Italia
Regionali, tutte le liste e i nomi dei candidati a sostegno di Andrea Orlando
A supporto del candidato alla presidenza di Regione Liguria Andrea Orlando, ecco tutte le liste e tutti i nomi dei candidati. Le liste vengono pubblicate in ordine alfabetico per nome.
ALLEANZA VERDI SINISTRA
GENOVA – Ferruccio Sansa, Simona Cosso, Selena Candia, Gabriela Coronel Vargas, Andrea Bassoli, Roberto Bittarello, Lorenzo Cavana, Manuela Casaleggi, Paola Cordiviola, Fabrizio Gelli, Tiziana Nanni, Leonardo Parodi, Maurizio Pozzobon, Maria Luisa Romanelli, Dario Rossi, Giorgia Tommasella
SAVONA – Simona Simonetti, Maria Gabriella Branca, Jan Casella, Alessandro Isetta, Gabriele Lugaro
LA SPEZIA – Roberto Centi, Giorgia Lombardi, Valter Chiappini, Sandro Pietrobono, Marzia Ratti
IMPERIA – Jacopo Colomba, Roberto Amoretti, Daniela Lantrua, Marcella Rognoni
ANDREA ORLANDO PRESIDENTE
GENOVA – Marco Ansaldo, Ilaria Gibelli, Giovanni Battista Pastorino detto Gianni, Simona Ambrosino, Margherita Asquasciati, Lilia Bonicioli, Rosa Maria detta Rossella D’acqui, Anna Loscalzo, Vera Marenco, Mirko Masini, Fabio
Panariello, Matteo Rossi, Andrea Stimamiglio, Eleonora Taddei, Roberto Traversa, Bruno Vitali
SAVONA – Manuela Gozzi, Monica Nigro, Ferdinando Molteni, Massimo Niero, Giorgio Sogno
LA SPEZIA – Lorenzo Cammellini, Ludovica Marinaro, Angeloaugusto Massa, Valentina Antonini, Leonardo
D’Imporzano
IMPERIA – Gabriella Manfredi, Leandro Faraldi, Daniela Cassini, Roberto Truttalli
LIGURI A TESTA ALTA
GENOVA – Paola Negro, Fabio Tosi, Valter Giuseppe Ferrando, Giacomo detto Mino Bertone, Samira Campora,
Maddalena Crudeli, Lorenzo Gilli, Ramona Istrate, Si Mohamed detto Simo Kaabour, Davide Laricchia, Marco Mori, Tea Orbani, Germana Perego, Barbara Sanna, Chiara Trucco, Roberto Zattini
SAVONA – Roberto Molinaro,Fabrizio Antoci, Luca Gatto, Oriana Dicasagrande, Alice Beltrame
LA SPEZIA – Olga Tartarini,Marco Traversone, Emanuele Moggia,Francesca Salmonese, Ivano Bassani
IMPERIA – Angelo Roberto Manduca, Ernestina Asinari, Giovanni Battista Musso, Alessandra Giussani
MOVIMENTO CINQUE STELLE
GENOVA – Stefano Giordano, Mirko Carissimo, Fabio Ceraudo, Isabella De Benedetti, Daniele Di Martino, Antonino Barbera, Rosario Di Mauro, Angela Giuliana, Maryam Murru, Erika Piterà, Giansandro Rosasco, Daniele Severini, Maria Tini, Antonella Traino, Andrea Weiss, Roberta Zanardi
IMPERIA – Lorenzo Trucco, Maria Spinosi, Daniela Abbo, Pierfrancesco Musacchio
LA SPEZIA – Paolo Ugolini, Federica Giorgi, Gabriele Chiono, Giordano Kalan, Maria-Angela Magnani
SAVONA – Stefania Scarone, Dario Caruso, Andrea Cerrato, Claudia Laratta, Roberto Piovano
PARTITO DEMOCRATICO
GENOVA – Donatella Anita Alfonso, Rita Bruzzone, Simona Cola, Simone D’angelo, Ada D’onofrio, Serena Finocchio, Simone Franceschi, Massimiliano Morettini, Rehhal Oudghough, Katia Piccardo, Federico Romeo, Armando Sanna, Elisa Somaglia, Claudio Villa, Luca Garibaldi, Laura Bacchella
SAVONA – Roberto Arboscello, Manuela Benzi, Giorgio Cangiano, Raffaella Frino, Aurora Lessi
LA SPEZIA – Carola Baruzzo, Michela Marcone, Davide Natale, Paola Sisti
IMPERIA – Enrico Ioculano, Manuela Giraudo, Edoardo Verda, Loredana Modaffari
PATTO CIVICO RIFORMISTA
GENOVA – Cristina Lodi, Sergio Rossetti detto Pippo, Antonella Canepa, Antonio D’ Elia detto Tony, Francesca
Noceti, Gian Luigi Gatti, Angela Imperatore, Massimiliano Marotta, Maria Grazia Sbarboro, Francesco Munizzi, Francesca Tedone, Matteo Nuvoli, Maria Verdona, Giuseppe Pittaluga, Maurizio Romi, Luigi Stagnaro detto Zizzi
SAVONA – Maria Adele Taramasso, Andrea Zolezzi, Claudia Chiappori, Maurizio Gualdi, Riccardo Bianchi
LA SPEZIA – Sabina Ambrogetti, Gabriele Colombo, Rita Deplano, Thomas Landini, Giuseppe Romeo
IMPERIA – Laura Amoretti, Stefano Negri, Giuseppe Gagino, Maurizio Maria Sala
Italia
Nuovo Mercedes CLA, anteprima. Design, motori, caratteristiche
Sarà offerta in varianti ibride, elettriche e AMG
Italia
Insediamento Bucci, le prime tre “critiche” di Orlando
Nel primo giorno di insediamento del presidente di Regione Liguria Marco Bucci, il suo competitor Andrea Orlando, che ancora deve sciogliere le riserve sul suo futuro, striglia l’ex sindaco sull’ipotesi sottosegretari. Puntare su infermieri e medici, oltre a una legge per limitare il consumo del suolo: i mantra di Orlando, che già erano cavallo di battaglia in campagna elettorale.
