Italia
Regionali, Italia Viva non parteciperà al voto di fine ottobre
GENOVA – Un colpo di scena quasi inaspettato, ma conoscendo la fluidità della politica nemmeno più di tanto. Italia Viva non parteciperà alle Regionali in Liguria. Ad annunciarlo attraverso una nota la coordinatrice Raffaella Paita. “In queste settimane abbiamo offerto la massima disponibilità e lavorato con generosità per costruire anche in Liguria un centrosinistra credibile e riformista, ci siamo resi disponibili a superare i veti del passato e persino – su richiesta degli alleati – abbiamo deciso di non presentare il simbolo di Italia Viva, confluendo in una lista con gli amici di +Europa e Socialisti” spiega in una nota Raffaella Paita. Gli accordi con Orlando e gli altri partiti avevano portato negli scorsi giorni alla creazione della lista ‘Riformisti uniti per la Liguria’ e i documenti erano già stati depositati. A deflagrare e ad accendere nuovamente la miccia lo scontro sulle nomine Rai che ha visto coinvolti Pd e Mov5s, con i dem che non hanno partecipato al voto insieme a Italia Viva e Azione e i pentastellati che invece ne hanno preso parte, insieme ad Avs.
“Nelle ultime ore, su pressione dei Cinque Stelle, ci è stato chiesto di eliminare l’apparentamento o cancellare dalla lista i nomi di alcuni nostri rappresentanti. E per noi non è politicamente serio – aggiunge la coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita -. Siamo disponibili a fare gli accordi con il centrosinistra ma non a tutti i costi e questo deve essere chiaro per l’oggi e per il domani”. Non chiude quindi le porte la senatrice di Iv, che ha deciso insieme a Matteo Renzi di fare un passo indietro e di non partecipare al voto del 27 e 28 ottobre prossimi. “Noi siamo favorevoli alla costruzione di una coalizione di centrosinistra anche facendo un generoso sforzo di mediazione ma per noi – a differenza di altri, come abbiamo visto anche in queste ore a livello nazionale – prima delle poltrone viene la dignità. Possiamo rinunciare alle poltrone ma non rinunceremo mai alla dignità. E alla libertà. Visti i tempi stretti non ci sono più i tempi per costruire una lista alternativa” ha chiosato Paita.
Italia Viva non parteciperà alle elezioni regionali liguri, “lasciando ai propri elettori e militanti la piena libertà di voto avendo a cuore sempre e solo il futuro della Liguria”. Una decina di giorni fa, quando Marco Bucci ha partecipato a ‘Terrazza Incontra’, aveva annunciato ai nostri microfoni, rispondendo a una domanda della redazione, che avrebbe fatto di tutto per convincere Raffaella Paita a sostenere la sua campagna elettorale. LEGGI QUI. Non dubitiamo che da oggi pomeriggio il telefono di Paita squillerà, nonostante Italia Viva abbia annunciato che non correrà con nessuno, né autonomamente, per le Regionali del 27 e 28 ottobre. Non si è fatta attendere la reazione e la risposta del candidato del centrosinistra Andrea Orlando, che predica calma e unità. “Una delle parole che sento ripetere quando incontro le persone è: unità. Giro questo appello al campo largo e ai suoi dirigenti. Alla vigilia delle regionali e di una legge di bilancio che colpirà le fasce più deboli serve l’unità delle forze che si oppongono al governo” ha commentato Orlando.
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Galliera, Pirondini risponde a Bucci: “Non siamo contrari”
GENOVA – L’occasione per fare chiarezza sul campo largo e rispondere al candidato del centrodestra Marco Bucci, da parte del senatore del Mov5s Luca Pirondini, è la presentazione dei candidati al consiglio regionale. “Orlando non c’è perché è a Chiavari con altri nostri candidati, c’era un evento in concomitanza e se riesce ci raggiunge – smorza qualsiasi potenziale polemica Luca Pirondini -. I tempi della campagna elettorale sono questi e non è facile far combaciare tutto”.
Per il senatore pentastellato si presenta anche la possibilità di rispondere a Bucci che lo accusa di non volere portare avanti il progetto del nuovo Galliera. “Bucci vuole saperlo perché in cinque anni non è mai venuto a una commissione sul Galliera che noi chiedevano per approfondire il progetto, ed è impreparato per questo, perché non veniva mai quando era il momento di esserci – l’attacco di Pirondini -. La nostra posizione è molto semplice, il Galliera va in crisi tre/ quattro volte all’anno perché mancano posti letto, quindi se si fa un ospedale nuovo su cui noi non abbiamo nulla in assoluto, vogliamo che ci siano più posti letti non come chiede questo progetto dove compaiono appartamenti di lusso a Carignano e spariscono i posti letto. È un ospedale un po’ strano così”.
