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Ministro Giuli a Genova, elogio alla cultura: “Archivio di Stato scrigno di saperi”

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Giornata genovese per il ministro alla Cultura Alessandro Giuli, in gran segreto dalla stampa, dopo l’incontro con il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, il vicesindaco reggente di Genova Pietro Piciocchi e l’assessore regionale alla Cultura Simona Ferro. Un incontro che è servito a fare il punto sui principali dossier riguardanti la cultura regionale a cominciare dall’Archivio di Stato dove il ministro si è voluto recare personalmente. E che a Genova è tema di dibattito e di confronto anche in consiglio regionale con l’opposizione.

Le parole del ministro Giuli

“L’archivio di Stato di Genova è una ricchezza che merita tutto l’impegno possibile da parte del ministero – ha sottolineato il ministro della Cultura Alessandro Giuli -. Seguendo il piano Olivetti, approvato dal Consiglio dei Ministri, valorizzeremo questo luogo anche e soprattutto in collaborazione con il Comune di Genova e la Regione Liguria e prestando attenzione, con l’immissione degli archivisti vincitori di concorso ad inizio 2025, al personale che è la risorsa principale di uno scrigno di saperi come è l’archivio di stato di Genova”.

Una visita dal sapore nazionale

“Siamo molto soddisfatti della prima visita che quest’oggi il ministro alla Cultura Giuli ha voluto fare a Genova – hanno detto al termine il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e l’assessore regionale alla Cultura Simona Ferro -. Abbiamo avuto la conferma che le novità previste per l’Archivio di Stato di Genova non devono preoccupare, ma anzi offriranno un’importante valorizzazione di questo nostro enorme patrimonio culturale. Da parte sua c’è stato il preciso impegno a unire le forze e a preparare un protocollo d’intesa tra ministero ed enti locali nell’ambito di un rinnovato rapporto di collaborazione”.

La cultura genovese e ligure a 360 gradi

Presenti all’incontro anche il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi e l’assessore con delega alla Cultura Lorenza Rosso, che hanno espresso soddisfazione. “È stata una visita graditissima e per noi molto importante, un segnale tangibile di attenzione a una situazione di preoccupazione che avevamo rappresentato come istituzioni locali – hanno dichiarato Piciocchi e Rosso -. Sulla difesa dell’Archivio di Stato mi sono attivato fino da inizio del mio mandato, un tema molto caro ai genovesi, emerso anche durante la tradizionale cerimonia del Confeugo. Oggi abbiamo deciso di predisporre un protocollo d’intesa per unire le forze. C’è stato un impegno importantissimo per quanto riguarda l’acquisizione di nuove risorse umane, in particolare archivisti e quindi di personale estremamente specializzato, con la promessa di attingere a graduatorie che ci sono già. Inoltre, prevediamo un supporto di valorizzazione che, come amministrazioni locali, possiamo dare e che vorremmo istituzionalizzare. A livello di enti locali, possiamo e vogliamo fare molto di più per fare conoscere l’Archivio di Stato, che custodisce reperti straordinari della storia di Genova”. Nel corso della visita in Regione il presidente Bucci, insieme al ministro, ha affrontato anche temi riguardanti la Fondazione lirico Sinfonica Teatro Carlo Felice, i Balletti di Nervi e i Teatri presenti in Liguria.

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L’ultimo desiderio di Pandolfo prima di entrare in Parlamento

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È stato un bel regalo quello che Andrea Orlando ha lasciato sotto l’albero di Natale di Alberto Pandolfo, che è pronto a trasferirsi a Roma per occupare il posto vacante ceduto dall’ex ministro. La decisione di Orlando, arrivata a quasi due mesi della sconfitta subìta al fotofinish contro Marco Bucci, ha spianato la strada al consigliere comunale del Pd, ingegnere di professione.

La decisione di Andrea Orlando

Il consigliere regionale, definito da molti il “federatore” del centrosinistra, ha deciso di rimanere in Liguria per proseguire quel percorso nato a fine estate, quando è stato scelto come candidato alla presidenza di Regione Liguria. “Credo che sia importante proseguire la battaglia che ho iniziato candidandomi alla guida della regione Liguria. Ritengo che sia importante perché la destra sin dalle prime battute si è confermata, per come l’avevamo descritta in campagna elettorale: arrogante, che non sa fare i conti con i limiti delle esperienze di governo precedenti, che non sa rompere anche con aspetti di opacità di quelle esperienze – parlava così Andrea Orlando il 16 dicembre scorso, quando ha comunicato la sua decisione -. È una destra che guarda all’interesse di pochi piuttosto che all’interesse di tutti”. Ai blocchi di partenza quindi, verso la capitale, il consigliere comunale di Genova del Partito Democratico Alberto Pandolfo.

