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Regionali, ex candidati Italia Viva: “Decisioni romane e non locali”

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GENOVA – Da sette a sei, sono le liste che appoggeranno la candidatura di Andrea Orlando alle prossime Regionali di fine ottobre, dopo lo “psicodramma” in stile centrosinistra. Italia Viva a poche ore dalla chiusura delle liste, ma deciso di fare un passo indietro e di non correre per il voto del 27 e 28 ottobre. Il partito di Matteo Renzi ha subito nuovamente il veto del Movimento Cinque Stelle dopo lo scontro romano tra Conte e Schlein sulle nomine Rai. E a pagarne le spese è lo stesso Orlando, che fino a notte fonda si era appellato all’unità. Niente da fare, Italia Viva non farà parte del campo largo ma non correrà nemmeno con il centrodestra.

“Lasceremo libertà di voto ai nostri elettori” ha fatto sapere la coordinatrice nazionale Raffaella Paita. Tradotto: i voti di Iv si spacchetteranno tra chi non andrà a votare, chi voterà comunque per il centrosinistra e chi invece, come già successo a Genova, darà la propria preferenza a Marco Bucci. Dove finirà quel 2% potenziale che è emerso dai sondaggi di Tecnè/Primocanale? LEGGI QUI. Un ultimo sondaggio, nei prossimi giorni, svelerà le percentuali di tutti i partiti compresa Iv. Scaduto il termine definito per la consegna delle liste, si è sciolta come neve al sole quella ‘Riformisti Uniti per la Liguria’ perché, sfilandosi i candidati renziani, mancava il numero legale. Oltre a Italia Viva, anche +Europa e Psi sono fuori dai giochi, a parte il segretario regionale socialista Fabio Panariello, che correrà in una delle due liste civiche a sostegno di Andrea Orlando.

Rimane invece stabile ‘Patto civico Riformista’ che fa capo ad Azione e che correrà con il proprio simbolo, ne faranno parte Cristina Lodi e Pippo Rossetti. Dove finiranno anche i voti di +Europa e Psi? Difficile prevederlo, nonostante soprattutto il partito di Emma Bonino sia sempre stata propensa a correre con il centrosinistra. Lo strappo di ieri sera ha provocato il passo indietro – inevitabile – dei candidati renziani, da Arianna Viscogliosi a Giovanni Stagnaro. Proprio quest’ultimo, sindaco di Casarza Ligure, ha spiegato attraverso un video sulla pagine Facebook quanto accaduto nelle ultime ore.

“Sono qui per annunciarvi che non mi candiderò più per le Regionali del 27 e del 28 ottobre: l’ipotesi di candidatura in una lista civica di riformisti e popolari non si è concretizzata, non per volere locale ma per giochi di potere a livello nazionale. Io continuo con ancora più voglia e passione a fare il sindaco, porto avanti il mio impegno per rappresentare il territorio, ma sono sempre attento a capire e a sfruttare possibilità future per utilizzarle al meglio. Vi ringrazio perché quando avete saputo di questa candidatura mi avete espresso voglia di partecipare”. Così sulla propria pagina Fb Giovanni Stagnaro.

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Modena Cento Ore 2024, orgoglio italiano

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Da domenica, con piloti venuti dal mondo intero, prenderà il via l’evento

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Galliera, Pirondini risponde a Bucci: “Non siamo contrari”

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GENOVA – L’occasione per fare chiarezza sul campo largo e rispondere al candidato del centrodestra Marco Bucci, da parte del senatore del Mov5s Luca Pirondini, è la presentazione dei candidati al consiglio regionale. “Orlando non c’è perché è a Chiavari con altri nostri candidati, c’era un evento in concomitanza e se riesce ci raggiunge – smorza qualsiasi potenziale polemica Luca Pirondini -. I tempi della campagna elettorale sono questi e non è facile far combaciare tutto”.

Per il senatore pentastellato si presenta anche la possibilità di rispondere a Bucci che lo accusa di non volere portare avanti il progetto del nuovo Galliera. “Bucci vuole saperlo perché in cinque anni non è mai venuto a una commissione sul Galliera che noi chiedevano per approfondire il progetto, ed è impreparato per questo,  perché non veniva mai quando era il momento di esserci – l’attacco di Pirondini -. La nostra posizione è molto semplice, il Galliera va in crisi tre/ quattro volte all’anno perché mancano posti letto, quindi se si fa un ospedale nuovo su cui noi non abbiamo nulla in assoluto, vogliamo che ci siano più posti letti non come chiede questo progetto dove compaiono appartamenti di lusso a Carignano e spariscono i posti letto. È un ospedale un po’ strano così”.

