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L’ultimo saluto a Franco Marenco, sul feretro il tricolore e il cappello da bersagliere

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L’ultimo saluto nella chiesa di Santa Zita, alla Foce, all’esponente di Msi e An Franco Marenco. Due volte deputato, consigliere provinciale e comunale: una vita da uomo delle istituzioni che, a cavallo tra il Novecento e il Duemila, ha segnato la vita politica genovese e italiana. Marenco si è spento mercoledì scorso all’età di 86 anni dopo una breve malattia. “Con Franco scompare un protagonista della destra genovese e se ne va un uomo forte, coerente, sempre dalla parte della gente – dirà al termine della cerimonia Gianni Plinio, chiamato a ricordarne, dal pulpito, la figura pubblica – Insieme abbiamo combattuto tante gloriose battaglie per la pace sociale, per la giustizia e per tutti coloro che erano più deboli all’interno della nostra comunità”.

Chi era Franco Marenco

Marenco, bersagliere in gioventù, bancario e sindacalista della Cisl, fu consigliere provinciale e comunale, quindi parlamentare in due legislature, nel 1992 e 1996 e, durante il secondo mandato, anche vice presidente della Commissione Trasporti della Camera. “Nella sua lunga e significativa carriera politica – ha detto nell’omelia don Francesco Mortola, parroco di Santa Zita – ha operato in un ambito in cui il discernimento e la ricerca del giusto equilibrio tra interessi diversi sono sfide quotidiane. Franco ha dedicato gran parte della sua esistenza al servizio della collettività, ricoprendo ruoli e affrontando sfide significative”. Ha poi aggiunto: “Come ogni uomo ha vissuto la complessità del suo tempo, ma possiamo confidare che nel profondo della sua coscienza abbia sempre cercato di operare con onestà e con il desiderio sincero di contribuire al benessere della società”.

Tante le presenze in chiesa

Molte le personalità pubbliche presenti alla cerimonia, figure di spicco del recente passato amministrativo. Tra loro, accanto a Plinio, l’ex presidente dell’Autorità portuale Fabio Capocaccia, l’ex assessore Arcangelo Merella, il professor Lorenzo De Angelis, l’ex consigliere comunale Gianni Bernabò Brea, l’ex consigliere regionale Giuseppe Murolo, il politico Massimo Spinaci, il professor Lorenzo De Angelis, l’ex caporedattore del “Corriere Mercantile” Paolo De Totero.

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Italia

Bilancio preventivo Comune di Genova, reperiti 25 milioni di euro: investimenti sul sociale

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Prima manovra di bilancio, preventiva, per la giunta della sindaca Silvia Salis: un incastro di cifre e posizionamenti che farà recuperare alle case del Comune circa 25 milioni di euro (24,5 per la precisione ndr). Il buco di bilancio, avevano accusato in precedenza dal centrosinistra, era di oltre 50 milioni. Calcolatrice alla mano, ne mancherebbero una trentina. A far discutere, in queste ore, la decisione di aumentare l’Imu per 27 mila persone, per quanto riguarda i canoni concordati, che ha consentito di recuperare circa 5,5 milioni di euro.

Il messaggio della sindaca Silvia Salis

“Le tempistiche erano strette, sappiamo che questa decisione e questa manovra ha generato malcontento ma questo è stato un sacrificio per tutta la città, per il comparto del bilancio, per gli assessori e il loro operato – ha commentato la sindaca di Genova Silvia Salis durante la conferenza stampa per illustrare la manovra correttiva -. Quello che abbiamo deciso servirà a finanziare i servizi, per farlo ci sono due modalità: tagliare i servizi o sacrificare creando malcontento. Noi abbiamo deciso di stabilizzare i settori dei servizi sociali, abbiamo reperito fondi per il Welfare, perché quando mancano le risorse le prime a pagarne le spese sono le donne”. L’obiettivo, ha voluto rimarcare Salis, è stato quello di garantire i servizi essenziali, perché l’unica certezza era quella di non tagliarli. “Questo è l’obiettivo della nostra azione” ha incalzato la sindaca.

