Italia
La politica ligure divisa sul futuro di Alisa
Botta e risposta tra le forze politiche liguri in questa campagna elettorale sul futuro della super agenzia della sanità pubblica ligure Alisa. Ad attaccare l’Azienda Ligure Sanitaria di Regione Liguria, nata nel 2016 come una “super Asl” per coordinarne progetti e percorsi, è il deputato di Fratelli d’Italia Matteo Rosso: “La prima cosa da fare è rivedere Alisa, così com’è risulta un doppione dell’assessorato alla Sanità e non serve a nulla, è il vulnus della sanità”, ha dichiarato il coordinatore di Fdi a margine della presentazione delle liste a supporto del candidato Marco Bucci alle regionali.
La replica, da ogni parte politica, non si è fatta attendere. A partire da quella di Angelo Gratarola, attuale assessore regionale alla Sanità e candidato alle prossime elezioni liguri. Gratarola è sostanzialmente d’accordo con Rosso: “Sono in linea con quanto dichiarato dall’onorevole Matteo Rosso (…) Dobbiamo adattare Alisa ai cambiamenti che avvengono nel tempo. (…) Credo che sia giunto il momento che Alisa cambi pelle, riadattandola alle nuove necessità e ai bisogni della sanità ligure”.
A difendere Alisa è Sonia Viale, consigliere regionale della Lega che ai tempi della nascita di Alisa era assessore regionale alla Sanità: “Oggi in Liguria il problema della sanità non è avere o meno Alisa, ma saper organizzare al meglio e risolvere i problemi dei cittadini e di chi lavora in sanità. Le Asl sono preziose, ma devono essere coordinate”.
Duro il contrattacco della sinistra: “Alisa è un carrozzone inutile, uno dei tanti disastri della gestione della destra in Liguria in materia sanitaria”, denuncia il capogruppo del Partito Democratico Luca Garibaldi. “Un costoso e imbarazzante poltronificio (…) finalmente hanno gettato la maschera: c’è chi bolla la super Asl come un vulnus e chi cerca di non perdere faccia dicendo che Alisa va adattata “ai cambiamenti che avvengono nel tempo”. Prendono in giro i liguri. Quel tempo è scaduto”, gli fa eco il Movimento Cinque Stelle ligure in una nota.
Per il consigliere regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino “Dopo nove anni di governo regionale e dopo aver creato Alisa, ora tutti puntano il dito contro la loro stessa creatura, invocando un riassetto dell’azienda ligure sanitaria di Regione Liguria”. Per i consiglieri regionali della Lista Sansa “Chiudere Alisa, al netto dei fondi che transitano dall’azienda, significherebbe risparmiare da subito oltre 3 milioni di euro solo di costi della struttura, ai quali poi andrebbero aggiunti i 25 milioni di consulenze non sanitarie che Alisa e le Asl hanno stipulato in questi anni”.
Italia
Abarth 600e, il design tra passato e futuro
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Italia
“Il programma elettorale lo fate voi”, a Pegli: “Ci sentiamo dimenticati”
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Pulizia, cura del verde, miglioramento della qualità balneabilità delle acque “oggi scarsa”, stop all’espansione del porto di Prà, sì alla delocalizzazione dei depositi costieri di Carmagnani e Superba, no all’ipotesi progettuale del nuovo casello di Pegli che passerebbe proprio sotto i depositi: ecco una sintesi delle domande dei pegliesi al futuro sindaco di Genova, raccolte nella nuova tappa de “Il programma elettorale di Primocanale lo fate voi”.
Italia
Raffaella Paita soddisfatta del Ddl vittime incuria
Via libera al Senato al disegno di legge che introduce benefici per le vittime di cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali e autostradali di rilievo nazionale.
Di cosa si tratta
Il provvedimento, nato su iniziativa del Comitato ‘Ricordo vittime del ponte Morandi’, prevede una serie di interventi in favore delle vittime, dei loro familiari e delle persone danneggiate da eventi simili. Lo Stato interverrà in termini di sostegno alle vittime, grazie alla costituzione di una misura di civiltà sociale e giuridica necessaria. Ora manca solo il voto finale alla Camera, e il provvedimento diventerà legge.
Il commento della senatrice Paita
“Questa è una giornata importante per il Parlamento, perché considero l’atto di oggi doveroso per le vittime del crollo del ponte Morandi e di tutti gli altri incidenti per incuria delle infrastrutture. Un percorso iniziato con il primo disegno di legge a mia prima firma con Alessia Rotta. Una reazione a quell’immane tragedia che ha provocato 43 vittime, e che ha segnato un momento doloroso per Genova, per la Liguria e per tutto il paese. La persona che voglio ringraziare più di tutti è la presidente del comitato delle vittime Egle Possetti, per la dignità e la tenacia con cui ha portato avanti la battaglia per le vittime del Morandi e contro l’incuria e l’assenza di manutenzione delle infrastrutture nel nostro paese. Istituzionalmente si tratta quindi di qualcosa di doveroso. Ma c’è ancora qualcosa che non va ed è il tema della capacità di controllo del pubblico sul privato per tutte le concessioni, ferroviarie, portuali, stradali, autostradali, per avere il margine di rischio il più possibile ridotto. Su questo dobbiamo lavorare in modo il più possibile coeso”.
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