Italia
La festa è finita, la politica riparte da rigassificatore e Comunali
Finiti i bagordi delle festività natalizie, tra un pranzo e un weekend in montagna, anche la politica torna sui banchi di scuola ed è pronta a darsi battaglia (senza armi, sottinteso).
Il primo appuntamento del 2025 in via Fieschi
In consiglio regionale l’appuntamento da cerchiare sul calendario è quello di oggi, martedì 7 gennaio, a partire dalle 10. Al centro delle interrogazioni presentate da maggioranza e opposizione ci sarà il rigassificatore, che è stato tema di scambio, anche acceso, in campagna elettorale. È atteso un confronto veemente che dovrebbe portare a un unico documento sul “no” unanime al rigassificatore nelle acque di Vado Ligure. Posizione che è mutata, nei mesi, anche per il centrodestra, che ai tempi di Giovanni Toti si era detto invece favorevole al passaggio dalla Toscana alla Liguria. Nell’ultimo atto del 2024 i due schieramenti non avevano trovato l’accordo, nonostante entrambi avessero presentato un ordine del giorno, dai contenuti differenti (l’accusa della minoranza ndr). L’obiettivo, durante i lavori dell’aula di oggi, è quello di trovare un filo conduttore che porti a una risoluzione, molto cara soprattutto agli abitanti del Savonese. Non solo rigassificatore all’appello di inizio anno, al centro dello scambio di vedute ci sarà sempre il buco o “buchino” (come definito anche a Primocanale da Marco Bucci) della sanità: con il fiato sul collo del centrosinistra e la promessa di azzerare debito e liste d’attesa da parte del centrodestra.
Si scaldano i motori in vista del voto
In consiglio comunale invece, la ripartenza dei lavori dell’aula slitta a giovedì 9 gennaio, tra ordini del giorno, 54, fuori sacco. Ma lavori dell’aula a parte, sotto la lente di ingrandimento ci sarà soprattutto la corsa per palazzo Tursi, con le Comunali che potrebbero tenersi nella prossima primavera. La data ufficiale ancora non c’è ma si dovrebbe votare nella prima finestra utile, tra fine maggio e i primi di giugno. Genova sarebbe la sfida più importante e un banco di prova per le nuove e vecchie formazioni politiche, con i fari nazionali puntati contro. Senza esclusione di colpi sarà vera e propria competizione, tra candidati in pectore (Pietro Piciocchi per il centrodestra ndr), candidati ai blocchi di partenza (l’avvocato Filippo Biolé per un centro-civico e indipendente, come anticipato da Primocanale ndr) e candidati cercasi (per il centrosinistra che sta lavorando a una coalizione più larga possibile ma che ancora non ha individuato il profilo). Nel frattempo in aula rossa la maggioranza deve fare i conti con diversi cambi di casacca e con un numero sempre più risicato. Ultime, solo in ordine di tempo, le dimissioni di Paolo Gozzi da Vince Genova e il suo successivo ingresso nel Gruppo Misto. Gozzi raggiunge due ex centristi, di centrodestra, come Stefano Costa (ex Forza Italia) e Arianna Viscogliosi (Italia Viva, che ha lasciato la maggioranza di Bucci e Piciocchi sotto le Regionali ndr), oltre ovviamente alla capogruppo Cristina Lodi, segretaria regionale di Azione. Insomma, ne vedremo delle belle, e siamo solo all’inizio, con vista sulle Comunali. Sotto il cielo di Genova i lampi non mancano, in attesa delle schiarite (idee).
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BMW Italia domina il 2024, record di vendite e leadership globale di crescita nel lusso
Primato di vendite per auto e moto, leadership nel mercato premium e primati in diversi segmenti.
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Comunali, fuori dalla destra e dalla sinistra spunta il nome di Anna Pettene
C’è un altro mondo civico, che non si ritrova né a destra né a sinistra, e che si muove sottotraccia per provare a presentarsi alle prossime Comunali di Genova. Non c’entra, almeno fino a oggi, con il saggista e liberal socialista Andrea Acquarone, che in queste settimane è stato molto attivo nel cosiddetto sottobosco centrista e di sinistra. Non c’entra altresì con l’avvocato Filippo Biolé che si è autocandidato, grazie alla spinta di un gruppo di persone, e che ha superato di poco le 500 firme.
Un profilo della società civile
Stiamo quindi parlando di un gruppo di professionisti, intellettuali, accademici, che fanno capo al mondo universitario, che si riconoscono in un civismo puro, al cento per cento. Il progetto, in embrione da tempo, è nato dopo alcuni incontri propedeutici a un percorso di unità d’intenti verso le Comunali della prossima primavera, che vede capofila l’Ordine degli Ingegneri. Il programma ci sarebbe già, è stato infatti stilato in queste settimane. Si tratta di un programma chiaro e semplice, diviso in cinque punti, con inclinazioni anche nel mondo portuale, fanno sapere a denti stretti gli organizzatori, che al momento non vogliono uscire allo scoperto. Dietro ci sarebbe un esponente di spicco, ex Partito Democratico, che dopo la fuoruscita dai dem ha deciso di attivarsi, tracciando un percorso verso palazzo Tursi. Questo gruppo di intellettuali, professori e universitari avrebbe individuato in Anna Pettene la potenziale candidata a sindaco. Pettene è la moglie di Edoardo Garrone, sul proprio profilo Facebook si definisce madre di Francesco, Giulia e Vittoria. È avvocato di professione, presidente dell’Osservatorio sul bullismo, mediatore familiare e autrice di Like. Tra le sue grandi passioni il golf.
Uno sguardo a sinistra (forse)
Al momento il suo nome è quello che più incarna il profilo ideale per questa lista civica, pura. Nei prossimi giorni sono attesi degli incontri proprio con Pettene per sondare la disponibilità ma le pressioni sul suo nome pare siano tante. E arrivano da più fronti. Anna Pettene, impegnata nel sociale, sarebbe spinta anche da una parte del mondo portuale. Da quello che si apprende, ci sarebbe la disponibilità di un armatore del porto di Genova a investire sulla campagna elettorale dell’avvocato. I propositi sono buoni, la struttura dovrebbe consolidarsi sempre di più, e alle porte sono previsti due incontri focali: uno già nella giornata di domani, un altro giovedì prossimo, 23 gennaio, nella sede dell’Ordine degli Ingegneri alle 18. La riunione potrebbe essere il primo vero passo verso la conferma, o meno, di Anna Pettene. Le strade (successive) sarebbero due: un percorso in solitaria della lista civica, che non si ritrova né con il centrodestra né con il centrosinistra, che potrebbe poi convergere al ballottaggio, presumibilmente più con il campo progressista (ma non è così scontato, conterà molto il contenuto del programma presentato dai due schieramenti ndr); o uno scioglimento ancor prima di nascere che porterebbe a un possibile tavolo di incontri con il Pd e gli altri potenziali alleati. Ma l’intenzione, da quello che si apprende, è proprio quella di correre, sì, ma in solitaria.
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