Italia
Sanità, Gratarola respinge le accuse delle opposizioni
GENOVA – L’Assessore alla Sanità Angelo Gratarola respinge le critiche sul “Percorso di efficientamento del sistema sanitario regionale” presentato dall’assessorato.
“Il consolidamento di azioni già messe in atto da Alisa negli anni precedenti su farmaci biosimilari e appropriatezza – scrive Gratarola in una nota riferendosi alle accuse politiche – porterà nel 2024 ad un risparmio stimato di 27 milioni di euro. Promuovere l’utilizzo di farmaci di qualità, efficacia e sicurezza analoga rispetto ad altri più costosi è considerata nobile e virtuosa dal mondo scientifico e prevista da AIFA. Si tratta dunque di misure che non hanno ricadute negative per il cittadino, che Alisa sta portando avanti con risultati evidenti (per chi sa leggerli) da diversi anni e vanno nella direzione opposta rispetto a come sono stati interpretati nelle note diffuse oggi.
Altre azioni analoghe legate al nuovo dipartimento interaziendale e all’efficientamento del sistema sanitario – prosegue la nota – sono quelle dell’appropriatezza in ambito oncologico e della medicina interna. Anche in questo caso, si tratta di azioni che non vanno a toccare servizi e diritti del cittadino, ma consentono di intervenire sui costi del sistema rendendolo più efficiente. Analogamente sui laboratori di analisi, si stima che un efficientamento di pochi punti percentuali, a fronte di una spesa complessiva molto elevata, senza ridurre i servizi per i cittadini, può garantire risparmi significativi”.
Gratarola respinge anche la ricostruzione secondo la quale Alisa sarebbe un “carrozzone” da 400 milioni di Euro: “Abbiamo già spiegato che gli oneri cessanti di Alisa, quello cioè che si risparmierebbe chiudendola, ammontano a circa 3 milioni. I 400 sono l’insieme dei fondi che transitano dall’azienda e vengono trasferiti ad altri enti come ospedali, soccorso alpino, Liguria Digitale e altri”.
Italia
Regionali, pronta la lista unica per Bucci: ecco Vince Liguria
GENOVA – Da Vince Genova a Vince Liguria. Si chiamerà così la lista che sosterrà Marco Bucci alla corsa per la presidenza di Regione Liguria. Il sindaco di Genova dovrebbe svelare a ore il logo del movimento che lo sosterrà. Sarà una sorta di lista unica del presidente, che ha l’obiettivo di non spacchettare i voti cosiddetti civici.
Proprio per questo motivo lo staff di Bucci sta lavorando alacremente per far confluire tutta quella parte centrista, che si richiama al civismo, nella sua Vince Liguria. Il nome non è ancora ufficiale ma tra i corridoi di palazzo Tursi si fa sempre più insistente. Il movimento che fa capo a Giovanni Toti, Avanti Liguria, dovrebbe confluire nella lista di Marco Bucci. Sono già diversi coloro che erano scesi in campo per il movimento arancione, in primis l’ex portavoce di Toti, Jessica Nicolini.
La sensazione è che la giornalista sia pronta a raggiungere – insieme a Giacomo Giampedrone e Alessandro Bozzano – i potenziali candidati al consiglio regionale, come l’assessore Matteo Campora e l’esponente della Lega Federico Bertorello. Ma è solo l’inizio di una formazione che pescherà, secondo indiscrezioni, soprattutto nell’attuale giunta e nel consiglio comunale di Genova.
Italia
Orlando: “Bucci non usi il Comune come comitato elettorale”
La campagna elettorale è ufficialmente iniziata. Nuovo affondo del candidato del centrosinistra Andrea Orlando nel confronto del suo avversario Bucci. “Mi auguro che il Comune di Genova non sia utilizzato come comitato elettorale”: così il candidato del campo largo alla presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando a margine della Festa dell’Unità organizzata dal Pd nel centro storico di Genova parla della candidatura di Marco Bucci per il centrodestra.
“Con Bucci come avversario sarà una campagna in cui dovremo discutere del tema della continuità, – dichiara – mi pare che il messaggio che vogliono dare sia quello della continuità con l’amministrazione Toti”. Poi una stoccata a tutto il centrodestra: “lo ha raccontato Bucci stesso – afferma Orlando – che il passaggio definitivo e risolutivo è stato una telefonata di Giorgia Meloni, Bucci alla fine è il candidato di Giorgia Meloni e questo dice molto anche dello stato di salute della destra ligure”. A differenza di altri alleati non chiede le dimissioni del primo cittadino genovese ma punta, piuttosto, sulla sua sconfitta: “mi auguro che Bucci non si dimetta, nel senso che mi auguro che possa proseguire il suo mandato dopo la campagna elettorale”.
E poi ancora: “Certo diremo dei no, ma diremo anche molti sì e li diremo tutti a testa alta, perché vogliamo risollevare la Liguria. Per questo sono necessari molti sì, il sì prima di tutto alla reindustrializzazione sostenibile della nostra Regione. Diremo sì alle infrastrutture, non solo perché è necessario per realizzare il disegno di rafforzamento dell’economia della Liguria, per rompere il suo isolamento, ma anche perché le risorse le abbiamo conquistate noi e sono stati altri con la loro incapacità e con la loro scarsa trasparenza a bloccare la loro realizzazione “
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