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Il governo difende gli agenti. Il sindaco di Milano invece li mette in croce
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Comunali Genova, Bucci suona la carica: “Non siamo indietro, anzi”
Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna. Tradotto: se i partiti, genovesi e romani fanno melina, a rianimarli ci pensa il presidente della Regione Marco Bucci. E così ha fatto l’ex manager genovese, riunendo tutti i segretari regionali dei partiti e le liste civiche, per intavolare la candidatura ufficiale di Pietro Piciocchi.
Uniti si vince
Una riunione fiume di oltre due ore nella quale, una volta vagliati i profili possibili, si è confluito sul nome dell’attuale vicesindaco reggente. “Noi abbiamo fatto una proposta che arriverà sul tavolo di Roma, vedremo cosa succederà nelle prossime settimane ma noi oggi, all’unanimità, abbiamo indicato Piciocchi come futuro sindaco di Genova” ha commentato Bucci. Perché, l’obiettivo, hanno sottolineato dal centrodestra, “è quello di evitare che la sinistra torni a vincere”. I tempi dettati da Bucci, sul feedback di Roma, sono di circa quattro settimane. Verosimilmente quindi, si dovrebbe traguardare il mese di febbraio. All’ingresso del palazzo di Regione Liguria Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ai microfoni di Primocanale, aveva frenato la possibile candidatura di Piciocchi facendo intendere che le decisioni spettano a Roma e che i tempi sono ancora acerbi. Piciocchi candidato manca uno 0,1% finale? “Non direi, è ancora presto” ha risposta laconico Rosso. Che ha elogiato sì Pietro Piciocchi, ma senza fare un vero e proprio endorsement per il vicesindaco reggente. La deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, che molti hanno descritto come un po’ indispettita in questi giorni, alla fine ha preso parte al tavolo e, uscita dalla Regione, ha evitato di parlare ai microfoni della stampa. Sullo stato d’animo di Rosso e Cavo, il presidente Bucci ha dribblato, definendoli tranquilli. “Ero io come sempre il meno tranquillo” ha scherzato.
Le frecciate ai competitor
Non si è fatta attendere una frecciata velenosa nei confronti del centrosinistra, che al momento non ha ancora individuato il candidato sindaco e sembra muoversi a passi lenti. “Sarà meglio che tutti si diano una botta, dall’altra parte non c’è nessuno, solo nomi così, ed è importante anche per noi che si muovano”. Dal programma alla presenza delle liste civiche, confermata Vince Genova che farà capo a Pietro Piciocchi (e all’invito ad allargarsi al centro, magari con Italia Viva, che però non sembra voglia essere della partita ndr), passando per il programma, che deve essere al servizio dei cittadini. “Dobbiamo portare avanti un programma fatto nei quartieri e con i residenti, si dovrà fare un percorso geolocalizzato” incalza Bucci, che spinge sull’accelerato per riuscire a ottenere nel più breve tempo possibile un ritorno positivo dai genovesi. E a questo proposito, il presidente di Regione Liguria sovverte i pronostici ma soprattutto i risultati delle Regionali del 27 e 28 ottobre. Il centrodestra, uscito vittorioso dalla competizione, ha però perso a Genova, con un distacco dal centrosinistra di circa dieci punti percentuali e quasi 20 mila voti. “Non abbiamo nessun svantaggio, i dati erano drogati da altri effetti, i numeri che abbiamo adesso (ma che non mostriamo), ci dicono di tutt’altra storia” ha commentato Bucci. Questo significa, che dati alla mano, il centrodestra ha recuperato terreno al centrosinistra? Difficile dirlo, anche perché la partita dei sondaggi non è ancora iniziata ma dalla maggioranza regionale e comunale traspare fiducia. “Considero un bel passo avanti la giornata di oggi, perché siamo tutti quanti uniti e d’accordo, per chiudere la partita ci vuole tempo, ma saremo uniti” ha chiosato Marco Bucci.
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Elezioni, le date degli incontri del Pd con gli alleati. M5S molto scettico
Nel giorno in cui Andrea Orlando comunica che servirà ancora tempo per arrivare al nome del candidato del centrosinistra (LEGGI QUI), arriva la notizia di una serie di incontri bilaterali che il Partito Democratico ha messo in calendario la prossima settimana. Il primo è previsto nella giornata di lunedì 13 gennaio con i vertici di Italia Viva, il giorno successivo toccherà ad Avs mentre mercoledì sarà il turno del Movimento Cinque Stelle.
Il nodo Cinque Stelle
L’appuntamento di mercoledì tra i vertici del Pd e quelli del M5S potrebbe essere decisivo per capire se i due partiti correranno insieme oppure no durante la campagna elettorale. Ad oggi cresce la possibilità che il Movimento di Conte possa agire da solo di fatto proponendo un candidato tutto suo.
“O ci ci chiedete un nome o andiamo da soli” questa in sintesi l’idea di fondo dei Cinque Stelle scottati dalle ultime proposte perdenti del Pd nelle elezioni degli ultimi anni. Insomma la partita è tutta da giocare e per la coalizione trovare una quadra non pare così semplice.
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