Presente anche il senatore del Mov5s Ettore Licheri, che dalla sua Sardegna, dove ha visto trionfare la candidata Alessandra Todde, ha preso parte alla volata per le Regionali liguri. “Secondo me sta diventando anche stucchevole, noi ci siamo sempre detti una cosa: se vogliamo vincere dobbiamo scuotere le coscienze di quel popolo della sinistra che non va più a votare perché non crede alla possibilità che ci possa essere una politica nuova – commenta il senatore grillino Ettore Licheri -. Quando vieni qui e parli di reddito di cittadinanza regionale, di comunità energetiche che renderanno i cittadini produttori di energia e renderanno le bollette più leggere. Beh, se fai tutto questo, Renzi non c’entra niente”.
I CANDIDATI DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE AL CONSIGLIO REGIONALE:
Provincia Genova
Stefano Giordano; Mirko Carissimo; Fabio Ceraudo; Isabella De Benedetti; Daniele Di Martino; Antonino Barbera; Rosario Di Mauro; Angela Giuliana; Maryam Murru; Erika Piterà; Giansandro Rosasco; Daniele Severini; Maria Tini; Antonella Traino; Andrea Weiss Roberta Zanardi
Provincia Imperia
Lorenzo Trucco; Maria Spinosi; Daniela Abbo; Pierfrancesco Musacchio
Provincia di La Spezia
Paolo Ugolini; Federica Giorgi; Gabriele Chiono; Giordano Kalan; Maria-Angela Magnani
Provincia Savona
Stefania Scarone; Dario Caruso Andrea Cerrato; Claudia Laratta; Roberto Piovano
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Scintille tra Bucci e Orlando all’Expo della Fontanabuoma
Nervi tesissimi oggi all’inaugurazione dell’Expo Fontanabuona tra i candidati alla presidenza di Regione Liguria Orlando e Bucci che si sono incrociati tra gli stand. Bucci ha chiesto tra l’altro conto a Orlando della cena elettorale a Milano dicendogli “da te non me lo sarei aspettato”. “Ho consensi anche fuori dalla Liguria” ha risposto Orlando che poi ha accusato Bucci di non farlo parlare. Bucci ha quindi avvicinato di nuovo Orlando che gli ha detto di non volere litigare, ma il sindaco ha voluto puntualizzare come siano state dette “cose non vere sulla diga di Genova e ne risponderai”. Parole a cui Orlando ha risposto: “lo ha detto Salvini che è in ritardo”. A quel punto l’ex ministro si è allontanato e Bucci gli ha detto che “è maleducato.
Il riferimento di Bucci è alla cena elettorale programmata per il 9 ottobre a Milano, nella Casa degli Artisti, organizzata dal circolo pd di Milano. Per partecipare è previsto un contributo di 250 euro.
“Mentre il San Martino è congestionato di barelle, come abbiamo visto, si cerca di buttarla in rissa – il commento in serata di Orlando – A me è capitato pochi minuti fa, e devo dire che in tanti anni di vita politica non ero mai stato così imbarazzato, stupito, sorpreso. Il mio avversario, il sindaco della città metropolitana, nelle sue funzioni, mentre è presente a una cerimonia che inaugura un’Expo, mi ha aggredito, mi ha provocato, ha cercato di buttarla in rissa. Non credo che i liguri meritino questo e non credo neanche che davvero dobbiamo scadere a questo livello da bulletti di terza media”.
“Mi spiace che il candidato Orlando si sia sentito pizzicato, forse è solo un caso di ‘troppa trasparenza’. Noi, come Orlando, organizziamo cene di finanziamento, ma senza fuggire a Milano. Il candidato Orlando non spiega perché la sua invece la fa lì, e non a Genova. Cosa nasconde, di cosa ha paura? Noi rispettiamo le regole sul finanziamento delle campagne elettorali, tracciamo ogni centesimo e, udite udite, facciamo tutto in Liguria alla luce del sole. Non ci nascondiamo, né tantomeno fuggiamo” il commento di Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria.
Anche l’ex presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è entrato sull’argomento delle cene elettorali. “Cene di raccolta fondi a Roma e Milano, per la campagna elettorale in Liguria. Andrea scusa, ma non era più comoda Villa Lo Zerbino a Genova o un’altra sede nella Regione? Ah, forse perché se finanzia un amico del Pd a cento chilometri da Genova non c’è il conflitto di interessi che la sinistra denuncia in ogni comizio”.
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