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Regionali, Pd: ecco i nomi di chi si candiderà e i nodi da sciogliere

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In attesa che le due coalizioni escano allo scoperto con i nomi dei rispettivi candidati alla presidenza sono iniziati i movimenti all’interno dei partiti per la compilazione delle liste.

Dopo aver fatto il punto in casa Fratelli d’Italia (LEGGI QUI) il nostro viaggio prosegue dentro il Partito Democratico. Sono tre i consiglieri comunali genovesi pronti a provare il salto in Regione. Si tratta di Donatella Alfonso, Claudio Villa e Rita Bruzzone. Starà invece fermo in attesa di capire cosa accadrà Alberto Pandolfo essendo stato il primo dei non eletti alla Camera dei Deputati. Nel caso Andrea Orlando dovesse realmente essere il candidato del centrosinistra per Pandolfo potrebbero aprirsi le porte del Parlamento.

Non ha invece sciolto le riserve il segretario provinciale Simone d’Angelo che potrebbe scendere in campo direttamente o dare semplicemente una mano dall’esterno.

Dei consiglieri regionali uscenti quasi tutti si ricandideranno. Sicuramente lo farà il savonese Roberto Arboscello, come l’imperiese Enrico Ioculano, il segretario regionale del partito Davide Natale Luca Garibaldi potrà provarci per la terza volta ma dovrà chiedere una deroga al Partito.  Anche Armando Sanna, vicepresidente uscente del Consiglio regionale, proverà a tornare in via Fieschi. In caso di primarie, ventilate qualche settimana fa dal segretario D’Angelo, Sanna dovrà ovviamente essere tenuto in considerazione considerato che nell’ultima tornata elettorale per la Regione era stato il più votato della minoranza e del Pd con le sue 6.500 preferenze.

Tenteranno di approdare in Regione anche il sindaco di Rossiglione Katia Piccardo e il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo. Entrambi nel caso venissero eletti dovrebbero lasciare i rispetti ruoli. Nel caso di successo di Romeo, il Pd rischierebbe di perdere l’unico Municipio che ha oggi. Verrebbe infatti commissariato dal sindaco Bucci e magari dato al centrodestra. 

Un nome nuovo potrebbe poi essere quello di Massimo Ferrante, per tanti anni presidente del Municipio Bassa Valbisagno. Ferrante, riferimento politico di un’importante componente come base riformista su Genova dopo l’uscita di Pippo Rossetti.

 Tutti questi tempi verranno discussi domani pomeriggio durante la direzione provinciale.

 

 

 

 

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Regionali, pronta la lista unica per Bucci: ecco Vince Liguria

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GENOVA – Da Vince Genova a Vince Liguria. Si chiamerà così la lista che sosterrà Marco Bucci alla corsa per la presidenza di Regione Liguria. Il sindaco di Genova dovrebbe svelare a ore il logo del movimento che lo sosterrà. Sarà una sorta di lista unica del presidente, che ha l’obiettivo di non spacchettare i voti cosiddetti civici.

Proprio per questo motivo lo staff di Bucci sta lavorando alacremente per far confluire tutta quella parte centrista, che si richiama al civismo, nella sua Vince Liguria. Il nome non è ancora ufficiale ma tra i corridoi di palazzo Tursi si fa sempre più insistente. Il movimento che fa capo a Giovanni Toti, Avanti Liguria, dovrebbe confluire nella lista di Marco Bucci. Sono già diversi coloro che erano scesi in campo per il movimento arancione, in primis l’ex portavoce di Toti, Jessica Nicolini.

La sensazione è che la giornalista sia pronta a raggiungere – insieme a Giacomo Giampedrone e Alessandro Bozzano – i potenziali candidati al consiglio regionale, come l’assessore Matteo Campora e l’esponente della Lega Federico Bertorello. Ma è solo l’inizio di una formazione che pescherà, secondo indiscrezioni, soprattutto nell’attuale giunta e nel consiglio comunale di Genova.

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Orlando: “Bucci non usi il Comune come comitato elettorale”

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La campagna elettorale è ufficialmente iniziata. Nuovo affondo del candidato del centrosinistra Andrea Orlando nel confronto del suo avversario Bucci. “Mi auguro che il Comune di Genova non sia utilizzato come comitato elettorale”: così il candidato del campo largo alla presidenza della Regione Liguria Andrea Orlando a margine della Festa dell’Unità organizzata dal Pd nel centro storico di Genova parla della candidatura di Marco Bucci per il centrodestra.

Con Bucci come avversario sarà una campagna in cui dovremo discutere del tema della continuità, – dichiara – mi pare che il messaggio che vogliono dare sia quello della continuità con l’amministrazione Toti”. Poi una stoccata a tutto il centrodestra: “lo ha raccontato Bucci stesso – afferma Orlando – che il passaggio definitivo e risolutivo è stato una telefonata di Giorgia Meloni, Bucci alla fine è il candidato di Giorgia Meloni e questo dice molto anche dello stato di salute della destra ligure”. A differenza di altri alleati non chiede le dimissioni del primo cittadino genovese ma punta, piuttosto, sulla sua sconfitta: “mi auguro che Bucci non si dimetta, nel senso che mi auguro che possa proseguire il suo mandato dopo la campagna elettorale”.

E poi ancora: “Certo diremo dei no, ma diremo anche molti sì e li diremo tutti a testa alta, perché vogliamo risollevare la Liguria. Per questo sono necessari molti sì, il sì prima di tutto alla reindustrializzazione sostenibile della nostra Regione. Diremo sì alle infrastrutture, non solo perché è necessario per realizzare il disegno di rafforzamento dell’economia della Liguria, per rompere il suo isolamento, ma anche perché le risorse le abbiamo conquistate noi e sono stati altri con la loro incapacità e con la loro scarsa trasparenza a bloccare la loro realizzazione “

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JLR Rover, il cane da guardia robot che utilizza la IA

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Pattuglia l’impianto di produzione e test EV a Coventry fino a 24 volte al giorno

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