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Elezioni regionali, l’ordine dei medici: “Un dramma per la sanità ligure fermarsi tanti mesi”

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LIGURIA – La partita delle elezioni regionali in Liguria si gioca molto sul campo della sanità: sul tavolo della prossima giunta sono diverse le sfide, ma anche i progetti da portare avanti. Priorità per il sistema sanitario, ma anche per gli stessi cittadini è quella di ridurre le liste di attesa. Lo sa bene Alessandro Bonsignore, presidente dell’ordine dei medici di Genova, che a Primocanale ha fatto il punto su cosa aspetterà la prossima giunta dopo il voto del 27-28 ottobre. Bonsignore che, tra l’altro, ha confermato di non voler scendere in campo come candidato presidente di Regione Liguria per il centrodestra, nonostante il suo nome circolasse da qualche tempo. “Ho ritenuto di poter essere più utile al sistema sanitario in un momento così delicato. Nel mio ruolo di Presidente dell’ordine cercando di portare avanti quell’opera da una parte di sorveglianza e dall’altra di propositività che stiamo cercando di avere con le istituzioni per essere utili in questo momento di grande cambiamento e di grande affanno del sistema sanitario nazionale”. 

Negli ultimi mesi, il lavoro di Regione Liguria si era proprio incentrato sul cercare di ridurre le liste d’attesa, cosa che si auspica possa continuare anche in questa fase delicata.

“Abbiamo visto il decreto legge nazionale sulle liste d’attesa che va sulla scia di quello che era già stato il progetto di Regione Liguria con la creazione della task force affidata a Enrico Costantini. Credo che in quei tavoli di lavoro si stessero progettando moltissime cose che vanno portate avanti perché potrebbero avere un impatto decisivo sulle liste di attesa e non solo”

E le liste d’attesa sono legate ad una problematica ben più ampia che riguarda tutto il paese, sono il frutto della carenza di personale e al tempo stesso secondo Bonsignore “sono la conseguenza in parte anche della scarsa percezione da parte dei cittadini di essere corresponsabili nella generazione delle liste di attesa”. 

C’è poi il rischio – qualsiasi coalizione salga poi al governo di Regione Liguria – che molti progetti attesi dal territorio subiscano nuovamente rallentamenti. In primis su tutti il polo ospedaliero tecnologico di Erzelli e il Felettino della Spezia. “Questo è un problema – e lo abbiamo segnalato – il fatto che la Regione e l’operatività di Regione Liguria si arresti proprio in questi mesi che sono cruciali per il servizio sanitario nazionale regionale ci preoccupa non poco perché sono mesi in cui vi sono da investire moltissime risorse che sono vincolate temporalmente e sono circoscritte nel tempo”.

“Mentre altre regioni, se saranno virtuose, potranno correre e cercare di migliorare la propria situazione, peraltro in un contesto sappiamo di autonomia differenziata, ecco che la Regione Liguria che potrà soltanto operare nel regime ordinario si troverà di fatto bloccata peraltro per un lungo periodo perché possiamo immaginare nella migliore delle ipotesi che la nuova giunta avrà una piena operatività non prima di gennaio febbraio 2025 e quindi capite bene che fermarsi per tutti questi mesi rischia di essere un dramma per la sanità della Liguria”

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