Italia
Giunta Salis, per la Cultura spunta il nome di Marco Montoli
Sembra più di una suggestione quella che porterebbe Marco Montoli a Palazzo Tursi, nella veste del nuovo assessore alla Cultura. Intorno a Silvia Salis si starebbe muovendo una rete sociale che spingerebbe sul nome di Montoli, e che starebbe sondando il terreno proprio con la neo sindaca. E da ciò che trapela, Salis non avrebbe chiuso le porte.
Chi è Marco Montoli, ex presidente del Ce.Sto
Marco Montoli, 52 anni, è laureato in Filosofia e il suo nome è riconosciuto in città soprattutto per essere stato l’ideatore dei Giardini Luzzati, un modello esportato anche fuori dai confini genovesi e che ha ritrovato consenso e successo. L’obiettivo, in questi anni, è stato quello di miscelare insieme cultura e sociale, eventi ludici e di approfondimento, tutto nel segno di un luogo di ritrovo e aggregazione. Negli anni Marco Montoli è riuscito a portare ai Luzzati personaggi come Manu Chao, Vinicio Capossela, Alfa, Bresh e tanti altri ancora. Contattato da Primocanale, Marco Montoli ha ribadito di rimanere alla finestra, in attesa: “Se mi chiamerà Silvia Salis, io ci sono, come in campagna elettorale, ma non voglio fare nessuna pressione né entrare in meccanismi partitici che non mi hanno mai interessato”. L’ex presidente del Ce.Sto. ha lavorato, negli ultimi mesi, sottotraccia alla nascita di una candidatura civica, rientrando tra i relatori del gruppo Tocca a Noi!, “per ricostruire la città”. Dalle infrastrutture sociali a quelle culturali, passando per la rigenerazione urbana, così Montoli prenderebbe in mano un assessorato che negli ultimi anni è stato al centro delle polemiche tra la vecchia maggioranza e l’opposizione.
Cosa cambierebbe nella formazione della giunta
Qualora la figura di Marco Montoli prendesse forma, si delineerebbe un testa a testa con Filippo Bruzzone, re di preferenze nella lista civica di Silvia Salis Sindaca. Montoli quindi potrebbe subentrare all’ex consigliere comunale della lista Rossoverde, nonostante la richiesta abbastanza diretta di ottenere qualcosa in più del ruolo di capogruppo in aula rossa. Il quadro quindi prenderebbe forma con i quattro assessori del Partito Democratico e il presidente del consiglio comunale, due assessori per Avs, uno a Lodi e a Viscogliosi, a cui si aggiunge la civica, figlia d’arte, Silvia Pericu. Insomma, ancora tanti movimenti e incontri sotto il cielo di Genova, con Silvia Salis che a margine dell’incontro con Marco Bucci ha commentato ai microfoni dei cronisti: “Lavoro positivo, non manca molto”. È iniziato il conto alla rovescia, la squadra dovrebbe essere presentata settimana prossima.
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Italia
Skymetro, Salis: “Chiederemo proroga di un anno”. Il Mit: “Impossibile”
Le donne e l’impresa al centro dell’incontro organizzato nei giorni della nave scuola Amerigo Vespucci hanno fatto da sfondo a un botta e risposta a distanza tra Marco Bucci e Silvia Salis. Entrambi erano presenti all’evento “Condurre l’impresa-tracciare la rotta. Donne protagoniste della nuova economia”, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal suo Comitato Impresa Donna, in collaborazione con Invitalia, Unioncamere, la Camera di Commercio di Genova e gli Stati Generali delle Donne.
La posizione del centrodestra
L’affaire skymetro ha infiammato la campagna elettorale delle Comunali ma continua a tenere banco, anche in queste ultime ore, dopo l’apertura al confronto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (che però in giornata ha smentito di concedere la proroga ndr). Il presidente della Liguria Marco Bucci ha ribadito che la Regione non stoppa nessun iter. “Noi andiamo avanti, il termine stoppare è al di fuori del nostro vocabolario, poi il Comune può fare quello che vuole, il Mit ha detto che il 31 dicembre 2025 tornano indietro – ha commentato Marco Bucci -. Bisogna andare avanti e fare le cose in fretta, chi ha in mente correzioni che migliorano il progetto, ben venga”. Sullo sfondo c’è la possibilità di ottenere l’approvazione per un nuovo progetto. “Difficile che possa accadere in sei mesi, ma io non posso parlare a priori” ha aggiunto Bucci.
