Italia
Range Rover elettrica, le prime immagini
Range Rover elettrica, la versione a batteria della nuova generazione della “regina del deserto“, è ai test finali. I prototipi sono sottoposti ad alcuni dei testing ground più impegnativi del mondo. La propulsione completamente elettrica viene messa alla prova a temperature estreme, da -40 °C nel Circolo Polare Artico, a +50 °C nei deserti roventi …
Italia
Tariffe già ‘votate’, maggioranza da contare: mercoledì va in scena il Consiglio metropolitano
Il Consiglio Metropolitano di Genova – dopo l’ultima frettolosa sconvocazione – si riunirà il prossimo mercoledì in un clima sospeso. Il punto centrale all’ordine del giorno riguarda la revisione delle tariffe di Amt, ma la questione, più che amministrativa, appare ormai simbolica: le tariffe sono già state riviste, approvate e comunicate alla città. L’aula sarà dunque chiamata a votare un atto di indirizzo che, sul piano pratico, non cambia nulla, ma che servirà a misurare la tenuta di una maggioranza fragile e inedita. A meno che l’instabilità del consiglio non arrivi a bocciarlo, condizione che aprirebbe a una crisi politico amministrativa di difficile gestione.
Equilibrio politico
Da un lato nove consiglieri di centrosinistra, dall’altro altrettanti di centrodestra. È un equilibrio perfetto, o meglio, precario: ogni assenza può rovesciare un voto, ogni defezione può mutare il corso della seduta. Non è un caso che l’ultima convocazione sia stata annullata, ufficialmente per “sopraggiunta indisponibilità” di qualcuno, ma — dicono i retroscena — per la certezza di assenze di peso, tra cui quella del sindaco di Santa Margherita Ligure, Guglielmo Caversazio, nome non secondario nella geografia politica del Tigullio.
Le deleghe e il Tigullio
Il consiglio di mercoledì sarà dunque una prova di presenza prima ancora che di contenuto. La sindaca metropolitana Silvia Salis presenterà le deleghe conferite ai nuovi consiglieri, un passaggio tutt’altro che formale. Gli sherpa hanno lavorato a lungo per bilanciare territori, sensibilità e ambizioni personali, ma nel Tigullio la partita è stata più che altrove incandescente: tra equilibri locali e rivalità antiche, il tentativo di accontentare tutti rischia di scontentare molti. Anche perché un posto nel consiglio di città metropolitana senza deleghe è più un onere che un onore.
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Italia
Amt, Bucci risponde a Salis: “Appena il Comune ci darà la possibilità di entrare noi lo faremo”
Durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove tariffe di Amt, la sindaca di Genova Silvia Salis ha chiamato in causa Regione Ligure. “Stiamo facendo il massimo per continuare ad avere una società in house, ora attendiamo l’ingresso di Regione che sta facendo delle dichiarazioni e quindi conseguiranno dei fatti. E’ un passaggio fondamentale per poi sbloccare tutta una serie di nuove situazioni”.
La risposta del presidente Marco Bucci. “E’ vero abbiamo detto da tempo che noi siamo assolutamente convinti sia la cosa giusta intervenire nell’azienda Amt con una parte di equity e di finanziamento, c’è un programma su cui stiamo lavorando che è quello di avere un’azienda unica a livello regionale che possa occuparsi del trasporto locale. Pensiamo che questo possa anche benefici alle strutture dell’entroterra che oggi più soffrono, cosa che succede in tutte le parti d’Italia. Appena il Comune di Genova ci darà la possibilità di entrare noi lo faremo. La Legge Madia dice che non si possono aiutare aziende decotte, il servizio pubblico locale invece deve continuare a dare servizi ai cittadini”.
Sui problemi del trasporto pubblico nell’entroterra. “In certe zone ci sono solo autobus e non treni quindi bisogna assolutamente lavorarci in maniera forte, non possiamo permettere che tante persone abbiano certi disagi. Lo ripeto: appena il Comune ci darà il via libera noi entreremo”.
Italia
Amt, gratuità sotto i 12 mila euro: Mascia chiama in causa il Garante degli anziani
Continua a far discutere l’affaire Amt, tra crisi e piano di rilancio. I fari in questi giorni sono puntati sulle nuove tariffe, decise e comunicate dal vicesindaco di Genova Alessandro Terrile durante la conferenza stampa di mercoledì scorso, alla presenza della sindaca Silvia Salis.
Le misure per gli over 70
Le misure agevolate su larga scala sono state riviste anche per gli over 70, che perdono la gratuità dei mezzi pubblici a partire dalle 9:30, a meno che non abbiano un reddito Isee sotto i 12 mila euro. Per tutti gli altri over 70 sarà invece necessario pagare 120 euro all’anno. Sul tema è intervenuto il capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia Mario Mascia che punta il dito contro la nuova amministrazione. “L’indice di vecchiaia del 2024, per il comune di Genova, ci rappresenta che ci sono 270,5 anziani ogni 100 giovani – spiega Mario Mascia -. Ebbene saranno proprio loro, gli anziani genovesi, a partire da un misero Isee di 12 mila euro, a doversi sobbarcare l’impatto economico più significativo di questa manovra, peraltro non preventivamente condivisa né con il Garante dei diritti degli Anziani, né coi sindacati, né con le associazioni degli utenti, né con il consiglio della Città Metropolitana all’uopo sconvocato, né coi sindaci dei comuni delle valli, del Tigullio e della provincia di Genova, non a caso sul piede di guerra proprio per questo”.
L’accusa di Mascia e la proposta
Mascia accusa il centrosinistra di non aver condiviso la linea e di non aver ascoltato gli utenti. “Questo piano tariffario sembra partorito da un novello Ryan Bingham, lo spietato tagliateste aziendale interpretato da George Clooney nel film ‘Tra Le Nuvole’, che manco immagina quanto gli anziani e i pensionati genovesi faticano per arrivare a fine mese e spostarsi sul territorio, senza mezzi privati che non si possono permettere o non possono più guidare” ha aggiunto il consigliere comunale Mario Mascia.
La proposta
L’ex assessore genovese chiama in causa il Garante dei diritti degli Anziani, perché intervenga celermente. “Mi appello a lui, tra i suoi compiti c’è anche quello di sostenere ogni iniziativa volta ad assicurare alle persone anziane l’erogazione di prestazioni adeguate atte a soddisfare anche il miglioramento della qualità della vita – commenta Mario Mascia -. Queste nuove tariffe la peggioreranno sensibilmente, costringendo i nostri amati ‘vecchietti’, che spesso e volentieri sono ben più energici dei giovani anche perché nonni con nipoti più o meno a carico, a non prendere più l’autobus per andare a fare la spesa o una visita medica o appunto dare una mano alle famiglie dei figli” chiosa Mascia, autore della proposta di delibera, approvata all’unanimità dal consiglio comunale il 25 maggio 2021, con cui è stato istituito a Genova, per la prima volta in Italia, il Garante comunale dei diritti degli anziani.
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