20 milioni investiti soprattutto nel Welfare

I fondi, reperiti, verranno suddivisi per gli ambiti su cui la giunta vuole agire, inizialmente.
SOCIALE, 7,08 milioni di euro di cui:
• 4 Milioni per interventi residenziali per minorenni (rette)
• 1 milione per centro servizi per le famiglie (educativa territoriale, educativa di strada, educativa famigliare, centri di aggregazione giovanile, centri socio educativi)
• 640.000 euro per: Servizi per l’inclusione sociale, assistenze economiche per persone con disabilità, borse lavoro, trasferimenti a famiglie per affidi familiari
• 840.000 euro per disabili di cui 600.000 euro contributi per trasporto lavorativo e verso centri di riabilitazione di persone disabili e 240 per Servizi domiciliari (DO.GE disabili) e contratti di servizio per ospitalità residenziale
• 300.000 per servizi agli anziani (servizi domiciliari per persone anziane (DO.GE anziani) e interventi residenziali per anziani)
• Oltre a 300.000 euro per interventi vari

SCUOLA: 5 milioni 750 mila euro
• 1.075.000 euro per servizi di ristorazione
• 3.691.667 euro per servizi per alunni con disabilità (osa, ose e sostegno)
• 30.000 euro per trasporto alunni con disabilità
• 30.000 euro per convenzionamento nidi PAC (Accreditati e Convenzionati)
• 113.333 euro per invio atti riscossione morosità (convenzionamento con Ge Parcheggi)
MANUTENZIONI (strade): 2 milioni di euro
MESSA IN SICUREZZA IDROGEOLOGICA PULIZIA RIVI E TORRENTI: 2 milioni e 750 mila euro per pulizia
VERDE PUBBLICO: 1,5 milioni di euro
CULTURA: 1 milione e 100 mila euro
SICUREZZA: 1 milione e 400 mila euro
DIGITALIZZAZIONE: 2,5 milioni di euro
PERSONALE (adeguamento rinnovo contrattuale): 2 milioni di euro
ASSESTAMENTO BILANCIO: 26 milioni di euro

Il “gioco” a incastro dell’assessore al Bilancio Terrile

Il vicesindaco e assessore al Bilancio Alessandro Terrile ribadisce, sulla scia di quanto detto dalla sindaca Salis, che il riequilibrio di bilancio nasce dalla necessità di riassestare quanto lasciato dalla giunta precedenza. “Stiamo portando avanti un riequilibrio di bilancio che non è nostro ma dobbiamo ridare i servizi, per questo spostiamo le risorse tra i documenti che abbiamo trovato – ha spiegato l’assessore al Bilancio Alessandro Terrile -. Rinviamo le spese al 2026 e siamo arrivati a reperire risorse per circa 20 milioni di euro, a cui ne mancano cinque per garantire i servizi essenziali. Interveniamo entro il 31 luglio perché quella è la data ultima”. Un affondo, alla giunta precedente, anche sulle spese, oltre 2 milioni di euro, per coprire Ocean Race: “Non è una nostra decisione ma siamo costretti a farlo, questa però non è la nostra visione di città”. 

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Italia

Aumento Imu per canoni concordati, caos in consiglio comunale a Genova

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Il tema dell’aumento dell’Imu per circa 27mila famiglie genovesi che avevano optato per i contratti a canone concordato ha creato tensione durante il consiglio comunale. Il “canone concordato” è un accordo che stabilisce un importo inferiore rispetto al canone di mercato per gli affitti, regolato da accordi locali tra associazioni di proprietari e inquilini. Le misure rientrano nelle politiche residenziali e sono destinate all’affitto a canone agevolato per individui o famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico. La misura, giustifica la giunta guidata dalla sindaca Silvia Salis, permetterebbe di recuperare circa 5 milioni di euro utili a far fronte al buco di bilancio del Comune denunciato dalla nuova giunta.