Orlando riunisce la coalizione, le richieste: unità e alternativa (allargata)

Nuova mansione per l’ingegnere genovese

“La scelta generosa di Andrea Orlando consente di impostare un lavoro politico importante sul territorio ligure in vista delle elezioni comunali, questo mi dà la possibilità e mi onora di entrare nel collegio plurinominale della Camera che va da Luni a Ventimiglia – commenta a Primocanale Alberto Pandolfo -. L’attenzione ai temi della città di Genova rimarrà, soprattutto i temi infrastrutturali e quelli del lavoro”. L’ex segretario provinciale entrerà a far parte della commissione Attività produttive della Camera, su richiesta dello stesso Orlando. “Ovviamente ne discuterò con il gruppo parlamentare e le decisioni nel Pd sono corali, della squadra, la Liguria ha bisogno di tutelare il lavoro, di crescere e di svilupparsi, di guardare alla tutela dell’ambiente. Insomma, sono questi i cardini del lavoro che intendo portare a Roma” ha aggiunto Pandolfo. Il consigliere comunale del Pd coltiva un desiderio, prima di lasciare l’aula rossa di palazzo Tursi (in realtà sono pochi i mesi che separano la conclusione di questa giunta, in anticipo rispetto alla scadenza naturale per il passaggio di Marco Bucci da sindaco a presidente ndr).

Il desiderio/auspicio di Pandolfo: “Talpa al lavoro”

“Io ho un desiderio, sono entrato in consiglio comunale dodici anni fa, quando le tragedie delle alluvioni hanno fatto molto vittime in città, e il mio desiderio è di vedere un segno concreto rispetto alla salvaguardia del territorio e soprattutto al dissesto idrogeologico – ha ribadito Pandolfo, che difende il lavoro del centrosinistra e accusa di negligenza quello di centrodestra -. I nostri governi hanno realizzato lo scolmatore del Fereggiano, importantissimo, la destra non ha portato a compimento lo scolmatore del Bisagno”. Come un segugio, l’ingegnere genovese, segue il tragitto della talpa per lo scolmatore. “Io seguo la talpa che arriva dalla Cina promessa dall’assessore Giampedrone, dall’assessore Gambino e dal sindaco e presidente Bucci nella Val Bisagno, terra dove sono cresciuto e nato, dove ho studiato. Ecco, vorrei vederla installata e in lavorazione prima di lasciare il consiglio comunale. Questo è il mio desiderio, e spero non solo per un fatto di impegno ma di soluzione di messa in sicurezza idrogeologica della città, per evitare altre vittime nelle alluvioni”.

Impegno in vista delle Comunali

Che Pandolfo continuerà a dare il proprio contributo per le Comunali sembra assodato, considerando che anche il suo nome era papabile per la corsa a palazzo Tursi. “Il mio impegno sarà maggiore a Genova, si possono fare tante cose anche dall’opposizione, sia in comune che a Roma, portando voce e cose concrete per contribuire a cambiare il verso e l’amministrazione della città. Questo è il mio impegno politico da Roma ma baricentrato su Genova, dove continuo a lavorare” ha ribadito Pandolfo. Insomma, il viaggio verso Roma è alle porte, l’esperienza è nuova ma non nuovissima, considerando che Pandolfo ha già dimestichezza con la capitale perché negli anni ha seguito l’ex ministra Roberta Pinotti. Nel frattempo però, a Genova, il Partito Democratico è alla ricerca del profilo migliore da presentare alle prossime elezioni comunali. E il tempo stringe, visto che la prima data utile potrebbe essere maggio/giugno 2025. 

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Brucia il monte Ramaceto a San Colombano Certenoli, ettari di bosco in fumo

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Nelle prime ore del mattino un vasto incendio boschivo ha colpito il monte Ramaceto in località Cichero.

Le squadre dei vigili del fuoco in azione 

La centrale operativa ha inviato del 112 ha inviato la squadra di Chiavari piu il supporto dell’autobotte.

Ipotesi dolosa

Il fronte si estende per diversi ettari di vegetazione. Fortunatamente non ci sono né persone né abitazioni coinvolte in un incendio sulla cui oorigine stanno indagando i carabinieri forestali, non è escluso che sia stato appiccato da qualcuno.

Elicottero in volo

Gli operatori prevedono di utilizzare anche l’elicottero per velocizzare le operazioni di spegnimento.

 

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Piaggio passa ai turchi, Cavo: “Continueremo a monitorare”

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“Dopo sei anni Piaggio Aerospace ha un acquirente. La cessione ai turchi di Baykar è un’ottima notizia, si garantisce finalmente un futuro al gruppo e ai suoi dipendenti”. Lo dichiara Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera dopo la notizia dell’acquisizione da parte della società turca Baykar di Piaggio Aerospace.

“Continueremo a monitorare la situazione” spiega la deputata

“Si conclude così positivamente il bando di gara, come preannunciato dal ministro Urso nell’ultimo question time posto sul tema. I pronostici pessimistici di certa opposizione sono stati disattesi. Bene che la valutazione per l’assegnazione a Baykar sia stata fatta in base alla soluzione più rispettosa dei lavoratori e dei creditori, che prevede un piano industriale in grado di mantenere e potenziare sia le attività di produzione di aeromobili che quelle di manutenzione motori, con grandi potenzialità di sviluppo in un settore in forte espansione come quello dei droni. Si va insomma avanti con le giuste garanzie di rilancio, grazie all’importante lavoro fatto dai commissari, che ringraziamo unitamente al ministro Urso, per la gestione della vertenza. Noi – conclude Cavo – continueremo a monitorare attentamente la situazione, vigilando sul rispetto degli impegni presi”.

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