Italia
Regionali, Movimento Indipendenza: “Ci è stata negata sede Cral del porto”
GENOVA – Il Movimento Indipendenza che fa capo a Gianni Alemanno si scaglia contro il circolo Cral del porto di Genova che avrebbe negato la sede per un dibattito in vista delle Regionali del 27 e 28 ottobre. “C’è da rimanere sconcertati dall’assurda decisione del direttivo del CRAL del Porto di Genova di negare l’utilizzo di una sala nella sua sede al Movimento Indipendenza e in particolare al sottoscritto – scrive in un comunicato Gianni Alemanno, segretario nazionale Movimento Indipendenza -. Per due motivi. Il primo è che è incredibile che nel 2024 esistano ancora queste pregiudiziali ideologiche secondo cui chi viene da un percorso di destra deve vedersi negato il diritto democratico a comunicare le proprie idee durante una campagna elettorale. Va ricordato che il CRAL del porto sta ampiamente concedendo le sale della sua sede a molti partiti politici. È quindi una arbitraria discriminazione politica che ispira questa decisione del direttivo.
Ma ancora più incredulità desta l’idea che in un momento di difficoltà occupazionale come quella che sta vivendo tutta la Liguria, si rifiuti a me, al Prof. Michele Geraci e al candidato presidente Alessandro Rosson di illustrare progetti concreti per il rilancio del Porto di Genova, che rimane indubbiamente il principale motore di sviluppo di tutta la regione. Evidentemente al direttivo del CRAL e al mondo sindacale che lo esprime non importa nulla del destino occupazionale dei propri lavoratori e dei giovani che potrebbero venire assunti. Siamo ancora all’età della pietra per quanto riguarda il rispetto della democrazia e le lotte sociali per difendere il diritto al lavoro dei liguri, che, siamo certi, nell’urna sceglieranno liberi da questi autolesionisti pregiudizi”.
Sorpresa e delusione, sottolinea Alemanno, che in Liguria appoggia la candidatura a presidente di Regione Liguria di Alessandro Rosson. “Quando abbiamo chiesto ospitalità come Movimento Indipendenza specificammo che avremmo trattato il tema portuale con un approccio molto tecnico, proponendo idee e tratteggiando percorsi di sviluppo con il supporto di un esperto riconosciuto in tutto il mondo – aggiunge Alessandro Rosson, candidato Movimento Indipendenza alla presidenza di Regione Liguria -. Evidentemente hanno prevalso pregiudizi che escludono e discriminano senza ascoltare. Tra Toti, Spinelli e Bucci da una parte e questi campioni della democrazia dall’altra, il porto di Genova rischia un futuro di emarginazione e decadenza. In conseguenza a questo diniego la conferenza stampa di lunedì 14 è stata spostata alle ore 12 nella sala dell’albergo Domus Victoris in Piazza della Vittoria 7/15/piano 5″.
Italia
Imperia, in Prefettura l’incontro con il Garante per la tutela delle vittime di reato
Italia
Vince Liguria risponde a Sanna: “Vittima della sindrome capogruppo Pd”
L’intervista rilasciata a Primocanale dal neo capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale Armando Sanna ha scatenato la reazione del gruppo consiliare Vince Liguria, di cui Marco Bucci è il padre fondatore. L’ex sindaco di Sant’Olcese ha ipotizzato il rischio commissariamento per la Regione, che potrebbe concretizzarsi sul buco della sanità, “di oltre 250 milioni di euro”. La risposta di Vince Liguria non si è fatta attendere, ed è stata inviata direttamente a Primocanale.
Sanna a Primocanale: “La Regione rischia il commissariamento (sulla sanità)”
Di quale sindrome soffre Sanna?
“Anche Armando Sanna è vittima della sindrome del capogruppo Pd. Appena ricoprono quel ruolo, anche le persone solitamente serie iniziano a straparlare e ad andare in cerca di brutte figure. Leggendo la sua ultima intervista basterebbe già un passaggio a capire che non riflette prima di fare dichiarazioni. Come possa un dirigente del Pd, partito che ha fatto piazza pulita di ogni alleato, da sempre espressione di ferrea militanza politica, dare lezioni di civismo a Marco Bucci, specie con il largo successo delle due liste del presidente, è davvero incomprensibile” si legge nel comunicato di Vince Liguria.
Botta e risposta sulla sanità: parlerà il tempo
Il neo gruppo consiliare nato dal progetto già in atto di Vince Genova, trasferitosi in Regione, sferza l’attacco a Sanna, dopo aver ascoltato e letto l’accusa sulla gestione sanitaria. “Il peggio però il capogruppo dem lo dà quando parla di sanità senza cognizione di causa. Per dimostrare un presunto fallimento di una giunta che non ha neppure iniziato a lavorare, usa come esempio il recente sciopero del personale sanitario indetto a livello nazionale e proclamato principalmente per rivendicazioni salariali. È la dimostrazione plastica che Sanna non sa di cosa parla oppure confonde di proposito le cose mistificando la realtà, che semmai conferma ancora una volta come buona parte delle problematiche della Sanità non derivino da questioni regionali” prosegue il comunicato. Arriva poi l’invito, che suona quasi come un avviso “minaccioso”, di ricordarsi (Sanna) le cose dette. “Gli annunci sul presunto buco della Sanità e sull’ancor più presunto commissariamento, l’ironia sull’entità del disavanzo, quando i fatti lo smentiranno”.
Vince Liguria punta su Sanna candidato sindaco di Genova
Dall’attacco all’analisi mancata della sconfitta, con un’ironia postuma, quella che guarda già alle Comunali di Genova. “Per il momento ci conforta vedere che la capogruppite che lo ha colpito gli impedisce anche una seria analisi della sconfitta subita. Addossa ogni responsabilità al poco tempo a disposizione di Orlando, sceso in campo a maggio rispetto all’annuncio della candidatura di Bucci a un mese dal voto. Auguriamo a Sanna di essere indicato quanto prima come candidato sindaco, autorevole come lo è stato Orlando, e di fare una bellissima campagna come l’ha fatta lui” chiosano da Vince Liguria.
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