La nota dell’opposizione

La minoranza aveva presentato un articolo 55 sul tema Imu da discutere in aula ma il tema non è stato calendarizzato né per la seduta odierna né per quella in programma la settimana prossima. “La maggioranza si rifiuta di affrontare il tema dell’aumento dell’Imu in consiglio comunale – spiega in una nota l’opposizione -. Evidentemente per la maggioranza, che ha votato contro la discussione odierna, alzare l’Imu per 27 mila proprietari di case, con i riflessi che la misura avrà anche sui canoni degli affitti e quindi sugli inquilini, non è un tema di sufficiente interesse pubblico e generale. Si sono arroccati sull’unica alternativa data dall’articolo 55 del regolamento comunale: portare l’argomento in una commissione, peraltro più generica e a ora non calendarizzata: hanno scelto di non affrontarlo oggi, buttando cioè la palla in tribuna. La realtà è che scappano da un dibattito preventivo. Quando avverrà, in commissione e poi con il voto in consiglio, sarà troppo tardi. Non tanto per noi quanto per i piccoli proprietari che hanno utilizzato lo strumento del canone concordato, uno strumento di scelta responsabile, sociale e collaborativa verso la città” si legge nel comunicato firmato da Ilaria Cavo, a nome del gruppo Noi Moderati Orgoglio Genova Bucci, prima firmataria dell’articolo 55, Alessandra Bianchi, capogruppo di Fdi, Paola Bordilli, capogruppo della Lega, Pietro Piciocchi, capogruppo di Vince Genova, Mario Mascia, capogruppo di Fi, Sergio Gambino Gruppo Misto, tutti sottoscrittori dell’istanza.

 

Lo scontro in consiglio comunale

In aula al momento dell’avvio degli ordini del giorno calendarizzati il tema della discussione attorno al tema dell’aumento dell’Imu per i contratti a canone concordato ha fatto surriscaldare gli animi. L’opposizione ha richiesto la convocazione immediata di una conferenza capigruppo.

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Corinaldo: evaso dopo la laurea, Cavallari arrestato a Barcellona

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È stato arrestato a Barcellona dagli agenti della Polizia Penitenziaria Andrea Cavallari, il 26enne condannato per la strage di Corinaldo

È stato arrestato a Barcellona dagli agenti della Polizia Penitenziaria Andrea Cavallari, il 26enne condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso, dopo aver discusso la tesi di laurea all’Università di Bologna.

“Catturato l’evaso Cavallari. Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, a seguito di continue e instancabili indagini, svolte anche a livello internazionale, con il coordinamento della Procura di Bologna e della Procura Generale di Ancona, ha assicurato alla giustizia Cavallari Andrea, evaso a Bologna, il giorno in cui si era recato all’università per discutere la tesi di laurea. Ricordiamo che gli era stato concesso un permesso senza scorta. L’arresto è stato eseguito questa mattina in Catalogna, dove era stato individuato dagli investigatori del Nucleo investigativo della polizia penitenziaria, dalla polizia nazionale spagnola, grazie anche al fattivo coordinamento di Eurojust. Agli uomini del Nucleo investigativo della polizia penitenziaria e a tutti coloro che hanno collaborato vanno i nostri complimenti per la brillante operazione che ha ricondotto al sistema dell’esecuzione penale un soggetto pericoloso, probabilmente dalle buone doti simulatorie, visto che era riuscito ad ottenere un permesso senza scorta”. Lo affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Campobasso, segretario nazionale.

“Se da un lato la polizia penitenziaria è sempre più centrale nel sistema della sicurezza nazionale, e l’operazione odierna lo conferma, dall’altro – proseguono dal sindacato – riteniamo che la stessa debba godere di maggiore considerazione nel momento in cui si decide di concedere misure alternative e benefici vari, compreso i permessi di necessità, ai detenuti”.

L’articolo Corinaldo: evaso dopo la laurea, Cavallari arrestato a Barcellona proviene da La Ragione.

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