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Comunali, confronto e stretta di mano tra Notarnicola e Sicignano

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Una stretta di mano finale, dopo un confronto serrato su due visioni opposte di città. Così Tiziana Notarnicola da una parte (centrodestra), Laura Sicignano dall’altra (centrosinistra), si sono congedate dopo il dibattito in studio. Dallo skymetro alla cultura, passando per l’inclusione sociale: una Genova del futuro tra esponenti civici “prestati” alla politica.

Skymetro: due visioni diverse di città

“Lo skymetro è un passo decisivo per Genova e per la Val Bisagno, un’opera strategica che garantirà un collegamento rapido ed efficiente – commenta Tiziana Notarnicola, candidata al consiglio comunale di Genova con Forza Italia -. Il tram avrebbe creato problemi ai sottoservizi impegnando più risorse e parte della carreggiata. Se vinceremo il bando partirà a luglio”.

“Si tratta di un progetto sbagliato, mancano 200 milioni di euro, è un’opera che arriva a metà fermandosi a ponte Carrega – ribatte Laura Sicignano, candidata al consiglio comunale di Genova con la lista civica Silvia Salis Sindaca -. Presuppone inoltre la demolizione di una scuola che ospita 900 studenti e che comporterebbe cantieri impattanti. Crediamo che ci siano soluzioni alternative che non farebbero perdere i finanziamenti”.

Come cambia la “cultura”

“Mi sono confrontata spesso con gli operatori della cultura, è sempre mancato l’ascolto perché, tra l’altro, per due anni e mezzo siamo stati senza assessore alla cultura – spiega Laura Sicignano, regista teatrale di professione -. È stata impedita una coprogettazione su tutti i settori e su quello culturale, i grandi eventi non bastano ma servono eventi ragionati e studiati, con l’inclusione degli operatori della società. La cultura dev’essere vista come servizio pubblico e di qualità su tutto il territorio”.

“La cultura a Genova negli ultimi anni è andata molto bene, è stato uno dei motori della città, con la strategia 2022-2027 si è sviluppata Genova – spiega Tiziana Notarnicola -. Dai Rolli Days al teatro Carlo Felice, e poi al Genova Design Week ed Euroflora, tutti eventi che hanno dato visibilità, con numeri importanti, coinvolgendo la comunità con tanti eventi”.

Inclusione sociale e accoglienza

“In questi anni abbiamo assistito a una maturazione del percorso sociale, con un investimento sugli asili e sulle scuole che sono in crescita, ce ne saranno cinque nuovi comunali – aggiunge Tiziana Notarnicola, insegnante di scuola primaria -. Il nostro obiettivo è quello migliorare il servizio alle famiglie e per esempio, a livello di insegnanti di sostegno, siamo in forte crescita”.

“I nostri principi si basano su inclusione, accoglienza dei cittadini, e senso della famiglia, luogo dove le persone si amano – chiosa Laura Sicignano -. Un altro tema forte è quello dei nuovi arrivi, che creano dialogo, perché è una questione sociale e culturale. Poi bisogna assolutamente non disincentivare il lavoro delle donne, perché é una questione importante”.

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Skymetro, Salis al Mit: “Proroga? L’aveva già chiesta Piciocchi”

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Continua il botta e risposta a distanza tra la sindaca di Genova Silvia Salis e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: al centro dello scontro la proroga per lo skymetro. Nella giornata odierna Salis aveva dichiarato che avrebbe chiesto una proroga sui tempi al Mit, come da possibile concessione; successivamente il dicastero aveva risposto che non è possibile concederla ma che i termini scadranno il 31 dicembre 2025. Tutto tranquillo quindi sotto il cielo di Genova? No. Nel pomeriggio non si è fatta attendere la contro risposta della sindaca, che attraverso una nota, attacca l’ex giunta e il Mit.

Le parole della prima cittadina contro il Ministero

“Sono sorpresa della nota del Mit, anche perché la richiesta di proroga di sei mesi del finanziamento per lo skymetro è stata avanzata dalla giunta Piciocchi in data 16 maggio 2025, al fine di rinviare il termine di aggiudicazione ai lavori a giugno 2026 – bacchetta la sindaca di Genova Silvia Salis -. Stupisce che il Ministero non abbia diffuso alcuna nota sulla richiesta ricevuta dalla Giunta comunale di centrodestra, ma si sia premurato di rispondere con tempestività non a una richiesta del Comune di Genova, ma a mie dichiarazioni rilasciate a margine di un evento cittadino. La necessità di ottenere una proroga del finanziamento di sei mesi o un anno era già nota alla precedente amministrazione. Allo stesso modo è del tutto evidente ai tecnici del Comune che non c’è alcuna possibilità di aggiudicare i lavori del progetto skymetro entro il 31 dicembre 2025, alla luce delle rilevanti prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Ci impegneremo a risolvere la questione nel confronto istituzionale con il Ministero delle Infrastrutture per non perdere i finanziamenti e dotare la Val Bisagno di un sistema di trasporto rapido ed efficiente, ma non accettiamo lezioni da chi in tre anni non è riuscito ad arrivare ad un progetto cantierabile”.

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Carlo Legrottaglie ucciso nel suo ultimo giorno di lavoro

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Carlo Legrottaglie ucciso in un inseguimento: era il suo ultimo giorno di lavoro. Ucciso in in un conflitto a fuoco con due rapinatori nel brindisino

Si chiamava Carlo Legrottaglie, aveva sessant’anni ed era al suo ultimo giorno di lavoro il carabiniere che è stato ucciso in un conflitto a fuoco con due rapinatori nel brindisino.

Una vicenda che ha sconvolto tutti quella di questo militare che era in servizio al nucleo radiomobile di Francavilla Fontana e che è stato ucciso in quello che era il suo ultimo turno di servizio, da venerdì sarebbe andato in licenza e poi a luglio sarebbe andato in pensione. Subito sono partite le ricerche rapinatori che erano scappati lasciando la macchina nel punto in cui è venuta sparatoria.

Sono stati individuati già in mattinata dalla polizia, si nascondevano in una masseria e quando hanno visto gli agenti hanno nuovamente aperto il fuoco. Uno dei due rapinatori è morto, non è chiaro se al termine della sparatoria con i poliziotti. Oppure se fosse rimasto già gravemente ferito dopo lo scontro con i carabinieri.

A quanto si è appreso i carabinieri erano intervenuti per sventare una rapina a un distributore di benzina quando uno dei due rapinatori ha aperto il fuoco contro il brigadiere, che è caduto a terra. Illeso invece il suo collega.

Tantissimi messaggi di cordoglio sono arrivati da parte di tutte le cariche dello Stato, dal presidente Mattarella alla premier Giorgia Meloni. Il carabiniere era sposato e aveva due figli. Una morte che lascia ancora una volta sgomenti. Ancora di più perché arrivata proprio quando dopo una carriera al servizio dell’arma Legrottaglie stava per iniziare a godersi la pensione.

Di Annalisa Grandi

L’articolo Carlo Legrottaglie ucciso nel suo ultimo giorno di lavoro proviene da La Ragione.

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