.

La chiusura con l’allerta arancione

Ricci non ha dubbi sul suo modo di operare, che parte della valutazione dell’allerta. “Il primo passo è l’analisi dell’orario di partenza dell’allerta, ma credo che i ragazzi siano più sicuri se stanno a casa, nonostante capisco che sia un disagio per le famiglie – aggiunge la sindaca di Rapallo Elisabetta Ricci -. Ritengo inoltre che si debba però comunicarlo per tempo e non all’ultimo minuto, meglio saltare un giorno di scuola che piangere delle vittime. Noi siamo responsabili verso i cittadini, i ragazzi e il personale, che spesso arriva da altri Comuni. Perdere un giorno di scuola è meglio”. Chiudere quindi le scuole con allerta arancione? La sindaca Ricci non ha dubbi: “sì, mi confronterò ogni volta e valuterò il da farsi, ma la mia intenzione è quella”.

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