Italia
Ambiente, nello Spezzino 6 milioni dal Pnrr
LA SPEZIA – Via libera di Regione Liguria all’Accordo con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e i Comuni di Santo Stefano Magra e della Spezia per il finanziamento con risorse del PNRR per circa 6 milioni e mezzo di euro (6.471.523,17) della progettazione ed esecuzione dell’intervento di bonifica e ripristino ambientale di 15mila metri quadrati dell’ex raffineria IP alla Spezia e di 6 milioni di euro destinati alla bonifica dell’ex Sicam di Santo Stefano Magra, con la messa in sicurezza permanente dei 30mila metri quadrati del sito.
“Entro il 2026 questi siti torneranno nella piena disponibilità delle amministrazioni comunali e dei cittadini, aprendo le porte anche a nuove ipotesi di sviluppo – dichiara l’assessore all’Ambiente della Regione Liguria, Giacomo Raul Giampedrone -. Si tratta di un risultato importantissimo per la sicurezza ambientale dello spezzino, atteso da decenni dal territorio e fortemente voluto da questa Giunta regionale, che ha intrapreso un lungo e proficuo dialogo con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica oltre che con i Comuni coinvolti per una rimodulazione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, destinati inizialmente al risanamento del sito ex Sicam. A seguito dei monitoraggi sul suolo e sulle acque il Comune di Santo Stefano ha comunicato una previsione di spesa massima di 6 milioni di euro, liberando le risorse per la bonifica dell’ex raffineria spezzina. Abbiamo quindi trasmesso al ministero tutta la documentazione necessaria per i due interventi, che a giugno sono stati entrambi inseriti nel Piano d’Azione nazionale. Quello di oggi è finalmente l’atto conclusivo di questo lungo percorso: con il via libera all’accordo con il Mase e con le amministrazioni di Santo Stefano Magra e della Spezia, individuate come soggetti attuatori, potranno essere avviate le bonifiche, che dovranno procedere speditamente per rispettare le scadenze previste dal Pnrr”.
L’assessore Giampedrone spiega che “l’individuazione di questi siti è il frutto di un lungo lavoro svolto da Regione per stilare una graduatoria degli interventi di bonifica più urgenti in base al grado di rischio associato alla presenza di sostanze contaminanti nei suoli e nelle acque sotterranee. Per la selezione dei cosiddetti ‘siti orfani’ questa amministrazione regionale ha attuato per la prima volta una ricognizione puntuale e una mappatura, che prima non esisteva. Grazie ad un attento utilizzo delle risorse disponibili e alla collaborazione con tutti gli enti interessati – conclude – garantiamo una risposta definitiva e concreta alle esigenze del territorio spezzino, assicurando le risorse per le bonifiche, in particolare dell’area dell’ex raffineria Ip alla Spezia, per cui come Regione abbiamo finanziato anche la progettazione dell’intervento”.
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Fabiana Cilio (Camera Penale): “Ecco cosa ha patteggiato Toti”
Per capire meglio la svolta nell’inchiesta giudiziaria che ha scosso la Liguria lo scorso 7 maggio abbiamo interpellato Fabiana Cilio la nuova presidente della Camera penale regionale ligure, prima avvocato donna a ricoprire il ruolo.
“Per Toti è rimasta l’accusa di corruzione impropria. Provo a spiegare di cosa si tratta. Il reato di corruzione prevede due fattispecie. Propria è quando un pubblico ufficiale riceve denaro per fare un atto non dovuto o contrario a miei doveri o ritardare una pratica, quindi qualcosa che va contro la pubblica amministrazione. La corruzione impropria invece non porta alcun danno per la pubblica amministrazione perché il pubblico ufficiale ha fatto un atto ciò che è nei suoi poteri e quindi tutti gli atti nell’inchiesta restano leciti. Però può esservi collegato il ricevimento di denaro che ovviamente è sempre un confine poco definito su quanto può essere un finanziamento o una corruzione impropria. Si dovrebbe definire meglio la fattispecie del reato come successo con l’abuso d’ufficio che dopo tanti anni di confusione e condanne è stato poi abolito. Un po’ la stessa cosa dovrebbe fare il Parlamento per quanto riguarda il finanziamento lecito e illecito e capire quando si ravvisa il reato. Non sarà facile ma qualcosa andrà fatto”.
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