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Cultura e fashion

Torna il “Milano Art Wrrk”, la settimana dedicata all’arte e ai linguaggi contemporanei dall’8 al 14 aprile

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Dall’8 al 14 aprile ritorna Milano Art Week, la settimana dedicata all’arte in tutte le sue forme, promossa e coordinata dal Comune di Milano in collaborazione con Miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano, e partner Banca Generali.
#milano #artweek #arte #contemporanea #aprile

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Il Made in Italy protagonista alla Fiera di Milano, Fontana “Le fiere sono motore di sviluppo per la Lombardia”

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Il Made in Italy protagonista alla Fiera di Milano, Fontana “Le fiere sono motore di sviluppo per la Lombardia”

Dalla tradizione del Made in Italy alle nuove tecnologie che stanno ridisegnando il futuro della ristorazione e dell’hospitality. La Fiera di Milano torna ad accogliere “HostMilano”, l’appuntamento biennale di riferimento mondiale per il settore dell’accoglienza, giunto alla 44ª edizione. All’inaugurazione dell’evento ha preso parte anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a conferma dell’impegno dell’istituzione regionale nel sostenere il sistema fieristico come leva di crescita economica e promozione internazionale delle eccellenze lombarde.

Una piattaforma globale per il settore HoReCa

La fiera, riconosciuta a livello internazionale come punto di incontro tra innovazione e business, vede la partecipazione di oltre 1.900 espositori provenienti da 54 paesi. In programma più di 800 appuntamenti in quattro giorni, tra conferenze, degustazioni, workshop e dimostrazioni dal vivo. Un crocevia globale dove si incontrano operatori dell’HoReCa, del food service, del retail, della Gdo e del settore hotellerie, pronti a confrontarsi sulle tendenze che guideranno il futuro del mercato dell’accoglienza.

Fontana: “Le fiere sono motore di sviluppo per la Lombardia”

Nel suo intervento, il presidente Attilio Fontana ha sottolineato l’importanza strategica del comparto fieristico per l’economia regionale: “Regione Lombardia si conferma una vetrina di eccellenza per il Made in Italy. Abbiamo sempre creduto nel sistema delle fiere, che rappresenta un motore di sviluppo e innovazione. Host è una manifestazione di assoluta rilevanza, perché valorizza i settori dell’ospitalità e del turismo, che in Lombardia stanno crescendo in modo significativo”.

Il governatore ha poi evidenziato come il contatto diretto con i prodotti e le persone resti un valore irrinunciabile anche nell’era digitale: “Eventi come HostMilano dimostrano quanto il pubblico abbia voglia di conoscere e toccare con mano le eccellenze italiane. Più fiere ci sono, più mercati si aprono, e più cresce l’interesse internazionale per la nostra regione e per le imprese lombarde”.

Lombardia, capitale del Made in Italy e dell’innovazione

Con oltre 40 poli fieristici e congressuali, la Lombardia si conferma motore del sistema fieristico italiano e punto di riferimento per la promozione del Made in Italy nel mondo. HostMilano, in questo scenario, si pone come uno degli appuntamenti simbolo della rinascita dell’accoglienza e della ristorazione post-pandemia, unendo innovazione tecnologica, sostenibilità e tradizione artigianale.

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“FUTURA, nuovi sguardi per la Cultura”: alla Scala di Milano il dialogo tra arte, innovazione e futuro

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“FUTURA, nuovi sguardi per la Cultura”: alla Scala di Milano il dialogo tra arte, innovazione e futuro

Il luogo simbolo della cultura italiana, il Teatro alla Scala di Milano, ha fatto da cornice al convegno “FUTURA, nuovi sguardi per la Cultura”, una giornata di incontri e riflessioni dedicata al futuro delle arti e della società. L’iniziativa, promossa e ideata dall’Assessora alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso, nasce con l’obiettivo di creare un momento di confronto e visione condivisa tra istituzioni, operatori culturali, artisti e cittadini, ponendo le basi per un format annuale dedicato all’evoluzione culturale del Paese.

Quattro temi per ridefinire il ruolo della cultura

A condurre e moderare gli interventi è stato Massimo Sideri, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, che ha guidato il pubblico tra quattro grandi macro-sezioni tematiche:

La cultura come motore di sviluppo territoriale e sociale
Economia della Cultura
Presente e futuro delle arti performative

Innovazione e nuovi linguaggi nel cinema e nell’audiovisivo

Il convegno ha visto la partecipazione di Ministri, Assessori, Sottosegretari, artisti, direttori artistici, galleristi, rappresentanti di associazioni culturali, oltre al Commissario europeo e al Presidente del Senato della Repubblica Italiana. Un parterre d’eccezione che ha reso “FUTURA” un punto di riferimento per il dibattito nazionale sul ruolo della cultura come leva di crescita, identità e coesione.

