Italia
Europee, Toti non ha dubbi: “Non voterò per i socialisti”
Botta e risposta al vetriolo tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini: al centro della querelle non c’è tanto, apparentemente, la gestione del governo italiano, bensì la corsa disperata alle Europee 2024. Se da una parte la premier aspetta le mosse del Ppe e della destra per capire dove collocarsi, e se appoggiare una possibile candidatura alla Commissione europea di Ursula von der Leyen, dall’altra il suo vicepremier leghista non ha dubbi e sentenzia: “Il centrodestra è su posizioni diverse in Europa”. Tradotto: se volete cambiare l’Europa, l’alternativa sono io e i partiti di estrema destra. Il contenuto del suo messaggio, diretto agli elettori di quell’area politica.
A fare da paciare e interlocutore tra i due litiganti, potrebbe pensarci il presidente della Regione Giovanni Toti, che dalla Liguria traccia la strada: l’obiettivo è un governo solido con il Partito Popolare e i Conservatori. Ed è proprio nella Regione del civismo, del movimento arancione lanciato dal presidente Toti, che lo stesso governatore spiega la sua visione per le Europee: “I movimenti civici hanno una funzione civica di sindacato territoriale di rappresentanza dei territori, di sottolineatura delle specificità dei territori. Alle Politiche e alle Europee corrono i partiti tradizionali e nazionali“. La sensazione è che all’interno delle forze civiche ci sia un orientamento, da parte dei sindaci del territorio, a sostenere i partiti che a loro volta sostengono qui in Liguria i primi cittadini.
“È la stessa area di governo, quella di Meloni, Forza Italia, Lega e Noi Moderati, che scelgono le personalità più rilevanti del territorio o i partiti con cui si hanno le maggiori affinità di tipo ideologico”. E poi arriva la mano tesa al suo ex partito forzista: “Se qualcuno vota FI sono felice così, come se aiutassero i partiti di Meloni, Salvini e Noi Moderati che sono proprio in Parlamento con esponenti politici a me vicini. Credo che si debba dare una visione non esclusiva ma coerente, come stiamo dando qui”. Il modello Ursula affine con il presidente ligure? Non lo nega Giovanni Toti, che ribadisce la sua vicinanza a un’alleanza con il Partito Popolare. “Mi auguro che il Ppe riesca a creare una forza governativa, con i conservatori della politica italiana, che decidano di farne parte (il riferimento sembra più a Meloni che a Salvini ndr)” commenta Toti.
Lei voterebbe per von der Leyen nuovamente presidente della Commissione Europea?
Se il candidato sarà lei lo decideranno a Bruxelles, e nelle altre capitali europee, non da qui. Sicuramente io sono per un candidato della maggioranza popolare e conservatrice d’Europa, che mi vede d’accordo con la loro politica. Sicuramente non voterò per i socialisti, diciamo così”.
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