Il primo attacco
Il deputato dem, che sta decidendo se rimanere o meno in Liguria a gestire il dossier – come richiesto dai suoi colleghi di partito e di coalizione – elenca alcune “stranezze”. Così definisce le prime decisioni di Bucci. “Innanzitutto si riunisce la maggioranza per formare la giunta, come è normale, come è fisiologico che sia, e a questa riunione di maggioranza partecipa il presidente di un’altra regione. Una stranezza che, però, confligge con l’idea della piena autonomia di una regione come la nostra. Non sarà oggetto di polemica questo, ma una qualche curiosità la suscita”. A dirlo, in un video pubblicato sui social, il deputato Pd Andrea Orlando.
Consumo del suolo: è già scontro
Tema di campagna elettorale, come riproposto più volte dallo stesso ex ministro, riguarda una legge per limitare il consumo di suolo. “Nelle prime battute il presidente Bucci ha chiamato in causa una legge regionale che noi volevamo presentare in caso di vittoria per limitare il consumo del suolo, dicendo che vorremmo costruire delle dighe fatte di bastoni e non vorremmo irreggimentare i fiumi, cose che non c’entrano niente con la nostra proposta. Se vorrà ne discuteremo insieme: io sono disponibile perché l’impianto di quella legge lo avevamo definito ed è un provvedimento che semplicemente lavora per evitare che si impermeabilizzi altro suolo e vincola anche gli interventi, soprattutto nelle aree urbane, alla riambientalizzazione come condizione per contenere in parte l’effetto dei cambiamenti climatici e degli eventi calamitosi che purtroppo si succedono da tanti anni”. Insomma, una mano tesa che sa di presenza e partecipazione, e che fa ben sperare chi vorrebbe che Andrea Orlando rimanesse in Liguria, a fare il capo dell’opposizione.
Sottosegretari? No, infermieri e medici
Infine, aggiunge Orlando, “la terza considerazione più seria e sulla quale spendo davvero pochissime battute è questa: ho visto che la discussione è sull’implementazione della giunta regionale. Bucci ha detto che “ci vogliono i sottosegretari“. Ecco, io direi che invece forse ci vogliono più infermieri e più medici in Liguria e su questo credo sia opportuno fare una discussione”. E se il buongiorno si vede dal mattino, la battaglia si preannuncia accesa.
Italia
Usa, Trump è presidente: “Ha vinto la preoccupazione per i confini”
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E’ un risveglio a stelle e strisce quello italiano e ligure perché, tra le notizie locali, spicca l’aggiornamento internazionale più atteso: il risultato ormai considerato ufficiale delle elezioni presidenziali statunitensi. Già prima delle 8 di mattina infatti arriva la conferma: Donald Trump sarà il 47esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Decisivo il voto popolare, ma anche quei temi che rassicurano gli statunitensi, questo il commento a caldo a Primocanale del docente di storia contemporanea dell’ateneo genovese Ferdinando Fasce. Per Kamala Harris la sconfitta: la vicepresidente sarebbe diventata la prima presidente donna degli Stati Uniti.
Ha vinto la preoccupazione per economia e difesa confini
“Ha inciso molto la situazione economica, l’inflazione, la percezione di una difficoltà enorme che viene attribuita quasi automaticamente all’amministrazione in carica. La preoccupazione delle migrazioni è stata fondamentale: noi vogliamo difendere i nostri confini, ha detto subito Trump”, spiega il docente a Primocanale. Nel discorso pronunciato a Palm Beach alle 8 di mattina ora italiana,Trump ha parlato subito della sua famiglia, è riemersa una first lady che non avevamo più visto, Trump ha anche ringraziato il cosiddetto “movimento” che l’ha sostenuto.
Il presidente dei record
“E’ il secondo caso di un presidente che vince una elezione, ne perde un’altra e poi rivince una seconda volta. Era successo solo una volta nel 1892 ed era un democratico”, spiega il professore genovese. E tra le motivazioni della sconfitta di Kamala Harris arriva anche una constatazione storica: “Biden-Harris si sono trovati per l’ennesima volta in una situazione di guerra e con l’eccezione di Roosvelt raramente i presidenti che si sono trovati in guerra hanno poi vinto le elezioni”.
Verso l’insediamento di Trump a gennaio 2025
“Ora i prossimi passaggi: a dicembre ci sarà un incontro ufficiale dei grandi elettori scelti dai due partiti che si sono già impegnati a votare e a questo punto a votare saranno tutti quelli che hanno sostenuto Trump. Ci sarà dunque questo riconoscimento ufficiale e a gennaio ci sarà l’insediamento”, spiega ancora il prof Fasce.
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