Cultura come identità e partecipazione

Tra i principali temi emersi, il valore della cultura come strumento di aggregazione e condivisione, ma anche come difesa dell’identità e della memoria collettiva. Si è parlato di digitalizzazione e intelligenza artificiale, vista non come minaccia ma come strumento al servizio dell’uomo e dell’arte, in grado di ampliare l’accesso alla conoscenza e valorizzare il patrimonio culturale. Molti relatori hanno ribadito la necessità di una cultura “di tutti e per tutti”, capace di fare rete e di portare l’arte fuori dai luoghi tradizionali, trasformando musei e teatri in spazi vivi di comunità, dialogo e inclusione.

Sostenibilità, economia e creatività

Dal convegno è emersa una convinzione condivisa: la cultura ha bisogno dell’economia per crescere, ma anche l’economia non può prescindere dalla cultura, vera linfa creativa e identitaria del Paese. Concetti come sostenibilità etica, cura del patrimonio, valorizzazione delle opere e collaborazione tra istituzioni, scuola, artisti e famiglie sono stati individuati come pilastri di un nuovo umanesimo culturale, fondato sulla conoscenza e sulla responsabilità sociale.

Nel dialogo tra arte, tecnologia e formazione, si costruisce una nuova idea di futuro culturale: più sostenibile, umano e inclusivo, in cui la cultura torna a essere motore di sviluppo, innovazione e coesione civile.





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Cerimonia di apertura Milano Cortina 2026: Fontana, “Olimpiadi che si adattano al territorio. L’Italia racconta la sua eccellenza al mondo”

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Cerimonia di apertura Milano Cortina 2026: Fontana, “Olimpiadi che si adattano al territorio. L’Italia racconta la sua eccellenza al mondo”.

“Un evento che ci renderà orgogliosi di essere italiani, di essere lombardi, di essere il Paese delle Olimpiadi”.

Con queste parole il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha presentato oggi la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, che si terrà il 6 febbraio 2026 allo stadio San Siro di Milano.

Alla conferenza stampa erano presenti anche Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, l’amministratore delegato Andrea Varnier, l’assessore regionale Massimo Sertori e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

L’apertura dei Giochi: il palcoscenico globale di San Siro

Il grande evento inaugurale vedrà la partecipazione di capi di Stato, delegazioni internazionali, giornalisti e spettatori da tutto il mondo, insieme agli atleti e ai team dei circa 93 Paesi che prenderanno parte alle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.

Saranno 3.500 le gare in programma, con 195 medaglie da assegnare in 16 discipline olimpiche.
La cerimonia sarà l’occasione per celebrare la cultura, l’arte, la storia e i valori italiani, davanti a un’audience globale stimata in centinaia di milioni di persone.

“A San Siro assisteremo al momento più grande e più visto di tutte le Olimpiadi – ha dichiarato Fontana –. È lo spettacolo in cui il Paese ospitante si racconta e si mostra al mondo, culminando con l’ingresso degli atleti e l’accensione del braciere olimpico. Quel fuoco dirà al mondo che le Olimpiadi sono iniziate”.

Durante l’intervento, il presidente Fontana ha sottolineato la particolarità dell’edizione Milano Cortina 2026, definendola una “Olimpiade diffusa” che valorizza i territori invece di modificarli.

“Per la prima volta – ha spiegato Fontanale Olimpiadi si adeguano al territorio e non il contrario. È un modo nuovo e innovativo di organizzare i Giochi, che si adattano ai luoghi senza stravolgerli, rispettando l’identità delle comunità ospitanti.”

Fontana ha poi aggiunto che la forza della Lombardia risiede nella capacità di rendere “naturale e semplice ciò che non lo è affatto”, riferendosi all’organizzazione di un evento globale che coinvolge Milano, la Valtellina (con Bormio e Livigno), Cortina d’Ampezzo e il Trentino-Alto Adige.

Il presidente ha ribadito il valore simbolico della cerimonia inaugurale come biglietto da visita dell’Italia nel mondo

“L’evento di lancio sarà il nostro modo di presentarci al mondo – ha affermato –. Con esso diremo ‘siamo ciò che vedete’: la nostra capacità di innovare, di unire tradizione e modernità, di esprimere bellezza, cultura e sostenibilità. Milano e la Lombardia racconteranno, attraverso questo evento, tutta l’eccellenza italiana”.

Fontana ha infine evidenziato come la collaborazione tra istituzioni, enti locali, fondazioni e territori rappresenti il vero valore aggiunto delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, che si pongono come modello di integrazione e sostenibilità per i futuri Giochi olimpici.

Il conto alla rovescia verso il 6 febbraio 2026 segna un traguardo simbolico: 113 giorni che separano l’Italia dal momento in cui il braciere olimpico si accenderà, illuminando San Siro e dando ufficialmente il via a un evento destinato a lasciare il segno nella storia dello sport e del Paese.



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