Presente anche il senatore del Mov5s Ettore Licheri, che dalla sua Sardegna, dove ha visto trionfare la candidata Alessandra Todde, ha preso parte alla volata per le Regionali liguri. “Secondo me sta diventando anche stucchevole, noi ci siamo sempre detti una cosa: se vogliamo vincere dobbiamo scuotere le coscienze di quel popolo della sinistra che non va più a votare perché non crede alla possibilità che ci possa essere una politica nuova – commenta il senatore grillino Ettore Licheri -. Quando vieni qui e parli di reddito di cittadinanza regionale, di comunità energetiche che renderanno i cittadini produttori di energia e renderanno le bollette più leggere. Beh, se fai tutto questo, Renzi non c’entra niente”.

 

I CANDIDATI DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE AL CONSIGLIO REGIONALE:

Provincia Genova

Stefano Giordano; Mirko Carissimo; Fabio Ceraudo; Isabella De Benedetti; Daniele Di Martino; Antonino Barbera; Rosario Di Mauro; Angela Giuliana; Maryam Murru; Erika Piterà; Giansandro Rosasco; Daniele Severini; Maria Tini; Antonella Traino; Andrea Weiss Roberta Zanardi

Provincia Imperia

Lorenzo Trucco; Maria Spinosi; Daniela Abbo; Pierfrancesco Musacchio

Provincia di La Spezia

Paolo Ugolini; Federica Giorgi; Gabriele Chiono; Giordano Kalan; Maria-Angela Magnani

Provincia Savona

Stefania Scarone; Dario Caruso Andrea Cerrato; Claudia  Laratta; Roberto Piovano

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Scintille tra Bucci e Orlando all’Expo della Fontanabuoma

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Nervi tesissimi oggi all’inaugurazione dell’Expo Fontanabuona tra i candidati alla presidenza di Regione Liguria Orlando e Bucci che si sono incrociati tra gli stand. Bucci ha chiesto tra l’altro conto a Orlando della cena elettorale a Milano dicendogli “da te non me lo sarei aspettato”. “Ho consensi anche fuori dalla Liguria” ha risposto Orlando che poi ha accusato Bucci di non farlo parlare. Bucci ha quindi avvicinato di nuovo Orlando che gli ha detto di non volere litigare, ma il sindaco ha voluto puntualizzare come siano state dette “cose non vere sulla diga di Genova e ne risponderai”. Parole a cui Orlando ha risposto: “lo ha detto Salvini che è in ritardo”. A quel punto l’ex ministro si è allontanato e Bucci gli ha detto che “è maleducato.

Il riferimento di Bucci è alla cena elettorale programmata per il 9 ottobre a Milano, nella Casa degli Artisti, organizzata dal circolo pd di Milano. Per partecipare è previsto un contributo di 250 euro.

“Mentre il San Martino è congestionato di barelle, come abbiamo visto, si cerca di buttarla in rissa – il commento in serata di Orlando – A me è capitato pochi minuti fa, e devo dire che in tanti anni di vita politica non ero mai stato così imbarazzato, stupito, sorpreso. Il mio avversario, il sindaco della città metropolitana, nelle sue funzioni, mentre è presente a una cerimonia che inaugura un’Expo, mi ha aggredito, mi ha provocato, ha cercato di buttarla in rissa. Non credo che i liguri meritino questo e non credo neanche che davvero dobbiamo scadere a questo livello da bulletti di terza media”.

“Mi spiace che il candidato Orlando si sia sentito pizzicato, forse è solo un caso di ‘troppa trasparenza’. Noi, come Orlando, organizziamo cene di finanziamento, ma senza fuggire a Milano. Il candidato Orlando non spiega perché la sua invece la fa lì, e non a Genova. Cosa nasconde, di cosa ha paura? Noi rispettiamo le regole sul finanziamento delle campagne elettorali, tracciamo ogni centesimo e, udite udite, facciamo tutto in Liguria alla luce del sole. Non ci nascondiamo, né tantomeno fuggiamo” il commento di Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria. 

Anche l’ex presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è entrato sull’argomento delle cene elettorali. “Cene di raccolta fondi a Roma e Milano, per la campagna elettorale in Liguria. Andrea scusa, ma non era più comoda Villa Lo Zerbino a Genova o un’altra sede nella Regione? Ah, forse perché se finanzia un amico del Pd a cento chilometri da Genova non c’è il conflitto di interessi che la sinistra denuncia in ogni comizio”.

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