La posizione della giunta di centrosinistra
Sullo skymetro Silvia Salis tira dritto: “È possibile chiedere la proroga di un anno e lo faremo, il fatto che il Mit apra l’interlocuzione significa che quello detto in campagna elettorale non è vero, c’è la possibilità di modificare il progetto – accusa la sindaca di Genova Silvia Salis -. Quando sono diventati noti i progetti si è capito che non è cantierabile e che ci sono complesse note da superare, le annotazioni erano difficili da superare e si pensava di prorogare di un anno. Bisogna trovare il modo migliore per trovare soluzione che creino un compromesso accettabile, che è l’idea dei cittadini. Voglio ricordare che i presidenti dei municipi Bassa e Media Val Bisagno sono progressisti, ed è un dato che non può non essere preso in considerazione”.
La precisazione del Mit
Nel frattempo arriva la risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti, che attraverso una nota smentisce le parole di Silvia Salis. “In riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi dalla sindaca di Genova Silvia Salis in merito al progetto skymetro, si ritiene doveroso precisare che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha mai espresso disponibilità a concedere ulteriori proroghe: il progetto deve essere appaltato entro il prossimo 31 dicembre – si legge nella nota del Mit -. La risposta fornita ieri nel corso del question time in Commissione trasporti alla Camera è stata chiara: l’iter autorizzativo è definito, le scadenze sono fissate, e non esiste l’ipotesi di una proroga ulteriore. Ogni altra interpretazione è destituita di fondamento e rischia di generare confusione. Eventuali ritardi, rispetto agli iter autorizzativi concordati col Comune di Genova, rischiano di portare a un definanziamento anticipato al fine di poter utilizzare le risorse in altre città. Il Mit confida, quindi, in un chiarimento a breve per capire se il Comune è ancora interessato all’opera. Nel qual caso, chiediamo che si esprima con urgenza per poter utilizzare al meglio le risorse”.
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Skymetro, Salis: “Chiederemo proroga di un anno”. Il Mit: “Impossibile”
Le donne e l’impresa al centro dell’incontro organizzato nei giorni della nave scuola Amerigo Vespucci hanno fatto da sfondo a un botta e risposta a distanza tra Marco Bucci e Silvia Salis. Entrambi erano presenti all’evento “Condurre l’impresa-tracciare la rotta. Donne protagoniste della nuova economia”, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal suo Comitato Impresa Donna, in collaborazione con Invitalia, Unioncamere, la Camera di Commercio di Genova e gli Stati Generali delle Donne.
La posizione del centrodestra
L’affaire skymetro ha infiammato la campagna elettorale delle Comunali ma continua a tenere banco, anche in queste ultime ore, dopo l’apertura al confronto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il presidente della Liguria Marco Bucci ha ribadito che la Regione non stoppa nessun iter. “Noi andiamo avanti, il termine stoppare è al di fuori del nostro vocabolario, poi il Comune può fare quello che vuole, il Mit ha detto che il 31 dicembre 2025 tornano indietro – ha commentato Marco Bucci -. Bisogna andare avanti e fare le cose in fretta, chi ha in mente correzioni che migliorano il progetto, ben venga”. Sullo sfondo c’è la possibilità di ottenere l’approvazione per un nuovo progetto. “Difficile che possa accadere in sei mesi, ma io non posso parlare a priori” ha aggiunto Bucci.
La posizione della giunta di centrosinistra
Sullo skymetro Silvia Salis tira dritto: “È possibile chiedere la proroga di un anno e lo faremo, il fatto che il Mit apra l’interlocuzione significa che quello detto in campagna elettorale non è vero, c’è la possibilità di modificare il progetto – accusa la sindaca di Genova Silvia Salis -. Quando sono diventati noti i progetti si è capito che non è cantierabile e che ci sono complesse note da superare, le annotazioni erano difficili da superare e si pensava di prorogare di un anno. Bisogna trovare il modo migliore per trovare soluzione che creino un compromesso accettabile, che è l’idea dei cittadini. Voglio ricordare che i presidenti dei municipi Bassa e Media Val Bisagno sono progressisti, ed è un dato che non può non essere preso in considerazione”.
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